Nina Zilli è stata la protagonista del monologo della puntata del 16 maggio del programma Le Iene. La cantante ha incentrato il suo discorso sulla gravidanza, essendo a pochi giorni dal parto della piccola Anna Blu – concepita con il compagno Danti, rapper e frontman dei Two Fingerz – che dovrebbe nascere il 2 giugno. Una data importante che, come ha sottolineato, è molto importante per il genere femminile, dato che è l’anniversario del primo voto alle donne avvenuto proprio il 2 giugno del 1946. Nina ha raccontato le sue impressioni sulla gravidanza e di come la gestazione cambi profondamente il corpo di chi aspetta un figlio.
Ha usato metafore molto forti, ma estremamente incisive: “Ho un Alien che ha modificato ogni mia cellula, reazione ed azione, dentro e fuori di me. Vorrei capire chi l’ha definita dolce attesa, sicuramente un uomo che non sapeva di cosa si stesse parlando”. Al momento l’interprete non ha programmato nulla della sua vita da mamma, ma anzi ritiene che sarà lei a imparare da Anna Blu. Il paragone non può che andare a Bridget Jones: “Io non sono una di quelle madri sicure di sé che hanno programmato dalla nascita fino al ballo delle debuttanti, sono più una Bridget Jones, stupita e felicissima di avere questo ‘Alien’, che ha modificato ogni mia cellula, azione e reazione, dentro e fuori di me”.
Nina è poi tornata su quella “dolce attesa” che proprio così dolce non è stata, anzi. “Ansia e panico? Sì, ma moderato. In fondo ce l’hanno fatta tutte, ce la farò anch’io. Vorrei solo capire chi l’ha definita ‘dolce attesa’. Sicuramente un uomo, non me ne vogliate, che non sapeva di cosa stesse parlando. Ho avuto nausee, sentito ogni organo riposizionarsi, gli addominali spaccarsi a metà e lo stomaco che sfarfalla 24 ore su 24. È un rollercoaster emozionale e ormonale che mette davvero a dura prova. Certo, dicono che poi si dimentica tutto, altrimenti nessuno lo rifarebbe”.
Infine si è spesa in una dedica per la mamma e per i sacrifici che la donna ha fatto per metterla al mondo, sperando di somigliarle in veste di mamma: “Ho capito che i sacrifici fatti da mia madre per me sono iniziati molto prima della mia nascita e vanno celebrati. Quindi cara mamma, che diventerai nonna, io spero di farne tanti quanti ne hai fatti tu. Voglio che Anna Blu sia felice, come mi hai fatto sentire tu e che possa essere una donna libera e fiera proprio come me e te e anche di più. Se è vero che two gust is megl’che one, tre è il numero perfetto”.
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