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Sanremo, Rai Pubblicità: vicini ai 50 mln di raccolta. Zelensky non andrà in video, ironia russa

today10 Maggio 2023 12

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Che festival sarà l’Amadeus quater? «Il Sanremo della consapevolezza», secondo il direttore di Rai Intrattenimento Stefano Coletta. «Un Festival con qualche polemica, ovviamente, come tutti gli eventi che hanno grande luce: chi vuole fare polemica, va dove c’è grande luce», sottolinea il direttore artistico Amadeus. Il riferimento è innanzitutto alla «presenza» del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che non invierà un video alla serata finale, come inizialmente si credeva, ma consegnerà una lettera scritta che sarà letta dalla direzione Rai e quindi sul palco dell’Ariston da Amadeus. E poi c’è il Sanremo di Rai Pubblicità che è già un successo, prima ancora di cominciare. Un successo da 50 milioni. Spunti che escono dalla prima conferenza del Festival della canzone italiana, in programma dal 7 all’11 febbraio.

Verso i 50 milioni di ricavi

«Si tratta di un’edizione che promette molto bene, possiamo dire che riteniamo già oggi di superare il risultato dell’anno passato», commenta l’ad di Rai Pubblicità Gian Paolo Tagliavia nella conferenza stampa della vigilia. «Grazie a vari fattori: la conferma di Amadeus che gode di grande credibilità e il fattore tempo innanzitutto», ha spiegato il manager. «Ci abbiamo potuto lavorare per 12 mesi sul Festival, dettaglio non banale quando parli di un evento così complesso. Poi abbiamo superato il concetto di sponsorship a vantaggio di quello di partnership. Non abbiamo aziende investitrici, abbiamo partner che offrono contenuti». I conti si faranno alla fine ma, rispetto a quanto scritto dal Sole 24 Ore nei giorni scorsi su una previsione di raccolta da 50 milioni a fronte dei 42 milioni dell’edizione 2022, Tagliavia sottolinea: «Siamo vicini a quella cifra».

II parterre dei partner

Grande visibilità per i partner Eni Plenitude, Generali, Suzuki, Costa Crociere, Dyson, VeraLab, Durex, Sephora e Poltrone e Sofà che hanno ciascuno il proprio «contenuto» di show nello show. Sul Suzuki stage di piazza Colombo, in ciascuna serata del Festival, si esibiranno Piero Pelù, Nek e Renga, La Rappresentante di Lista, Annalisa e Achille Lauro in collegamento con l’Ariston. Eni Plenitude ha ri-allestito il green carpet completamente organico con prato e fiori che, finito il festival, sarà riutilizzato nelle aree verdi cittadine. Costa ha portato a largo di Sanremo la nave Costa Smeraldo, palco sul mare del Festival con Salmo, Fedez, Takagi e Ketra e Guè che si collegheranno pure loro con l’Ariston.

Zelensky manderà una «lettera». Ironia russa

A fare da sfondo c’è il tema dei temi: la guerra in Ucraina. Il presidente Zelensky non apparirà in videocollegamento nella serata finale dell’11 febbraio: invierà un testo scritto. A leggerlo sarà Amadeus. Il tutto sulla base degli accordi raggiunti con l’ambasciata ucraina. Lo comunica il direttore Coletta che sottolinea: «Mi sembra complicato poter censurare il presidente Zelensky. Il controllo di noi dirigenti è preventivo alla messa in onda di ogni programma, ma sorrido all’idea di un dirigente Rai che possa censurare un presidente». La vicenda ha offerto alla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, l’occasione di fare della discutibile ironia: «Zelensky – scrive Zakharova – non realizzerà un videomessaggio al Festival di Sanremo, ma invierà il testo. Beh non lo so, avrebbe anche potuto vincere questo concorso con un rap».

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Sull’onda delle polemiche

Stando sempre sulle polemiche, Amadeus sottolinea: «Storicamente il festival attira polemiche, anche la politica può cercare visibilità. Ognuno esprime quello che vuole, non lo dico per sembrare democratico a ogni costo, tutti hanno la libertà di esprimere la propria parola, il pensiero come facciamo con il calcio. Concordo sulla totale libertà, ma quando poi si accende il festival spesso le polemiche svaniscono come di colpo». Che vedremo sul palco? «Sarà un festival in linea con i precedenti, ma diverso. Questa sarà la pietra miliare di Amadeus», commenta Coletta. «Finalmente, superato il Covid, troviamo a un festival a pieni numeri. Amadeus ha fatto una ri-sintonizzazione per quanto riguarda la scena musicale. Sarà un festival che vuole portare festa nelle case degli italiani, ma anche consapevolezza. Da parte degli artisti in gara c’è l’urgenza di dire». Cosa, il pubblico lo scoprirà a partire da martedì.

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Scritto da: redazione

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