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Discografia: il mercato mondiale cresce del 9%, l’Italia ancora di più (11%)

today15 Aprile 2023 2

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Mentre qui ancora ci si interroga sugli effetti della rimozione del repertorio di Siae dai social di Meta, una certezza scalda i cuori di chi lavora nel mondo della musica: il 2022 è stato l’ottavo anno consecutivo di crescita per la discografia a livello globale (+9%) e ancora di più a livello nazionale (+11%). Lo rivela l’ultima edizione del Global Music Report, appena diffusa da Ifpi, federazione mondiale delle industrie discografiche. Il rapporto fotografa bene lo stato di salute di un settore che, grazie al passaggio allo streaming premium, ha saputo interpretare con lungimiranza la transizione digitale. Valorizzandola.

Taylor Swift, artista più venduta nel mondo secondo Ifpi (Ap)

Business globale a 26,2 miliardi

I ricavi totali sono stati pari a 26,2 miliardi di dollari, grazie in particolare alla crescita dello streaming a pagamento. A livello globale è Taylor Swift l’artista che ha venduto di più secondo Ifpi, mentre in Italia l’anno è stato dominato da Lazza che ha ottenuto ben 20 certificazioni (due per album e 18 per singoli). L’artista donna con maggiori certificazioni qui da noi è stata Madame (9 certificazioni), mentre tra le band spiccano i Pinguini Tattici Nucleari (8 certificazioni). I ricavi in Europa, il secondo mercato continentale più grande del mondo dopo gli Usa, sono cresciuti del 7,5% mentre realizza un’ottima performance in positivo e sopra la media l’Italia con +11,1% e oltre 370 milioni di euro di fatturato. In tendenza con gli ultimi anni, si tratta di ricavi guidati principalmente dallo streaming, cresciuto del 17,7 per cento.

I dieci principali mercati della discografia nel 2022 (fonte: Ifpi)

Italia da decimo a 11esimo mercato mondiale

Il segmento ora rappresenta il 66,7% dei ricavi totali dell’industria discografica, guidati da un aumento del 13,7% degli abbonamenti ai servizi streaming rispetto all’anno precedente. L’Italia, in ogni caso, scende di una posizione nella classifica dei principali dieci mercati musicali al mondo per fatturato: a spingerla fuori dalla top ten è stato il Brasile, nono per questioni… di cambio. Il crollo dell’euro rispetto al dollaro non ha infatti portato bene al nostro Paese in termini di ranking mondiale. Si segnala, quindi, l’implacabile avanzata della Cina che scavalca la Francia e si piazza al quinto posto.

Lazza. «Sirio» è l’album più venduto in Italia nel 2022 (Ansa)

Bene anche i ricavi da pubblicità (e social)

Il numero di ascolti premium in Italia è ormai costantemente maggiore di quello che avviene sul fronte free, mentre cresce del 36,2% anche il segmento sostenuto dalla pubblicità, all’interno del quale cadono i ricavi da social media come instagram, Facebook (Meta, l’anno scorso, ha versato alle discografiche italiane poco meno di 20 milioni) eTikTok. Il comparto fisico segna un generale -2,2% ma i vinili resistono, guidando una rimonta dell’11,7%: nonostante il calo del fisico sia una deriva naturale della digitalizzazione sempre più spinta del mercato italiano, grazie ai pregevoli risultati del repertorio locale che ha dominato le classifiche degli album e dei singoli nel 2022, il nostro mercato fisico resta uno dei più forti a livello internazionale, posizionandosi all’ottavo posto.

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La sfida adesso è ottenere maggiore remunerazione da piattaforme come TikTok

«Il mercato italiano – commenta Enzo Mazza, ceo di Fimi, l’associazione confindustriale delle major – ha mostrato anche quest’anno un trend molto positivo in un contesto globale abbastanza complesso. Ora siamo di fronte a nuove sfide. Alcune piattaforme che si sono affermate sul mercato, come TikTok, remunerano molto poco gli aventi diritto e questo rischia di rallentare la crescita di un settore essenziale per il segmento dei contenuti digitali».

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Scritto da: redazione

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