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Food

‘Fa ribrezzo’: Cracco, il tagliere firmato sul Frecciarossa e perché siamo tutti fuori controllo

today3 Giugno 2023 4

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Lo chef stellato inaugura i suoi menu sul gioiello delle ferrovie italiane ma inciampa in critiche feroci. Che rivelano il vero problema, non solo suo

Chef Carlo Cracco (dal suo Instagram) e un Frecciarossa (Shutterstock)

Chef Carlo Cracco (dal suo Instagram) e un Frecciarossa (Shutterstock)

Un tagliere gourmet dentro un menu griffato Carlo Cracco. All’interno del treno Frecciarossa, fra i veicoli top dei traporti italiani. Risultato? Critiche, lamentele e la legnata finale di un viaggiatore-cliente che manda la sua mail poi resa pubblica dal Gambero Rossi in cui scrive esplicitamente: “Non solo presentano salumi e formaggi come fossero stati realizzati da uno chef del livello di Cracco, ma anche il servizio fa ribrezzo: fettine di bresaola arricciate su sé stesse. Non è una cosa degna di tale nome: né per la bresaola, né per il calibro del cuoco“. Il Gambero, tra “bibbie” della cucina di qualità si muove e raccoglie la risposta dello chef stellato.

Cosa non si era capito

Risposta di Cracco sintetizzabile così: “Il mio piatto firmato cambia di mese in mese ed è uno solo, non è il tagliere. Siamo su 280 treni ogni giorni, senza cucina, c’è bisogno di soluzioni meno complesse e costose. Il tagliere mi sembra decente, ha il Parmigiano che è eccellenza del Made in Italy e la Bresaola che è salume tradizionale buono anche per chi non mangia maiale e suoi derivati“. La gomitata di chef Cracco arriva nel finale della sua riposta, dove ricorda che Le Monde ha lodato le sue proposte sul Frecciarossa che da Milano arriva a Parigi. 

Executive o niente

Ed eccoci al punto, che poi era lo stesso quando Cracco aprì a pizzeria e poi il bistrot a Milano (ne abbiamo scritto qui) C’è un sacco di gente che vuole mangiare da Cracco e spendere come se fosse a un fast food o in una locanda casereccia. Le due cose non stanno in piedi assieme. Lo conferma chi è andato a provare i piatti davvero firmati dallo chef, che si trovano se viaggi in classe Executive, dove spendi non meno di 130 euro e hai il posto esclusivo e le proposte più gourmet. Inutile attaccarsi alle fette di bresaola troppo ripiegate su se stesse nel tagliere o prendersela col club sandwich che non ha niente di più o meno di tanti panini che puoi mangiare altrove e costano meno.

Il peso della firma

Quella di Cracco è una proposta commerciale legata alla sua griffe ma che non replica tutta la sapienza e potenza delle sue invenzioni in cucina. Per quelle ci sono i suoi ristoranti. La polemica lo insegue da tempo ed è spia di come stiamo perdendo tutti il controllo dei nostri argomenti. I problemi sono altri, come ricordano i 5 milioni di euro di passivo che ha accumulato proprio il ristorante di Cracco in Galleria a Milano. In un settore, quello dell’altissima cucina, che stenta a trovare il pareggio di bilancio ed è costretto a reinventarsi, come abbiamo scritto qui. 

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Scritto da: redazione

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