Ed Sheeran scagionato dalle accuse di plagio

La sua ballata “Thinking Out Loud” del 2014 non viola il copyright del brano di Marvin Gaye “Let’s Get It On” (anno 1972). Pertanto, Ed Sheeran non ha copiato elementi compositivi o melodie dalla canzone. Lo ha stabilito una giuria di Manhattan che ha così assolto il musicista portato in tribunale dagli eredi di Ed Townsend, coautore del celebre brano.  L’artista, per dimostrare la sua innocenza, si era presentato in aula con la chitarra e aveva suonato alcune note di “Thinking Out loud”.

“Traggo molta ispirazione dalle cose della mia vita e della mia famiglia”, ha spiegato Sheeran, negando, però, di essere stato influenzato dal noto brano di Gaye. I giurati gli hanno creduto. Lui alla lettura del verdetto li ha ringraziati e si è messo le mani sul viso in segno di sollievo, prima di alzarsi e abbracciare il suo avvocato. Ha poi parlato per circa 10 minuti con i querelanti, inclusa la figlia di Ed Townsend. Alla fine si sono  stretti in un abbraccio. Ed Sheeran aveva annunciato che se avesse perso la causa avrebbe lasciato la musica. Ai giornalisti ha confessato: “Ovviamente sono molto contento dell’esito di questo processo e sembra che dopotutto non dovrò ritirarmi dal mio lavoro quotidiano. Allo stesso tempo, però, sono incredibilmente frustrato dal fatto che ad affermazioni infondate come questa, sia permesso di andare in tribunale”. A causa del processo, il cantautore britannico non ha potuto partecipare al funerale dell’ amata nonna Anne Mary,  morta a 98 anni in Irlanda, lo scorso 25 aprile.

Non è la prima volta che Ed Sheeran affronta una causa di plagio. L’anno scorso l’artista ha vinto in Gran Bretagna una battaglia di copyright. Per la sua canzone del 2017 “Shape of You”, era stato accusato di avere  copiato il brano del 2015 “Oh Why” di Sami Chokri e Ross O’Donoghue.

La notizia della vittoria di Ed arriva appena poco prima della pubblicazione del suo nuovo album ‘-ʼ (Subtract).

Parlando dell’album, Ed ha dichiarato: “Ho lavorato a Subtract per un decennio, cercando di scolpire l’album acustico perfetto, scrivendo e registrando centinaia di canzoni con una visione chiara di ciò che pensavo dovesse essere. Poi, all’inizio del 2022, una serie di eventi ha cambiato la mia vita, la mia salute mentale e, in definitiva, il modo in cui vedevo la musica e l’arte. Scrivere canzoni è la mia terapia. Mi aiuta a dare un senso ai miei sentimenti. Ho scritto senza pensare a quali sarebbero state le canzoni, ho solo scritto quello che è successo. E in poco più di una settimana, ho sostituito un decennio di lavoro con i miei pensieri più profondi e oscuri… Come artista, non volevo far uscire un insieme di brani che non fossero esattamente lo specchio di me stesso ora e di come voglio parlare di me stesso a questo punto della mia vita. Questo album è tutto ciò. Sta aprendo la botola nella mia anima. Per la prima volta non sto cercando di creare un album che piaccia alla gente, sto semplicemente pubblicando qualcosa che sia onesto e fedele a dove mi trovo nella mia vita adulta. Questo è il racconto dello scorso febbraio e il mio modo di dargli un senso. Questo è Subtract.”

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