E’ tra le rivelazioni dell’ultima edizione del talent di Maria De Filippi, ora arriva l’Ep “Voglia di vivere”. E un confronto importante con se stessa
Una parola educata, come era nel suo stile: “Scusate”. Poco dopo Pino Mango si accasciava sul piano che stava suonando sul palco del suo concerto. Non si sarebbe rialzato mai più, era il 2014. Il filo rosso che unisce sua figlia Angelina a lui e alla madre Laura Valente, pure lei grande voce, è quell’amore per la musica che ha subito fatto distinguere Angelina Mango fra i ragazzi di Amici. Questa edizione si è chiusa con la vittoria di Mattia, ma è stata proprio Angelina a vincere il premio della critica, 22mila euro con una nuova conferma delle sue qualità. Quelle che erano già arrivate in finale di Sanremo Giovani e che ora esplodono nel primo ep dal titolo Voglia di vivere.
La lettera della madre e le ferite del passato
Durante Amici la madre di Angelina Mango, Laura Valente, scriveva in una lettera aperta: “Giorni fa mi è capitato in mano, per caso, il comunicato stampa che papà aveva scritto in occasione dell’uscita dell’ultimo album che ha registrato. In quell’album lui aveva voluto accanto anche i suoi figli, nella cover Get Back dei Beatles tu hai cantato con lui e Filippo ha suonato la batteria. Quella fu la vostra prima registrazione in studio. E chi se la dimentica. Sono passati 10 anni, e da allora tu hai fatto 10 anni di gavetta, sei cresciuta, hai imparato tante cose. Ma papà 10 anni fa aveva già capito tutto“. Quei ricordi, quella impronta Angelina li ha dentro. Ma mette le cose in chiaro. In una videointervista dice: “Sono fiera di lui e di me, ma io parlo di me, questa è la mia musica. I nostri sono percorsi artistici differenti che non c’entrano molto fra loro”.
L’ansia che nasce dal vuoto dentro
La perdita del padre, l’essere cresciuta all’ombra di due artisti già affermati, i confronti con il genitore famoso hanno lasciato i segni sull’autostima di Angelina Mango: “Problemi come l’ansia. Penso che sia nata per via di alcuni traumi che ho subìto, ma credo che sia importante aver riconosciuto le mie fragilità: riuscirci è già una buona parte del lavoro per conviverci” ha spiegato a Vanity Fair. La madre si è scusata per non essere riuscita a proteggerla quando i media piombarono su di lei poco più che bambina per travolgerla con l’eccesso di attenzione che si scatena quando c’è un lutto eccellente. Resta la grinta, la musica, un po’ di sana incoscienza. Uno stile che lei definisce ibrido fra pop, black music e hip hop. E l’ottimismo da scoprire: “Non fa parte di me, parto con aspettative bassissime perché ho paura”.
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