“Sono stato qui in qualità di speaker e moderatore per portare il settore spazio sullo stage e cercare di far capire alle persone quanto è importante riuscire a concepire il fatto di essere una società interplanetaria, bisogna avere questo tipo di mentalità, nonché mostrare quali tecnologie, insieme ad altri esperti del settore, possono essere utilizzate per migliorare la vita di tutti i giorni e vedere come altri settori possono implementare le loro idee nel settore spazio così da consentire uno sviluppo spaziale completo e globale”. Così Hady Milani, Space entrepreneur di Eiis, in occasione dello European Innovation for Sustainability Summit, a Palazzo Taverna a Roma (21-22 aprile).
Hady racconta l’esperienza “del Master in Space entrepreneurship: è un programma che abbiamo fatto con una partnership speciale con Airbus, soprattutto la parte di blue sky division. L’idea è quella di riuscire a risolvere un problema: in pratica, si cercherebbe di prendere l’energia solare da un satellite, mandarlo sulla Terra, immagazzinare quell’energia, utilizzare quell’energia per la formazione di idrogeno e usare quell’idrogeno come fuel per la futura flotta di aerei di Airbus”.
“Questo è stato fatto anche grazie a questo istituto, grazie ai nostri programmi che coinvolgono ragazzi di tutto il mondo ed è qualcosa che attualmente sta ancora andando avanti – spiega – Siamo adesso alla seconda edizione di questo programma”.
Non solo: “Quest’anno avremo anche l’Agenzia Spaziale Europea con un programma molto particolare il ‘Melissa Project’ che consisterebbe nel creare, in ottica sostenibile, un environment chiuso dove ci sia rigeneratività dei sistemi (riutilizzo di acqua, ossigeno, piante in un mondo che potrebbe essere una piccola biosfera) per far sì che l’uomo in futuro possa vivere in qualsiasi tipo di ambiente”.
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