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Cuffiette per l’estate? Confronto tra gli auricolari TWS 2023| VIDEO

today28 Giugno 2023 7

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Ho passato le ultime quattro settimane in compagnia di tantissimi auricolari true wireless alla ricerca dei migliori modelli attorno ai 100€ e dopo una attenta analisi ho scelto 6+1 modelli da portarvi in questo confrontone! Qualche giorno fa abbiamo pubblicato i 5 migliori auricolari true wireless da comprare a giugno 2023 e come potete leggere in quell’articolo citiamo le Jabra Elite 5 che invece non troverete qui dentro: non perché non siano valide, ma perché con una scelta vastissima di modelli a disposizione, abbiamo cercato di fare una cernita più differenziata possibile in modo di riuscire a confrontare cuffiette sì ottime ma che non si sovrappongano completamente lato scheda tecnica!

Dopo questa lunghissima premessa vi cito i concorrenti di questo speciale: Huawei Freebuds 5, Nothing Ear (2), Xiaomi Buds 3T Pro, Galaxy Buds 2, Google Pixel Buds A, Sony WF c700n e come extra abbiamo inserito le OnePlus Nord Buds 2 che costano meno con i loro 70€ di listino, ma hanno una scheda tecnica che potrebbe infastidire qualche modello come le Google o le Samsung.

INDICE

DESIGN, CASE E ORIGINALITÀ

Iniziando a valutare l’estetica e la qualità del case c’è sicuramente da premiare le Nothing: sono decisamente il modello più originale, ben fatto e con una cerniera che permette di avere una apertura del coperchietto appagante. Ovviamente sono in plastica come tutte le altre ma in questo caso il giusto mix tra plastica trasparente e bianca opaca permette di avere un case che ogni volta guarderemo con curiosità. Nota di merito anche alle Freebuds 5 che si distinguono leggermente dal piattume medio e anche loro hanno un sistema di apertura del case ottimizzato alla perfezione e super delicato. Grazie alla forma del case e delle cuffiette poi estrarre le Freebuds 5 per andarle ad indossare è semplicissimo, l’esperienza migliore del lotto. Ultimo gradino del podio per le Sony che si distinguono per una colorazione nera opaca, un case decisamente slim tascabile ed una cerniera tra le più resistenti che io abbia mai provato su un paio di auricolari TWS.

Inutile dire che il design è un gusto decisamente soggettivo e per questo avrà un impatto quasi nullo nella scelta della miglior cuffietta, qualcuno per esempio potrebbe gradire la plastica opaca del case delle Pixel ed il suo sistema di apertura sì leggero ma altrettanto agile. Occhio all’IP Rating perché le Freebuds sono IP54 come anche le Nothing che però hanno il case IP55, le Xiaomi e le OnePlus invece sono IP55 in toto. Male le Samsung che si fermano ad un mero IPX2 mentre tutte le altre non citate sono IPX4.

INDOSSABILITÀ

Eccoci alla prima categoria effettivamente di peso: l’indossabilità. Per me è essenziale che un paio di auricolari siano prima di tutto comodi ed in questo ho trovato le Pixel Buds A come il modello da battere grazie ad un archetto gommato che una volta indossate le tiene fisse in sede anche durante l’attività fisica più spinta. Bene anzi benissimo anche le Galaxy Buds 2 che a distanza di anni risultano ancora uno dei modelli più minimali e confortevoli: si inseriscono perfettamente all’interno del padiglione auricolare ed anche quando andremo ad effettuare delle gesture non rischieremo mai di farle saltare via. Terzo gradino del podio occupato dalle Xiaomi Buds 3T Pro che hanno un design differente grazie a delle astine molto snelle ed una capsula non troppo generosa che mi ha permesso di fare attività fisica senza il costante doverle sistemare come invece è accaduto qualche volta con le Nothing.

Occhio alle Freebuds 5 perchè sono l’unico modello non in-ear ma rispetto alla Freebuds 3 che ho usato per molto tempo, questo ultimo non va perfettamente d’accordo col mio orecchio come potrete vedere nella video recensione e ciò comporta che ogni 5-10 minuti devo sistemarle: insomma vi conviene provarle dal vivo in modo da rendervi conto se siano adatte al vostro orecchio ma nel caso lo fossero avrete una delle cuffiette più comode da indossare tra le mani!

