Il Ravello Festival riparte nella 71ma edizione da Richard Wagner, portando sul palco del Belvedere di Villa Rufolo, oltre al tradizionale concerto a lui dedicato, l’esecuzione integrale di un’opera dopo 26 anni da quel memorabile Parsifal diretto da Gergiev con Placido Domingo. È solo uno dei punti forti del Festival che ruoterà tutto attorno alla figura che ha reso celebre nel mondo la Città della musica con la presenza di direttori, solisti e orchestre, per la maggior parte presenti per la prima volta a Ravello con produzioni pensate appositamente per Ravello o che comunque a Ravello vedranno il loro debutto italiano.
Nel concerto inaugurale tutto wagneriano (domenica 2 luglio), la prima delle nuove produzioni con protagonista l’ORF Radio-Symphonieorchester Wien diretta da Andrey Boreyko. La Dresdner Festspielorchester unita al Concerto Köln con Kent Nagano direttore saranno protagonisti il 20 agosto dell’evento centrale del Festival con l’esecuzione di un’opera completa (sotto forma di concerto) di Richard Wagner, L’Oro del Reno, proposta in una inedita versione filologica integrata in un progetto che coinvolge diverse istituzioni europee. Quanto al tradizionale Concerto all’alba (11 agosto), torna protagonista l’Orchestra Filarmonica Verdi di Salerno con il giovanissimo e talentuosissimo direttore Riccardo Bisatti.
Il Ravello Festival 2023, organizzato dalla Fondazione Ravello e sostenuto dalla Regione Campania e dal Mic, si inaugurerà il 2 luglio e si chiuderà il 30 agosto e presenta 24 appuntamenti: nove concerti sinfonici, quattro concerti jazz, una «Maratona Chopin» che in dieci tappe, affidate a nove pianisti italiani di generazione e formazione diverse, ne presenterà praticamente tutta la produzione per pianoforte solo e un evento speciale conclusivo, omaggio a Frank Sinatra a 25 anni dalla scomparsa.
«È uno sforzo produttivo non indifferente – sottolinea il direttore Alessio Vlad – che, grazie alla volontà e all’ambizione del raggiungimento di un ideale obiettivo di qualità, da un lato vuole essere rappresentativo dall’idea della regione Campania di rendere vivo e propositivo un patrimonio verso cui non si può e non si deve rimanere inerti. Dall’altro vuole rinnovare quella magia che rende indimenticabile ogni esibizione in un luogo unico che appartiene non solo a noi tutti ma alla storia della nostra civiltà».
Quest’anno ci sarà anche un particolare omaggio alla scuola napoletana del Settecento: «L’apertura – spiega il presidente della Fondazione Ravello Dino Falconio – rispetta la consuetudine wagneriana, con un doveroso omaggio alla magnifica Scuola Napoletana del Settecento. Un segnale di novità sarà la settimana del jazz che vedrà protagonisti musicisti di fama mondiale come Brad Mehldau, Gonzalo Rubalcaba, Stefano Bollani e Kurt Elling».
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