Oltre 4mila aziende espositrici e mille top buyer provenienti da 68 Paesi diversi. Sono i numeri della 55esima edizione del Vinitaly, la fiera internazionale del vino che Veronafiere ospiterà dal 2 al 5 di aprile. Al più importante appuntamento italiano del comparto la filiera vinicola italiana si presenta con numeri solidi: 31,3 miliardi di euro di fatturato, 530mila aziende, 870mila addetti e 7,9 miliardi di euro di esportazioni. Un traguardo, quest’ultimo dell’export, che per la prima volta fa del vino la prima voce delle vendite di made in Italy agroalimentare nel mondo. Quanto ai consumi in Italia, secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia ci sono 29,4 milioni di acquirenti di vino, pari al 55% della popolazione, e di questi il 42% ne fa un uso quotidiano.
Tra le 68 rotte di destinazione del vino italiano che convergeranno a Verona, oltre alle consolidate piazze di Usa e Canada, guadagnano spazio i Paesi asiatici guidati dalla Cina (da cui sono in arrivo 130 top buyer), dal Giappone, dalla Corea del Sud ma anche da Hong Kong e da Singapore. «Sarà un Vinitaly di servizio e sempre più funzionale alle esigenze delle aziende – annuncia il presidente di Veronafiere Spa, Federico Bricolo – una evoluzione prevista dal piano industriale con l’obiettivo di potenziare ulteriormente l’identità e la centralità della manifestazione, oggi riconosciuta quale brand in grado di trainare la promozione del vino italiano a livello internazionale». Per parte sua, l’ Agenzia Ice porterà a Verona 400 operatori esteri da 43 Paesi: «Usa, Germania e Regno Unito sono i tre player che da soli assorbono oltre metà del nostro export vinicolo – ha detto il presidente di Agenzia Ice, Matteo Zoppas – all’estero non c’è ristorante importante che non abbia in carta almeno una etichetta italiana».
In contemporanea, sugli oltre 100mila metri quadrati di superficie espositiva tra padiglioni fissi e tensostrutture al completo, a Verona si svolgeranno anche gli altri due saloni professionali, Enolitech e Sol&Agrifood, che portano il totale espositivo in quartiere a più di 4.400 aziende.
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