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Ambiente

L’Anbi: 3,5 milioni di italiani rischiano di non avere l’acqua dal rubinetto

today19 Aprile 2023 4

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«Dati alla mano, è lecito ritenere che, per almeno tre milioni e mezzo di italiani, l’acqua dal rubinetto non può più essere data per scontata». A dichiararlo è Francesco Vincenzi, presidente dell’Anbi, l’Associazione nazionale dei consorzi di bacino (Anbi), citando dati del Cnr: secondo il Consiglio nazionale delle ricerche, una percentuale fra il 6% ed il 15% della popolazione italiana vive ormai in territori esposti ad una siccità severa od estrema.

Sarà anche in arrivo un’ondata di perturbazioni verso la fine del weekend, insomma, ma questo certo non basterà a cambiare le sorti di una situazione che, ricorda l’Osservatorio Anbi sulle risorse idriche, è ormai irrimediabilmente compromessa. Per questo, la prossima settimana, a Palazzo Chigi si riunirà un Tavolo di lavoro sulle crisi idriche. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin durante il question time al Senato: «Al tavolo parteciperanno, oltre a me, la viceministra all’Ambiente Vannia Gava, il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessandro Morelli».

In alcune aree d’Italia situazione già critica

Le temperature miti del mese in corso fanno sì che il già scarso manto nevoso nelle regioni alpine si assottigli ulteriormente. Il Po registra portate al di sotto del minimo storico e ovviamente inferiori al 2022.

In alcune aree del Piemonte sono già entrate in azione le autobotti. L’assenza delle piogge a febbraio torna a fare intravedere lo spettro della siccità anche lungo le zone tirreniche dell’Italia centrale. La decrescita di livello del fiume Tevere è costante dall’Umbria fino alla foce. La portata dell’Aniene è meno della metà della media storica. Il lago di Bracciano è a un livello più basso di 14 centimetri rispetto al 2022.

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La siccità è un convitato di pietra con cui si sta confrontando anche il resto d’Europa: dalla Francia, dove si è alla vigilia del razionamento idrico in alcune zone del Paese, alla Gran Bretagna, dove è già iniziato il contingentamento negli acquisti di alcuni prodotti agricoli: pomodori, peperoni, cetrioli, insalate, broccoli e cavolfiori. In Francia, ricorda la Coldiretti, l’assenza di pioggia da oltre un mese sta mettendo a rischio l’industria dei profumi e potrebbero scattare restrizioni sull’uso dell’acqua già dal mese di marzo, tanto che il ministro dell’Agricoltura, Marc Fesneau, ha annunciato che 60 nuovi progetti di opere idrauliche a vocazione agricola verranno resi operativi entro giugno. In Spagna infine, per la mancanza di precipitazioni, non ci sono le ghiande per alimentare i maiali destinati al prosciutto Pata negra.

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Scritto da: redazione

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