Un Festival nel Festival. Rai Per la Sostenibilità-Esg torna con i suoi progetti di punta al Festival dei Due Mondi di Spoleto 2023, su invito della direttrice artistica Monique Veaute, nel solco dell’esperienza inaugurata due anni fa da Rai Per il Sociale e proseguita lo scorso anno dalla nuova direzione. Si parte l’ 1 luglio, con il progetto ‘La cultura rompe le sbarre’, che sostiene l’attività teatrale realizzata negli Istituti penitenziari, evidenziando anche l’importante ruolo svolto dalla Rai nel raccontare questo difficile contesto sociale, non solo attraverso l’informazione, ma anche mediante la fiction. La giornata unisce così queste due dimensioni nell’incontro in carcere del cast di ‘Mare fuori’ con i detenuti della ‘Compagnia teatrale #SIne Nomine’ presso la Casa circondariale di Spoleto-Maiano, realizzato in collaborazione con Rai Fiction.
Seguirà, presso la Rocca Albornoziana, l’anteprima dello spettacolo della ‘Compagnia #SIne Nomine’ alla presenza del cast di ‘Mare fuori’. Infine, sempre alla Rocca Albornoziana, in programma un dibattito con il cast e gli sceneggiatori di Mare fuori, la ‘Compagnia #SIne Nomine’, l‘amministrazione penitenziaria (ha già dato la sua adesione il Capo del Dap), Rai Fiction, nel corso del quale sarà proiettato un video sull’incontro tra cast di ‘Mare fuori’ e detenuti-attori del carcere di Spoleto, a cura della Tgr Umbria. Nel corso dell’incontro sarà presentato il catalogo della mostra ‘Je est un autre’ sui 40 anni di teatro in carcere e i 10 dalla fondazione della ‘Compagnia teatrale #SIne Nomine’.
Il 7 luglio la tavola rotonda ‘Coreografie Femministe’ declina in campo artistico il progetto Rai ‘No Women No Panel’ per la presenza paritaria delle donne nel dibattito pubblico. Anche nella danza tante donne si affermano oggi non solo come étoile sui palcoscenici ma anche come coreografe, registe, direttrici artistiche, scrittrici. ‘No Women No Panel’ dà loro voce per un racconto della danza al femminile e femminista, ricordando una ‘signora della danza’, Vittoria Ottolenghi, che portò il balletto internazionale sulla scena di Spoleto (e sugli schermi della Rai), coordinando il settore Danza dal 1988 al 1996. Sono stati invitati a partecipare Francesco Giambrone, sovrintendente Teatro dell’Opera di Roma, Wayne McGregor, coreografo, direttore Biennale Danza, la coreografa canadese Marie Chouinard, accanto alla direttrice artistica Monique Veaute.
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