Mangiare è uno dei grandi piaceri della vita, per molti è il secondo (e lasciamo immaginare quale sia il primo) per altri è proprio il top assoluto. Ciascuno cerca i suoi sapori preferiti come ricompensa, “coccola”, pieno di energia, condivisione con la persona amata. E naturalmente scoperta di sfumature e culture sempre diverse. Ma il punto è che non basta mai e non è sufficiente soprattutto in questo periodo in cui se c’è una cosa che viene continuamente instagrammata è proprio il cibo, fra mille video di come si prepara e si mette in tavola. Sempre più cibo, sempre più pose social e sempre meno gusto. Poi è scoppiata la mania per il “cibo Asmr” e negli ultimi mesi non si cerca altro. Vediamo di cosa si tratta.
ll ritmo, l’ascolto, la goduria
Quante volte genitori e nonni ci hanno detto: mangia lentamente che te lo gusti di più e vivi più sano? E li abbiamo trattati come noiosi rottami di un mondo andato, indegno di questi tempi di abbondanza alimentare accelerata da app e delivery in tempo reale. Bene, la scoperta dell’esperienza del “cibo Asmr” riporta a quelle barbose raccomandazioni che in fondo erano il richiamo a godersi totalmente il momento facendone una esperienza sensoriale completa. In una parola: godimento. Asmr è la modalità che sta impazzando quando si parla di mangiare: lenta, amplificata, con i suoni di ogni cibo che viene masticato e gustato in evidenza, completati dalle espressioni facciali e da quelle sonore di chi quel godimento lo sta vivendo. Niente di sessuale eh? Beninteso. Ma un ritorno all’immersione profonda nel piacere del cibo. Con un concetto a sostenere il tutto: binaurale.
Binaural: cos’è
Il cibo Asmr che tutti cercano, vogliono, mettono in mostra sulle principali piattaforme social (e ci sono i primi ristoranti che pensano di replicare questa esperienza live) è dunque quello rappresentato con modalità audiovideo speciali. Mentre uno mangia i microfoni esaltano la croccantezza di un pane o di una buccia tagliata dal coltello, il boccone con due ingredienti che si fondono in bocca, l’atto di assaporare. Il tutto registrato e mixato in modalità binaural. Sono i toni di frequenze comprese sotto i 1000–1500 Hertz e con una differenza tra orecchio destro e sinistro inferiore a 30 Hz. Ascoltari in cuffia “battono” a livello sensoriale in modo particolare, stimolando piacere, rilassamento e immersione nell’ascoltatore. Questa tecnica applicata al cibo diventa Amsr, acronimo di Autonomous Sensory Meridian Response, cioè una risposta autonoma del meridiano sensoriale. Il cibo filmato e ripreso in video così, l’atto dello scegliere, mangiare, godere, mostrare, arriva allo spettatore alla potenza massima. Ma c’è chi trova questa esibizione esagerata e qua e là tamarra. E al di là della tendenza dell’Asmr a tavola che ora impazza, c’è chi si chiede: ma questa è cultura del cibo? Soprattutto considerando cosa si mangia in quei video ad alta definizione e con suono speciale.
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