I Pink Floyd tornano sempre sul luogo del delitto. E, quando parliamo dell’Italia, il delitto perfetto si consumò a Pompei, teatro nel 1971 del leggendario concerto evento Live at Pompeii che un anno più tardi diventò film. Dopo il ritorno di David Gilmour, con i suoi due concerti datati 2016, stavolta tocca a Nick Mason, storico batterista della band di Cambridge che annuncia una data al Teatro Grande degli Scavi di Pompei (non l’anfiteatro, come fu nel 1971 e come fu per Gilmour ormai sette anni fa) il prossimo 24 luglio, con il suo progetto che ripropone estratti del primo repertorio del gruppo.
Come nel caso dei concerti di Gilmour, sarà D’Alessandro e Galli a produrre l’evento che si aggiunge ad altri cinque concerti estivi che Mason terrà in Italia (19 luglio a Vicenza, 20 luglio a Palmanova, 21 luglio a Cattolica, 23 luglio a Matera e 29 luglio a Gardone Riviera) con il progetto Nick Mason’s Saucerful of Secrets. Con lui il supergruppo (Guy Pratt al basso, Gary Kemp e Lee Harris alle chitarre, Dom Beken alle tastiere) che ha formato nel 2018, mosso dalla volontà di sperimentare i primi anni dei Pink Floyd suonando brani tratti dalla discografia pre The Dark Side Of The Moon .
Un ritorno agli albori della band, agli anni in cui Syd Barrett era il frontman e l’anima compositiva di quello che poi sarebbe diventato uno dei gruppi più grandi della storia della musica. Mason ha dichiarato che il gruppo non è una tribute band, ma vuole «catturare lo spirito dell’epoca» e trasmetterlo al pubblico tramite tracce estratte da dischi come The Piper At The Gates Of Dawn, A Saucerful Of Secrets ed Ummagumma. Che – per chi non lo sapesse – facevano parte della scaletta del Live at Pompeii. Pare evidente che il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano voglia continuare a investire su Pompei come ribalta di show di richiamo internazionale,
Gli interrogativi, a questo punto, sono due. Anche Nick Mason, come fu per Gilmour nel 2016, avrà la cittadinanza onoraria di Pompei? Diciamo che il sindaco Carmine Lo Sapio, finora molto attento alla programmazione culturale nella città nuova, ha una bella carta da giocarsi. Quanto al secondo interrogativo, si può dire che è d’obbligo: Roger Waters tornerà mai a Pompei? Considerando la sua eterna indole di bastian contrario, non ci giureremmo, ma mai dire mai. Di sicuro lo vedremo il 27, 28, 31 marzo e 1 aprile al Forum di Assago e poi ancora il 28 aprile all’Unipol Arena.
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