Jovanotti torna in tv con il docu-trip ‘Aracataca – Non voglio cambiare pianeta 2’. Un nuovo viaggio in bicicletta dalle Ande all’Amazzonia in 22 puntate in esclusiva su Raiplay a partire dal 24 aprile. Attraverserà foreste, città, villaggi e costa Atlantica dall’Ecuador alla Colombia, dalle Ande all’Amazzonia e dall’Oceano a Macondo. La docuserie è stata ideata da Lorenzo Jovanotti, diretta e montata da Michele Lugaresi, realizzata con Federico Taddia, prodotta da Soleluna. La colonna sonora originale è scritta, suonata e cantata dal cantante.
“Lo scopo di questo viaggio è di riformattare il sistema operativo, di riaggiornare”, dice l’artista in una serie di clip d’anteprima del viaggio in cui ha duettato per strada con un violinista, ha mangiato frutta e fritto, visitato il museo di Gabriel Garcia Marquez ad Aracataca, uno dei suoi autori preferiti che dà il titolo alla seconda stagione. In Colombia ha fatto il clandestino per un po’ perché passando la dogana c’era una protesta di camionisti e non gli hanno timbrato il passaporto.
Tante le salite chilometriche affrontate con la solita simpatia e spensieratezza non nascondendo la fatica. Ma Jovanotti ricorda a questo proposito: “La salita è la maestra del ciclista, la discesa il premio”.
“È stata un’avventura emozionante – riferisce il cantante Lorenzo Jovanotti – montarlo è stato un lavoro enorme, ho consegnato a Lugaresi oltre 70 ore di girato. È un racconto on the road, un genere mai passato di moda. Volevo ringraziare Augusto, negoziante di bici, che è stato con me 10 giorni nella parte dalle vette andine all’Amazzonia. Sono contento sia su RaiPlay perché io sono un utente appassionato. Siamo stati travolti dal successo strepitoso della prima edizione 3 anni fa, pubblicata proprio durante il lockdown. Viaggiare in bicicletta è meno costoso che rimanere a casa. Per me andare in Sudamerica è come tornare nella Roma che ho vissuto da bambino”.
“Voglio fare un ringraziamento di cuore a Lorenzo perché questo è un viaggio per riflettere sulle problematiche ambientali in diverse sfaccettature – dice Marcello Ciannamea, direttore Rai Distribuzione – Si concentra anche sulle relazioni sulle persone e il rapporto col territorio e tutto ciò che ruota attorno alla bici. Ringrazio Elena perché l’idea di fare questo lavoro è sua”.
“Sentiamo sin dall’inizio l’amore di Lorenzo per RaiPlay – dichiara la direttrice di Raiplay e digital Elena Capparelli – Abbiamo scelto la data del 24 aprile come uscita perché 3 anni fa siamo usciti nella stessa data con la prima edizione del programma. Le parole perseveranza, impegno, fatica e ironia descrivono questo viaggio colorato pieno di sorrisi. Sembra essere suoi compagni di viaggio ed è un onore grandissimo. Mi fa piacere che la docuserie si potrà vedere in tutto il mondo”.
Poi, Jovanotti rivolge un consiglio accorato agli alunni del Liceo linguistico Virgilio di Roma invitati alla conferenza stampa di ‘Aracataca’. “Con forza vi dico: viaggiate, uscite dalla comodità”.
“Siate scomodi il più possibile – dice il musicista – mettetevi in pericolo, rischiatevi la vita. Rischiate di cambiare idea. Dovete cambiare prospettiva rispetto alla città. Accettate questo rischio di gettarvi nell’avventura, nella conoscenza. Leggete il più possibile e poi andate ad inseguire le cose che leggete. Leggete di tutto dai giornali ai libri, dalle riviste alle insegne sulla strada”.
“Non vi fate fregare perché la natura di ogni potere – non è un giudizio – è quello di volervi tristi – prosegue – Lo diceva Spinoza. Vi vogliono tristi perché se siete tristi, la vostra idea cambia continuamente, non siete responsabili di quello che pensate e molto manipolabili. Allora dialogate con il potere per cercare di non essere tristi. Per gli adolescenti il periodo di lockdown è stato durissimo, una sorta di stress post-traumatico. Per affrontarlo uno dei metodi è prendere, viaggiare, dormire in una città che non conosci, girare, imparare una lingua”.
“Se questa cosa che esce il 24 può contribuire a rimettere in circolo questa idea – conclude l’artista – penso sarebbe un grande successo per me”.
Il nuovo prodotto è stato girato senza nessun supporto esterno o assistenza tecnica, interamente con una micro action camera e un cellulare. La bici usata non è in commercio, è stata costruita, e una delle particolarità sono le ruote da bici elettrica che tendono a bucarsi di meno. Questa volta la strada è stata lunga 3.500 km percorsi da Lorenzo Cherubini con 20 chili di bagagli, 50 mila metri di dislivello, una carta geografica e un gps che spesso perde l’orientamento. Il viaggio è durato un mese.
Il numero degli episodi ricalca il numero degli arcani maggiori dei tarocchi che hanno accompagnato Jovanotti ogni giorno della sua avventura. Per la loro interpretazione, il cantante cita pure il celebre libro di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa ‘La via dei tarocchi’. Altro libro citato è ‘Cent’anni di solitudine’ di Gabriel Garcia Marquez. Questo è il secondo viaggio ai confini del mondo del cantante, il primo ‘Non voglio cambiare pianeta’ era stata una pedalata in solitaria di 4.000 chilometri tra Cile e Argentina in 16 episodi.
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