A Xi Jinping e alla Cina interessa l’IA di ChatGPT e Bard: lo riferisce Bill Gates

Bill Gates ha visitato la Cina per la prima volta in quattro anni, come ha scritto il miliardario sul suo blog, Gates Notes. (in FONTE). Presumibilmente, utilizzando il suo jet privato, si è recato per discutere di una vasta gamma di questioni con il Presidente cinese Xi Jinping, tra cui il cambiamento climatico, la salute, lo sviluppo e, secondo quanto riportato da Reuters, l’intelligenza artificiale.

Fonti vicine ai due uomini e al loro incontro riferiscono che Xi Jinping avrebbe detto a Gates che accoglierebbe volentieri le aziende statunitensi che fossero intenzionate a portare la loro tecnologia IA in Cina. In realtà questa parte della conversazione è stata omessa nel post di Gates Notes, quindi non sono chiari i dettagli della discussione e dobbiamo affidarci solamente a quanto sostenuto da Reuters.

Al momento attuale, ChatGPT non è bloccato in Cina, ma OpenAI non permette agli utenti provenienti dalla Cina e da Hong Kong di accedere e utilizzare il servizio. La Cina è nota per la sua forte censura dei contenuti online ritenuti “scomodi”, quindi se ChatGPT venisse lanciato in Cina OpenAI dovrebbe probabilmente implementare ulteriori “limiti” per bloccare le discussioni di stampo politico. Analogamente a ChatGPT, Google non ha lanciato il suo generatore di IA Bard in Cina o Hong Kong. Ha addirittura ritardato il lancio di Bard nell’Unione Europea a causa di questioni legate alla privacy, che avrebbe dovuto avvenire questa settimana.

Considerando il fatto che i governi occidentali stanno ancora esaminando i pericoli dell’IA generativa e il fatto che le relazioni con la Cina si siano notevolmente deteriorate, potrebbe volerci del tempo prima che i prodotti statunitensi di IA generativa vengano lanciati nel paese dell’Asia orientale.

Anche se i prodotti occidentali di IA generativa non dovessero mai arrivare nella Cina continentale, è probabile che le persone nel paese abbiano comunque accesso a prodotti simili in futuro. Si dice infatti che il gigante tecnologico cinese Alibaba stia lavorando sugli LLM (Language Models) e che ByteDance stia facendo altrettanto.