GESTURE

Una volta indossate gli auricolari vanno anche utilizzati e seppur tutti questi modelli siano ovviamente provvisti di gesture, non sono tutti allo stesso livello. Quelle da preferire sono le Sony grazie a dei controlli completissimi come il cambio del volume, il play/pausa, lo skip delle tracce musicali e il richiamo dell’assistente vocale/controllo della cancellazione dei rumori, tra l’altro i controlli avvengono tramite dei click dei pulsantoni fisici in modo da non perdere mai tempo con falsi tocchi e abbiamo funzioni specifiche per l’auricolare destro e sinistro.

Allo stesso livello delle Sony troviamo le Buds 2 di Samsung che però gestiscono tutto tramite controlli soft touch. Benissimo anche le Nothing Ear (2) e le Xiaomi Buds 3T Pro che hanno delle gesture praticamente identiche e su entrambi i modelli vengono svolte tramite dei “pizzichi/tap” sull’asticella. Nota di demerito per le OnePlus e le Pixel poiché sono gli unici modelli a non avere il controllo del volume.

Personalmente ho preferito i controlli delle cuffiette senza asticella perché in alcune attività come durante una corsa trovo molto più intuitivo fare un tap on un click che non sbilancia la cuffietta rischiando di farla saltare dall’orecchio ma probabilmente c’è qualcuno di voi che prediligerà dei controlli come quelli delle Xiaomi/Nothing rispetto alle Sony/Samsung.

CANCELLAZIONE DEL RUMORE ATTIVA (ANC)

Ok abbiamo indossato le nostre cuffiette, preso confidenza con i controlli touch o fisici ed abbiamo appena attivato la modalità ANC, con quale paio di auricolari abbiamo il risultato migliore? Non c’è un vero vincitore in questo caso poichè le Nothing Ear (2) e le Xiaomi Buds 3T Pro sono pressochè sovrapponibili con una cancellazione fino a 40dB. Seguono a stretta ruota le Sony ed infine le Galaxy Buds 2 e le OnePlus Nord Buds 2 che si fermano a soltanto 25db. In tutta onestà rapportato al prezzo di vendita le OnePlus sono comunque ottime anche perchè già da loro isolano abbastanza dall’ambiente circostante, cosa che per forza di cose non essendo auricolari in-ear non fanno le Freebuds 5 che quindi faticano molto ad isolarci dall’ambiente circostante seppur un ANC blando sia presente. Grande nota di demerito alle Pixel Buds A che non hanno alcuna forma di cancellazione di rumore, inaccettabile a un prezzo di 100€.

QUALITÀ DI ASCOLTO

Se sperate di trovare mille dati tecnici e riflessioni su dimensione o materiale dei driver in questo capitolo mi dispiace deludervi ma non sarà così. Per carità, non sto dicendo che sia ininfluente il tipo di driver, la sua dimensione e i materiali utilizzati ma su cuffiette così piccole non è tutto l’essenziale. Non sono un audiofilo ed il mio Spotify è un completo caos di generi musicali diversi ma gradisco un suono corposo, con sì dei bassi presenti ma non troppo preponderanti che annullino completamente una voce che comunque rimane cristallina. Dopo tutte queste premesse posso dirvi che le mie cuffiette preferite per l’ascolto musicale e simili sono state le Nothing Ear (2), soprattutto dopo aver effettuato la calibrazione con un test dell’udito in app Nothing, funzione che ha rivoluzionato completamente il sound ascoltato. Nessuna delle altre cuffiette ha una funzione simile se non per qualche cuffietta che ha il test di vestibilità in modo da capire quale gommino è più adatto al nostro orecchio.

Bene anzi benissimo le Pixel Buds A che riescono a tirare fuori una qualità di ascolto musicale degna di nota con un suono ricchissimo, peccato non abbiano alcun tipo di equalizzatore custom in app. Ho gradito molto anche le Xiaomi in ascolto musicale e le Sony grazie anche ad una applicazione dedicata che riescono ad esaltarle al meglio. Freebuds 5 fanalino di coda non tanto per la qualità di ascolto, che è altissima, ma per il volume massimo che ho reputato decisamente troppo basso rispetto agli altri auricolari. Per chi ricerca dei super bassi occhio alle OnePlus anche grazie alla funzione BassWave.

APPLICAZIONI PER iOS e ANDROID

Per quanto reputo che chi abbia un dispositivo Apple debba comprare le Airpods è giusto precisare quali app sono disponibili sull’App Store di iOS ovvero AI Life di Huawei, Nothing X, HeyMelody per le OnePlus e Sony Connect. Inutile citare che su Android invece tutte le cuffiette hanno app dedicate ormai disponibili a tutti all’interno del PlayStore seppur chi ha un dispositivo Xiaomi è abbastanza scontato preferirà una cuffietta Xiaomi poichè troverà tutte le impostazioni direttamente all’interno del menù dedicato in Bluetooth senza dover scaricare nessuna app.

