Blasi-Totti: assegno, divorzio e retroscena. Tutte le cifre del primo atto, e tutti scontenti

L’ex capitano della Roma per cominciare dovrà dare 12.500 euro al mese per il mantenimento. A lei la villa dell’Eur, ma ci sono in ballo Rolex, borsette e ripicche

Lei avrebbe voluto 30mila euro al mese tutto compreso, lui all’inizio ne offriva zero. Alla fine il primo atto del divorzio fra Ilary Blasi e Francesco Totti si è chiuso con la classica via di mezzo che scontenta tutti perché tutti si dovranno accontentare. E dunque: la giudice Simona Rossi ha deciso che l’assegno mensile che l’ex capitano della Roma corrisponderà alla conduttrice tv sarà di 12.500 euro. E’ il primo punto fermo della parte legale della rottura della celebre coppia.

I figli e le proprietà

Il Tribunale ha deciso per la soluzione dell’affido condiviso dei figli e per la divisione delle spese straordinarie (come quelle mediche, di viaggio e per fgli studi). Cinquanta per cento a testa, Totti pagherà il 75% di quelle scolastiche. La villa all’Eur da 1500 metri quadri va a Ilary Blasi che ci vivrà con Christian, Chanel e Isabel. Solo la più piccola dei tre starà stabilmente con la madre e vedrà il padre secondo un calendario prestabilito, gli altri si muoveranno fra le due abitazioni (l’altra è quella ch Totti e la nuova compagna Noemi Bocchi stanno cercando). Fine del primo atto con i provvedimenti d’urgenza e provvisori stabiliti dalla giudice. Poi ci sono retroscena e indiscrezioni.

Rolex, borsette e ripicche

Sul caso Rolex-contro-borsette tutto è ancora da capire e decidere. ll giudice Francesco Frettoni sta valutando gli elementi e se sentire testimoni. Totti aveva preso le borsette firmate della Blasi dopo essersi trovato di fronte alla sparizione dei suoi orologi. La borse sono state poi ritrovate quasi tutte in un ripostiglio di casa, i Rolex presi dalla banca sono stati spostati in una cassetta di sicurezza. Poi ci sono le offerte e controfferte: sul mantenimento Totti all’inizio aveva proposto zero euro, poi salendo a 6mila. La Blasi voleva 24mila euro più 6 per altre spese. Ci si è fermati a metà del guado. No della giudice a che Totti tenesse i figli per metà dell’anno e restasse nella villa poi assegnata alla ex e ai figli. Ci sono poi ulteriori retroscena forniti dal sito Dagospia secondo i quali se Francesco Totti avesse accettato la strategia elaborata dalla nota matrimonialista Anna Maria Bernardini De Pace, avrebbe perso meno tempo e denaro. La De Pace aveva preparato un pacchetto con assegno da 12mila euro al mese per i figli e spese straordinarie per il 70% in capo a lui. Si disse che Noemi Bocchi fu influente per il “no” di Totti a questa soluzione. Così ecco che ora Totti dovrà pagare di più e a partire dallo scorso febbraio, con pregresso. 

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