Al Regio di Torino la storia vera di un divorzio scandaloso e milionario nella Londra degli anni Sessanta è alla base dell’opera da camera di Thomas Adès, fra gli autori di oggi di maggiore interesse. Alla Scala si risponde con una serata dedicata alla star Anna Netrebko, con un programma dall’impaginato prezioso, tutto dedicato alla musica vocale da camera dei grandi autori russi. A Lugano invece buona occasione di ascoltare una fra le migliori formazioni, la Budapest Festival Orchestra.
Lugano
Il 20 nella bella sala tutta rivestita di legno del LAC, il centro culturale Lugano Arte Cultura, ecco la tappa più vicina all’Italia della tournée della celebre Budapest Festival Orchestra, con il suo direttore e fondatore Iván Fischer. Tra le dieci migliori orchestre secondo il BBC Music Magazine,è stata fondata nel 1983. In programma la musica di Ernő Dohnányi, cresciuto al fianco di Béla Bartók, che guarda alle melodie tradizionali ungheresi con la ricchezza e il virtuosismo dell’orchestrazione di Richard Strauss; autore che ritroviamo nella seconda parte del programma con il Don Juan, la Danza dei sette veli dalla Salome, e il Till Eulenspiegel. Al centro il Concerto n. 4 di Beethoven, con un pianista come Rudolf Buchbinder.
Milano
Il 19 alla Scala recital della soprano Anna Netrebko, assieme a una pianista come Elena Bashkirova, in non frequente programma fra la musica vocale da camera di Nikolaj Rimskij-Korsakov, Sergej Rachmaninov, Pëtr Il’ič Čaikovskij. Dopo il successo del recital nello scorso maggio, in cui la star aveva presentato anche numerose arie d’opera, questa volta sarà l’anima russa che pervade un impaginato scelto con speciale attenzione e che costituirà per molti una sicura scoperta. Nell’attesa di ascoltare Netrebko inaugurare la Stagione Areniana in Aida, il prossimo 16 giugno.
Torino
Fino al 18 al Teatro Regio è in scena “Powder Her Face”, opera andata in scena nel 1995 e scritta dal ventiquattrenne inglese Thomas Adès, libretto di Philip Henscher, Tratto dalla storia vera della Duchessa di Argyll, al centro nel 1963 di uno scandalo che terminò con la condanna della duchessa per adulterio e atti osceni. “Un compositore dalla tecnica magistrale. Dal tango dell’ouverture al tango della chiusura, si è con il fiato sospeso cercando di cogliere il più possibile i dettagli numerosi, in rapida successione, vividamente incisi e strumentalmente oltraggiosi di una partitura che ribolle di vita” (The Sunday Times).
Firenze
Il 12-14-16-19-26 al Teatro del Maggio nuovo allestimento dell’opera “The Rake’s Progress” di Igor Stravinskij, libretto di Wystan Hugh Auden, una delle punte alte del Novecento; direttore Daniele Gatti. Scriveva Arbasino: “Come Proust, Stravinskij è stato fra i primi a capire che in un’epoca come il Novecento si costruisce comunque con materiali sintetici, inautentici; e il solo corridoio di salvataggio passa per il pastiche, in quanto atto creativo-critico originale di invenzione sopra e meta”. La recita del 12 (ore 20.00) sarà trasmessa in diretta radiofonica su Rai Radio3.
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