Digitalizzazione e sostenibilità ambientale sono sempre più complementari, capaci di creare sinergie preziose per i diversi attori di un territorio. Per scoprire come, l’appuntamento è a Bologna il 3 aprile 2023 con la settima tappa del Giro d’Italia della Csr, promosso da Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale. Dopo Torino, Messina, Savona, Udine, Roma e Napoli, l’incontro di Bologna sarà focalizzato sul valore condiviso derivato dalla digitalizzazione sostenibile, con numerosi esempi di realtà virtuose sul territorio emiliano.
“Innovazione sostenibile e trasformazione digitale sono termini sempre più collegati – commenta Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone della Csr e dell’innovazione sociale – Cresce la consapevolezza che per abitare il cambiamento è necessario utilizzare tutti gli strumenti che consentono di ridurre i consumi, contenere gli sprechi, facilitare l’inclusione. E la convinzione che investire nel futuro significa trovare soluzioni che nascono anche dal confronto tra i diversi attori del territorio”. La partecipazione all’incontro sarà possibile in streaming sul canale YouTube del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, che quest’anno celebra la sua 11° edizione con il titolo di ‘Abitare il cambiamento’. Allo stesso link è possibile anche scaricare il programma completo della giornata, che prenderà il via alle 15 presso il DamsLab di Piazzetta Pier Paolo Pasolini.
L’incontro è organizzato in collaborazione con Impronta Etica e Scs Consulting, con il patrocinio di Alma Mater Studiorum Università di Bologna e con la collaborazione del DamsLab. “La Regione Emilia-Romagna sta fortemente lavorando per rendere il proprio territorio più digitale – sottolinea Giuseppina Gualtieri, presidente di Impronta Etica – e, nel farlo, si è deciso di investire su capacità, risorse e competenze diffuse e inclusive supportando uno sviluppo sostenibile che valorizzi gli impatti positivi della digitalizzazione. In tale contesto, la tappa bolognese del Salone Csr rappresenta un’importante occasione per imprese, istituzioni e altri stakeholder del territorio per dialogare circa la relazione che intercorre tra sostenibilità, digitalizzazione e territorio”.
Dopo l’apertura dei lavori con gli interventi di Rossella Sobrero, Giuseppina Gualtieri, Stefano Scavo e Roberta Paltrinieri, dell’Università di Bologna, il dibattito proseguirà con tre sessioni di interventi per approfondire le tematiche al centro della tappa. “Nel contesto attuale, in continuo cambiamento, è evidente quanto sia importante che lo sviluppo digitale vada di pari passo con quello sostenibile – commenta Stefano Scavo, presidente di Scs Consulting – Partecipare alla tappa bolognese del Salone significa per noi, società di consulenza, riaffermare la nostra visione di supporto al processo che unisce digitalizzazione e territorio. È un’occasione per rimarcare quanto sia significativo coltivare competenze per creare valore, supportare la transizione e favorire in particolare la partnership pubblico-privato”.
Il primo panel, dedicato agli scenari attuali, sarà affidato a Lorena Sorrentino, Manager Markets&Eu Csr Europe, e a Marco Becca, Direttore Generale Ifab – International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development. Gli ecosistemi territoriali saranno invece raccontati da Maria Luisa Parmigiani, Head of sustainability and stakeholder management Unipol Group e da Alessandro Cillario, Co-Ceo&Co-founder di Cubbit. Il futuro del territorio e del suo sviluppo sostenibile in chiave digitale sarà infine descritto negli interventi di Marina Silverii, direttore operativo Art-Er; di Andrea Baldazzini, ricercatore Senior Aiccon, e di Antonio Danieli, direttore generale e vicepresidente Fondazione Golinelli.
In Emilia-Romagna il digitale è fortemente presente in tutti gli ambiti, come risorsa e come soluzione: la regione usa le tecnologie per una produzione agricola più sostenibile, per il controllo del territorio e dell’ambiente, per valorizzare le proprie eccellenze e sostenere commercio, turismo e internazionalizzazione, per esaltare la vita culturale, avvicinarla ai giovani, offrire agli artisti opportunità creative inattese. Quella che da tempo è nota come Data Valley, polo di eccellenza a livello nazionale, oggi diventa la Data Valley Bene Comune (Dvbc), in cui i dati sono beni comuni, tutelati e curati collettivamente, per essere messi a disposizione di tutti. Questa strategia fa da sfondo a tutte le esperienze raccontate nella tappa bolognese del Giro d’Italia della Csr, mettendo in luce le interconnessioni di un ecosistema evoluto, in ambito di imprese, ricerca, associazionismo e pubblica amministrazione.
Il 31 marzo a Bologna, alla vigilia della tappa del Giro d’Italia della Csr, andrà in scena la terza e ultima sessione di Hackathon For Impact, la nuova attività del Salone realizzata grazie alla collaborazione con Cial – Consorzio imballaggi alluminio. L’iniziativa ha visto svolgersi tre appuntamenti dedicati a giovani e organizzazioni operanti in alcuni dei territori attraversati dal viaggio del Giro d’Italia della Csr. Il titolo ricorda l’impegno del Salone per promuovere la cultura della misurazione dei risultati e sottolinea l’importanza di generare iniziative che migliorano l’impatto sociale e ambientale generato. Ai partecipanti viene chiesto di prototipare una soluzione innovativa che generi un impatto positivo e che possa essere di ispirazione per le organizzazioni che intendono realizzare iniziative di economia circolare. I protagonisti di Hackathon For Impact a Bologna saranno 20 giovani suddivisi in tre squadre guidate da coach che li aiuteranno a produrre, in un tempo relativamente breve (8 ore), una proposta da mettere a disposizione delle organizzazioni che decidono di avviare o consolidare un’attività di riciclo e riuso. A fine giornata una giuria composta da docenti, associazioni, manager, imprenditori sceglierà la squadra vincitrice che presenterà il proprio lavoro il pomeriggio del 3 aprile durante l’evento della tappa.
Hackathon For Impact è stato progettato con la collaborazione di Big Bloom, associazione con specifiche competenze nella progettazione di queste iniziative. I gruppi vincitori dei tre Hackathon, quello di Udine, quello di Napoli e quello di Bologna, saranno invitati a sfidarsi a Milano in ottobre all’edizione nazionale del Salone della Csr.
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