Sicurezza
16 Nov
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Radio FM Faleria – Ascolta
Qualche mese fa vi abbiamo parlato delle VPN e di come siano diventate sempre più popolari in questi ultimi anni, grazie alla loro capacità di fornire sicurezza e privacy online in un mondo che è sempre più attento a questi temi.
Oggi vogliamo continuare il discorso da un altro punto di vista, se vogliamo un po’ più pratico, ovvero proporvi un confronto tra quelle che possono essere considerate alcune delle migliori VPN sul mercato, in modo da aiutarvi nella scelta del servizio più adatto alle vostre esigenze. Ci concentreremo sui principali provider di VPN, tra cui NordVPN, Surfshark, Atlas VPN, TunnelBear VPN e PureVPN; tra questi vi preannunciamo che la migliore che abbiamo testato è stata NordVPN (che potete provare per 30 giorni senza rischi), ma non vi anticipiamo troppi dettagli, quindi vi invitiamo a proseguire per scoprire il motivo dietro la nostra scelta.
Sicurezza
16 Nov
Esploreremo le caratteristiche di ogni servizio, i loro punti di forza e di debolezza, e forniremo una valutazione complessiva alla fine dell’articolo, andando a confrontare anche la velocità di navigazione a parità di condizioni (server di riferimento a Milano, o il più vicino disponibile presso il servizio, e stesso dispositivo, in aggiunta ai test effettuati verso Germania, Stati Uniti e Giappone per verificare la qualità della connessione anche verso alcune mete internazionali).
Sia che voi stiate cercando un sistema con cui proteggere i vostri dati, aggirare le limitazioni geografiche per la fruizione di servizi (basti pensare a cosa è successo con ChatGPT) o del catalogo del vostro servizio streaming in abbonamento, o semplicemente vogliate incrementare in maniera significativa la vostre privacy in rete (ma vi ricordiamo che una VPN da sola non basta a rendervi invisibili), in questo confronto troverete le risposte alle vostre esigenze.
NORDVPN
Partiamo quindi da NordVPN, una delle VPN più popolari sul mercato e che abbiamo anche recensito in separata sede, la quale è ad oggi una delle proposte più ricche e complete grazie alla combinazione di una serie di fattori, tra cui la sua vasta rete di server, le sue solide funzionalità di sicurezza e la sua politica di no-logs.
NordVPN offre una vasta rete di server in tutto il mondo, con oltre 5.580 server in 60 Paesi. Ciò significa che gli utenti possono accedere a contenuti geograficamente limitati da qualsiasi parte del mondo e hanno a disposizione una rete in grado di permettere l’accesso veloce a internet da qualsiasi angolo del globo. Lo ricordiamo qui – ma varrà per tutto il confronto – che più è ampia una rete di server e più sono le probabilità che ci si possa connettere ad un server fisicamente vicino alla nostra posizione, in modo da poter contare su una velocità più elevata e un ping minore, dal momento che l’instradamento della connessione avverrà con una distanza minore.
La VPN ha anche una funzione di Kill-Switch che interrompe la connessione Internet in caso di caduta della connessione VPN, evitando perdite di dati e offre anche una funzione di blocco pubblicità e di tracciabilità, che blocca gli annunci e le attività di tracciamento online. Per finire troviamo anche la funzionalità Meshnet, la quale permette di creare una rete “locale” privata tra dispositivi che si trovano in luoghi diversi.
Ma non finisce qui, perché tra le varie opzioni troviamo anche la possibilità di configurare servizi aggiuntivi come NordPass (scopri tutte le sue funzionalità), NordLocker e persino impostare un IP dedicato (è possibile attivarlo anche Milano, unica VPN a offrire questa opzione). Non mancano anche funzioni aggiuntive come il Dark Web Monitor (ci avvisa se i nostri dati sono finiti nel dark web) e il Threat Protection (blocca eventuali pericoli anche in fase di download).
NordVPN dispone di app dedicate a tutte le principali piattaforme, tra cui Windows, macOS, iOS, Android e Linux e con un solo account è possibile l’utilizzo simultaneo su 6 diversi dispositivi.
NordVPN è conosciuta per la sua politica di no-logs (certificata anche dall’audit di Deloitte nel 2022), che significa che la VPN non registra alcuna attività online degli utenti, anche grazie all’utilizzo di server basati solo sulla RAM, quindi senza che alcun dato venga scritto su un disco fisico.
La società che gestisce NordVPN è registrata a Panama, con tutto quello che ne consegue per quanto riguarda gli obblighi di conservazione dei dati, ovvero che NordVPN non può essere costretta dalle autorità a fornire dati degli utenti. La VPN adotta diversi protocolli, tra cui il proprietario NordLynx (un’evoluzione di WireGuard), IKEv2/IPsec e OpenVPN (TCP o UDP).
