I VOSTRI MESSAGGI
Sevil Jung Kook - Yes or No Grazie mille ❤️ Marika artemas - i like the way you kiss me Ciao, grazie per tenermi sempre compagnia, volevo ascoltare Artemas, mi piace un casino. saluti da Porto San Giorgio Filippo Red Hot Chili Peppers - Californication ciao Radio FM, potete suonare Californication dei Red Hot Chili Peppers. Grazieeeee 😍

Ambiente

L’agroalimentare accelera e vola l’export del made in Italy a tavola

today18 Aprile 2023 5

Sfondo
share close
AD

L’economia italiana e il settore agroalimentare hanno messo a segno performance positive nel post Covid. E non si è trattato solo di un “rimbalzo” perché il trend positivo sul piano del fatturato, delle esportazioni e delle ricadute occupazionali è continuato anche nel corso del 2022 andando al di là dell’escalation dei costi produttivi e della conseguente ondata inflazionistica.

È una vera e propria “operazione-verità” quella realizzata dal Osservatorio agroalimentare costituito dalle Fondazioni Giampiero Sambucini ed Edison e presentato a Roma alla presenza dei 450 delegati del settore alimentare e del Consiglio nazionale della Uila (Unione italiana dei lavoratori agroalimentari). «Nel biennio ‘21-22 il Pil italiano è aumentato del 10,9% (+7% nel 2021 e +3,7% nel 2022)», ha spiegato il vicepresidente e direttore della Fondazione Edison, Marco Fortis.

Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), ricorda Fortis nel biennio l’economia italiana è cresciuta più di quella mondiale nel suo complesso (+6,2% e +3,4%, rispettivamente), nonché della media dei Paesi avanzati (+5,4% e +2,7%). In particolare, nel 2022, molti Paesi sono cresciuti meno dell’Italia. Tra questi: Brasile e Messico (+3,1%), Canada e Cina (+3%), Francia e Sud Africa (+2,6%), Stati Uniti (+2%), Germania (+1,9%), Giappone (+1,4%). Sono dati che a molti osservatori sono risultati sorprendenti perché ritenevano che altre economie avessero chances di recupero superiori a quelle italiane. Segno che alcune riforme effettuate nel periodo pre pandemico (avvio del piano Industria 4.0 e smantellamento di alcuni balzelli a carico di famiglie e imprese) hanno avuto un impatto positivo e duraturo non è venuto meno né con i governi Conte 1 e 2 né con la pandemia. Il governo Draghi ha poi tranquillizzato i mercati, gestendo con rapidità ed efficacia sia il varo del Pnrr che la lotta all’inflazione. Sul fronte del lavoro, il tasso di occupazione, cresciuto dal 54,8% al 58,7% con i governi Renzi e Gentiloni, ha superato per la prima volta nella storia il 60% con il governo Draghi».

Adesso il Governo Meloni, con il Pnrr e il rilancio di Industria 4.0, ha l’opportunità per proseguire questo positivo percorso di crescita «soprattutto considerando che tutti i maggiori indicatori prevedono un sensibile rientro dall’inflazione almeno nella seconda parte del 2023» ha aggiunto Fortis. Ma a mettere a segno risultati ancora più positivi è stato – secondo l’Osservatorio – il settore agroalimentare che in due anni ha visto la produzione crescere del 10% rispetto alla sostanziale stabilità dell’industria italiana nel suo complesso. Trend confermato anche nella prima parte del 2022 quando l’agroalimentare è cresciuto dell’1,2% e quindi in maniera superiore rispetto al resto dell’industria italiana (+0,5%).

Scopri di più

«A questo va aggiunto – ha detto ancora Fortis – il notevole contributo venuto dalle esportazioni che nel settore agroalimentare hanno sfondato il tetto dei 60 miliardi con un ruolo trainante di alcuni segmenti: ortaggi e conserve vegetali, vini, pasta e riso, lattiero caseario, prodotti da forno, conserve animali, cioccolato che abbiamo definito “i magnifici 7” dell’agroalimentare made in Italy».

Fonte

Scritto da: redazione

Rate it

Commenti post (0)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *


Classifica

Tracklist completa

ASCOLTACI CON LE NOSTRE APPLICAZIONI

AD
AD
AD
0%