Quando si tratta di investimenti ESG uno degli obiettivi principali per un’azienda è come riuscire a trasformarli in crescita finanziaria ovvero come acquisire concretamente valore dall’aver effettuato investimenti sostenibili. La condizione essenziale a monte di tale processo è considerare la crescita finanziaria come spinta e motivazione per integrare i fattori ESG nella strategia aziendale. Ma in concreto esiste una formula che permetta di traformare gli investimenti ESG in crescita finanziaria? La risposta è affermativa secondo quanto emerso in un recente studio effettuato da McKinsey, multinazionale di consulenza strategica, che ha coinvolto oltre 1.100 imprenditori e professionisti che lavorano per diverse società in 90 Paesi.
La ricerca avrebbe individuato le caratteristiche comuni alle aziende che hanno raggiunto un impatto considerevole dai propri sforzi in termini di ESG. Tra i dati principali, emerge che il 90% delle aziende prende in considerazione almeno uno dei tre fattori ESG (Environmental, Social, Governance). Oltre due terzi degli intervistati afferma di aver ottenuto un impatto importante dai propri sforzi in ESG negli ultimi tre anni. A livello di motivazioni che spingono un’azienda ad intraprendere un percorso di sostenibilità ambientale e sociale, al primo posto c’è la volontà di promuovere la crescita (44% del campione), al secondo posto la spinta normativa (38%), quindi la volontà di soddisfare le aspettative dei consumatori (31%). La ricerca effettuata da McKinsey ha permesso di stilare le principali caratteristiche comuni alle aziende che hanno prodotto un deciso impegno in termini di fattori ESG creando valore finanziario. – Avere chiari obiettivi di crescita come spinta per la sostenibilità. – Stabilire un contatto tra Cda o CEO dell’azienda e stakeholder esterni, vale a dire che, quanto più la spinta verso la sostenibilità aziendale è nell’agenda del Cda, tanto maggiori sono i progressi raggiunti in termini ESG. – Individuare tematiche specifiche al proprio modello di business in modo da dare priorità ai punti di forza più importanti per gli stakeholder. – Avere un leader ESG nella C-suite ovvero tra i dirigenti principali dell’azienda, che ha il potere di stabilire la strategia ESG con il CEO. – Avere un team o una funzione centrale che si occupa di sostenibilità in grado di gestire processi e definire le strategie in ottica ESG. – Avere un obiettivo ESG comune esteso e radicato in tutta l’azienda, includendo gli obiettivi di sostenibilità nella cultura aziendale.
– Prevedere incentivi remunerativi per leader aziendali e dipendenti legati alle metriche ESG, basate su KPI significativi in modo da evidenziare e premiare i progressi compiuti.
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