Oltre a ciò, NordVPN utilizza una crittografia AES-256-bit per proteggere i dati degli utenti e offre anche una doppia VPN, che invia i dati attraverso due server per una maggiore sicurezza, ovviamente a discapito di latenza e velocità. NordVPN dimostra attenzione anche al tema dell’open source, a cominciare dalla realizzazione della sua app Linux completamente open-source e delle librerie Libtelio e Libdrop.
Nei nostri test NordVPN ha dimostrato di offrire una velocità di connessione abbastanza buona, con risultati che non si discostano molto da quelli ottenibili in assenza di una VPN. L’impatto sulla velocità è molto ridotto, mentre è più apprezzabile quello su ping e jitter in download, un aspetto comune a quasi tutte le VPN testate, ad eccezione di alcuni casi specifici.
Per quanto riguarda i dati relativi ai test internazionali, possiamo notare come NordVPN mantenga una buona stabilità della velocità in download in tutti e tre gli scenari, mentre gli effetti sull’upload sono avvertibili solo spingendosi sino al Giappone. Solo il ping risulta mediamente elevato, ma in ogni caso la qualità di navigazione e di consultazione dei contenuti – in particolare quelli video – risulta comunque molto buona.
NordVPN offre un servizio clienti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, attraverso una chat online in-app o un sistema di ticket. Inoltre, la VPN ha una vasta sezione di supporto online con guide e tutorial dettagliati su come utilizzare la VPN.
Il prezzo di NordVPN è abbastanza competitivo, con piani mensili, annuali e biennali disponibili. Il prezzo mensile base parte da 12,99 euro, ma i piani annuali e biennali offrono risparmi significativi; per il primo anno di NordVPN Standard sono richiesti infatti appena 68,85 euro (inclusi anche 3 mesi extra, quindi 15 in totale), mentre con il biennale, i primi 2 anni vengono 88,83 euro (anche qui con 3 mesi extra), quindi rispettivamente l’equivalente di 4,59 e 3,29 euro al mese. Inoltre, NordVPN offre una garanzia di rimborso di 30 giorni per i nuovi utenti e consente il pagamento tramite criptovalute.
SURFSHARK
Surfshark è una VPN relativamente nuova sul mercato – è attiva dal 2018 – ma sta rapidamente guadagnando popolarità grazie ad una serie di caratteristiche che rendono unica la sua proposta, a partire dalla suite Surfshark One (che include VPN, antivirus, tool di ricerca e alert sulle fughe di dati), il numero illimitato di dispositivi utilizzabili sul proprio account e la migliore velocità di download.
Surfshark dispone di oltre 3200 server in 100 Paesi di tutto il mondo, con una presenza geografica che copre tutte le principali aree tra cui Europa, Regno Unito, Stati Uniti e l’Australia. La VPN utilizza i migliori standard di cifratura come l’AES-256-bit, integra la funzionalità Kill-Switch che blocca la connessione in caso di caduta della VPN e fornisce il servizio Multi-Hop che permette di configurare una doppia VPN al fine di aumentare l’anonimato. Surfshark offre inoltre delle applicazioni molto semplici e intuitive per tutte le principali piattaforme, tra cui Windows, Mac, iOS, Android e Linux.
Anche Surfshark garantisce la privacy degli utenti con una politica di zero-logs, il che significa che non viene registrata alcuna informazione sulla tua attività online, grazie all’ausilio di server basati sulla RAM. La VPN adotta i protocolli WireGuard, IKEv2 e OpenVPN (TCP o UDP) e integra una ricca serie di funzionalità come CleanWeb (blocco automatico di annunci, tracker e malware), la rotazione dell’IP ogni 5-10 minuti e la modalità NoBorders, la quale consente di accedere ad una selezione di server funzionanti anche nei Paesi nei quali le restrizioni verso le VPN sono maggiori.
Sul suo sito ufficiale Surfshark si presenta come “la VPN più veloce” e il nostro test lo conferma. La velocità di download raggiunta con Surfshark è nettamente superiore a quella di tutti gli altri concorrenti, il tutto con valori di ping in linea con quelli dei rivali. Solo il jitter appare sensibilmente più alto, non tanto per il valore medio, ma per la variazione tra il minimo e il massimo. Nel complesso la qualità di navigazione sotto la VPN di Surfshark è molto buona.
Passando al test internazionale, Surfshark non riesce a mantenere lo stesso primato di velocità, andando a proporci risultati nettamente più bassi man mano che ci allontaniamo dalla nostra posizione. Il risultato del test giapponese ci mostra un netto calo di prestazioni rispetto a quanto rilevato in Italia.
Surfshark offre assistenza clienti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, attraverso una chat dal vivo e un sistema di ticket di supporto.
