Gara a parte, la serata della finale ha avuto tre momenti clou: la lettera di Zelensky, l’esibizione dei Depeche Mode e il bacio rubato da Rosa Chemical a Fedez. Il momento più atteso arriva poco prima della fine della serata. «Auguro successo a tutti i finalisti e dal profondo del mio cuore voglio invitare i vincitori di quest’anno a Kiev, in Ucraina, nel Giorno della Vittoria. Nel Giorno della nostra Vittoria», scrive il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky nella lettera inviata al festival di Sanremo e letta da Amadeus. «Questa Vittoria oggi viene creata e ottenuta in condizioni estremamente difficili. Grazie ai nostri difensori! Grazie al loro coraggio, indomabilità, invincibilità. Centinaia di canzoni sono già state scritte su questo, e ne ascolterete una oggi», ha scritto Zelensky prima che all’Ariston arrivasse la band Antytila per eseguire il brano Fortezza Bakhmut. L’Ucraina «sicuramente vincerà questa guerra. Vincerà assieme al mondo libero. Vincerà grazie alla voce della libertà, della democrazia e, certamente, della cultura», aggiunge il presidente. Ci andrà Mengoni a Kiev raccogliendo l’invito di Zelensky? «Io ci andrei. Ci dovremmo andare tutti. Più siamo a portare il messaggio, prima arriva», risponde il cantante.
Depeche Mode (Lapresse)
Ovazione per i Depeche Mode
È stata anche la notte del ritorno dei grandi ospiti internazionali. Poco prima delle 22 sul palco dell’Ariston sono apparsi i Depeche Mode, da una manciata di mesi ridotti a duo per la scomparsa di Andy Fletcher. Hanno eseguito il nuovo, «bergmaniano» singolo Ghost Again che anticipa l’uscita dell’album Memento mori, quindi si sono buttati sul sicuro con Personal Jesus. Dave Gahan predica con la sua inconfondibile voce baritonale: «Lift up the receiver/ I’ll make you a believer». E il pubblico non può fare altro che alzarsi in piedi e applaudire. «Reach out and touch faith».
Il bacio Fedez Rosa Chemical (Lapresse)
Gli aneddoti di Gino Paoli e il bacio Rosa Chemical-Fedez
I Depeche vanno via senza soffermarsi più di tanto, al contrario dell’altro ospite Gino Paoli che, a margine delle sue canzoni, parla. Tanto, pure troppo. Accompagnato al pianoforte da quel genio di Danilo Rea, esegue Una lunga storia d’amore e Sapore di sale. Amadeus lo incalza su Sanremo e lui si lascia scappare: «È una gabbia di matti!» Poi con Gianni Morandi c’è tempo per qualche aneddoto malizioso sui tempi della Rca Italiana. Tipo Little Tony che gli chiedeva consigli dopo i tradimenti della sua donna dell’epoca. «Ma queste cose non si possono dire in televisione!», lo redarguisce Morandi. Meno male che arriva il momento di cantare Il cielo in una stanza.
Gino Paoli ospite a Sanremo (Ansa)
Ah, la vecchia guardia! La nuova si sa che si spinge pure oltre, come nel caso del bacio in bocca e correlate attività tra Rosa Chemical e Fedez. Chiara Ferragni, moglie di quest’ultimo, sembra non gradire e rivendica il suo «bonus limone». Come darle torto: è un po’ il festival del limone, dal momento che pure i Coma Cose e Gianni e Anna si scambiano plateali effusioni a favore di telecamera. Tutti chiedono di Fedez, persino l’altra ospite Ornella Vanoni che, probabilmente colpita dal siparietto con Rosa Chemical, gli deve «dire due cose» prima di eseguire Vai, Valentina. Ne succedono di ogni e Fiorello, videocollegato dallo smartphone di Amadeus, profetizza: «Domani tutti i dirigenti Rai saranno cacciati». Quello no, ma c’è da credere che di tutto questo e di molto altro ancora se ne parlerà per un bel po’.
Amadeus è il vero Pippo II
Anche il Festival 2023 è ormai dietro le spalle e alcune considerazioni diventano doverose. La prima è su Amadeus che l’anno prossimo dirigerà il suo quinto Sanremo consecutivo, uguagliando per numero di conduzioni uno che si chiama Nunzio Filogamo: che vi piaccia o no, è l’unico erede credibile di Pippo Baudo, diverso ma affine a Pippo, un presentatore nazionalpopolare che conosce bene la platea Rai e altrettanto bene le scene musicali dell’Italia contemporanea, per le quali i social giocano un ruolo sempre più decisivo. Il suo capolavoro è stato proprio ibridare ai social uno dei prodotti più tradizionali della nostra televisione.
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