Negli ultimi giorni la volontà di Elon Musk è stata fatta, e tutti gli utenti verificati precedentemente con metodi non a pagamento e che non siano abbonati a Twitter Blue hanno perso il marchio di profilo certificato accanto al loro nome sul social, e questo vale anche per personalità pubbliche e compagnie commerciali o d’informazione, per fare un esempio. Ora, parte sul social una campagna con hashtag #BlockTheBlue, che invita tutti gli utenti di Twitter a bloccare chiunque abbia accettato “il ricatto” di Musk e pagato per ottenere il profilo verificato. Sborsare la cifra di 8 dollari (11 euro in Italia) al mese è l’unico requisito per avere la spunta, e i tweet degli utenti Blue vengono “spinti” di più nei feed. Per Musk è la trovata giusta per iniziare a guadagnare da Twitter, per molti utenti è la mannaia definitiva sulla credibilità dei contenuti promossi dal social network. Al momento si registrano 630 mila utenti registrati a Twitter Blue, secondo una ricerca indipendente. “Il 99 per cento dei tizi in blu sono degli idioti senza speranza che cercano di venderti qualcosa di molto stupido o costoso, e ora Twitter vuole che io paghi un abbonamento mensile per far salire i loro post in cima e al cento del mio feed”, si legge in uno dei tantissimi tweet a sostegno di #BlockTheBlue. “Bloccarli e incoraggiare gli altri a fare lo stesso su larga scala è l’esatto opposto di quello che sperano che accada. È divertente”, dice un altro.
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