CODEC E MULTIPOINT

Il multipoint è ormai una caratteristica essenziale e gli unici modelli di questo confronto ad esserne sprovvisti sono le Galaxy Buds 2, le Pixel Buds e le Nord Buds 2. Sulle Sony inizialmente non era disponibile ma sta arrivando via aggiornamento software questa estate quindi molto bene. Per quanto riguarda i codec massimi a disposizione su Nothing troviamo un LHDC 5.0, su Xiaomi un LHDC 4.0 e su Freebuds 5 un LDAC mentre tutti gli altri auricolari si fermano ad un mero AAC.

MICROFONI

Se per quanto riguarda l’ascolto musicale non ho pretese incredibilmente alte, lo stesso non posso dire per i microfoni poiché li reputo essenziali su auricolari di questo tipo. Nel mio personale ho sempre utilizzato le Freebuds 3 e Pro di Huawei poichè erano le uniche che trovavo al livello delle Airpods in chiamata e a volte anche le preferivo e difatti anche le Freebuds 5 si confermano essere campioni di microfoni. Per avere un metro di paragone vi invito a vedere ed ascoltare la video recensione poiché ho messo a confronto varie note vocali registrare dalle cuffiette. A seguire le Freebuds troviamo le Nothing che si difendono benissimo grazie ai suoi nuovi tre microfoni e varie tecnologie software che migliorano note vocali e chiamate. Ultimo gradino del podio per Xiaomi e Sony a pari merito mentre sono rimasto particolarmente deluso dalle Pixel che risultano essere decisamente più ovattate.

BATTERIA E RICARICA

Parlando di autonomia e ricarica faremo fede in fase di valutazione principalmente a due fattori: ricarica wireless e durata della batteria degli auricolari. Seppur infatti sia importante anche la batteria del case la reputo decisamente una cosa marginale poichè se abbiamo un case con ricarica wireless probabilmente potremo sempre sfruttare la carica inversa del nostro smartphone per non rimanere mai a secco.

Fatta questa precisazione le uniche cuffiette del confronto a non supportare la carica wireless sono le Sony, le OnePlus e le Google Pixel. Se le Nord Buds 2 essendo economiche potevamo anche passarci su, lo stesso non vale per Pixel e Sony. Peccato perché le WF C700n hanno una durata della batteria incredibile, sono arrivato durante un viaggio in treno ed alcuni in aereo a consumare un appena 30% in circa tre ore di utilizzo, dato che le potrebbe far piazzare tranquillamente al primo posto. Bene anzi benissimo anche le Nord Buds 2 che si assestano sulle 6-7h di ascolto medio con a seguire le Xiaomi e le Nothing con circa 5-6h. Grande nota di demerito per le Freebuds che in qualche occasione hanno avuto drain diversi tra auricolare sinistro e destro ma più che altro non superano mai le 3h e 30 con tutti i settaggi attivi, troppo poco.

CONCLUSIONI

Arrivando a tirare le conclusioni gli auricolari sicuramente più completi e da consigliare sono le Nothing Ear (2), un aggiornamento minimo lato estetico rispetto al modello dello scorso anno ma che hanno integrato tantissime migliorie software e hardware. Vero è che il loro prezzo di listino supera di 50€ la soglia dei 100€ e proprio per questo molti di voi potrebbero preferire le Xiaomi Buds 3T Pro che ho personalmente comprato a meno di 100€ su Amazon e hanno una scheda tecnica quasi sovrapponibile alle Ear (2). Freebuds 5 ottime cuffiette per chi fa molte chiamate ma ha un uso intermittente poiché la batteria rischia di lasciarvi spesso a piedi mentre le Sony possono essere prese in considerazione da chi vuole autonomia infinita, ottime gesture e una app completissima e disponibile su ogni piattaforma.

Riponevo molte aspettative sulle Pixel Buds A ma forse è meglio attendere un modello di seconda generazione che integri ANC e Ricarica Wireless, con magari anche dei microfoni più cristallini. Seppur le Galaxy Buds 2 di Samsung non abbiano quasi mai spiccato nei punti presi in esame, sono in realtà delle ottime cuffiette, a maggior ragione se consideriamo da quanto sono in commercio ed i continui rumors su eventuali Buds 3.

HUAWEI FreeBuds 5,iOS,Android e Windows,Cuffie Bluetooth Wireless,Design ergonomico,Driver ultramagnetico,Bassi intensi,Audio Hi-Res,Super ricarica,30h di autonomia,EQ adattivo,IP54,Silver Frost+AP52

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Scritto da: redazione

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