Surfshark dispone di diverse modalità di abbonamento, tra cui quello mensile base a 12,95 euro, quello annuale da 47,88 euro per il primo anno (3,99 euro al mese) e quello biennale da 59,76 euro (2,30 euro al mese) per i primi 2 anni (con 1 mese extra, quindi 25 mesi). A questi è possibile aggiungere gli strumenti del pacchetto Surfshark One al costo di 7,75, 2,39 o 1,49 euro al mese in base al piano sottoscritto (mensile, annuale, biennale). Surfshark offre una politica di rimborso totale entro 30 giorni. Anche in questo caso è possibile pagare tramite criptovalute.
ATLAS VPN
Atlas VPN è una VPN relativamente nuova che si è fatta rapidamente sempre più strada in questo campo. Offre un servizio VPN gratuito (sino a 5 GB di dati e una selezione limitata di server) e un servizio VPN premium a pagamento con funzionalità avanzate e piena velocità. Atlas VPN è compatibile con dispositivi Windows, Mac, Linux, iOS, Android, Android TV e Fire TV.
Atlas VPN offre una serie di funzionalità avanzate, anche nella sua versione gratuita. La versione gratuita offre l’accesso a una selezione limitata di server in tre posizioni (Stati Uniti, Canada e Paesi Bassi), mentre la versione premium dispone di una vasta rete di server in oltre 42 paesi in tutto il mondo.
La VPN utilizza la crittografia AES-256 per proteggere i dati degli utenti e come al solito troviamo l’adozione di una politica zero-logs, una funzionalità di Kill-Switch, di blocco della pubblicità e della tracciabilità, che blocca gli annunci pubblicitari e i tracker online per migliorare la privacy degli utenti. La funzione di blocco della pubblicità e della tracciabilità è disponibile solo nella versione premium della VPN.
Atlas VPN utilizza una crittografia di alto livello che risponde agli standard AES-256e ChaCha20, mentre i protocolli utilizzati sono IPSec/IKEv2 e WireGuard. Come al solito parliamo di un servizio che adotta una politica zero-logs e integra la classica funzionalità Kill-Switch che permette di evitare che la propria connessione resti esposta nel caso in cui la rete VPN non sia disponibile.
La VPN ha anche una politica di trasparenza e pubblica i suoi report di sicurezza ogni trimestre. Inoltre, Atlas VPN è stata sottoposta a un audit di sicurezza da parte di una società di sicurezza indipendente per garantire che la VPN sia sicura e privata per gli utenti. Per coloro che sono più attenti alla privacy, il servizio include anche server SafeSwap e MultiHop+.
Atlas VPN ha una vasta rete di 750 server disseminati in 42 paesi in tutto il mondo. La VPN ha un’ampia copertura in Europa, America del Nord e Asia, ma è molto meno presente in Africa o in America Latina. Per quanto riguarda la velocità, Atlas VPN non è tra le più veloci che abbiamo avuto modo di testare, tuttavia stupisce per quanto riguarda ping e jitter, due valori che – come potete vedere anche dal test – sono estremamente simili a quelli che si possono ottenere in assenza di una VPN, fatto che rende Atlas una delle scelte migliori nel caso in cui la velocità non sia un fattore determinante e si preferisca puntare su una rete stabile.
Atlas VPN si difende molto bene nel test di connessione internazionale, arrivando a performare meglio di quanto non abbia fatto nel test in Italia. Particolarmente buoni i risultati ottenuti in Germania, ma anche gli altri test dimostrano una buona qualità in tutti gli scenari.
Atlas VPN offre un tradizionale supporto via chat per i clienti premium, mentre tramite email per tutti gli altri casi.
In aggiunta alla presenza di un piano gratuito, il prezzo è uno dei punti forti di Atlas VPN, dal momento che l’abbonamento mensile costa 11,22 euro, mentre si passa a 45,78 euro all’anno per i primi 12 mesi (3,82 euro al mese) e a 67,05 euro ogni 3 anni per i primi 36 mesi (+ 3 mesi extra, quindi 39 mesi a 1,72 euro al mese); tutti i piani prevedono la garanzia di rimborso entro 30 giorni. Atlas VPN permette l’acquisto del suo servizio tramite criptovalute e può essere utilizzata su un numero illimitato di dispositivi.
TUNNELBEAR VPN
TunnelBear VPN è uno tra i più conosciuti provider di servizi VPN, noto per la sua combinazione di sicurezza, funzionalità intuitive e per l’utilizzo di un simpatico orso come mascotte. Sicuramente non si può certo dire che il servizio non abbia personalità; ma non è solo questo a renderla interessante.
Una delle caratteristiche su cui punta maggiormente TunnelBear è sicuramente la semplicità e l’utilizzo di elementi grafici molto diversi da quelli della concorrenza, a cominciare dalla presenza costante della sua mascotte in tutti gli aspetti dell’interfaccia utente, pensata per essere accessibile anche per gli utenti meno esperti.
Anche in questo caso troviamo l’adozione del protocollo AES a 256 bit e di una politica di zero-logs volta verso il massimo rispetto della privacy, non andando quindi a registrare alcuna attività di navigazione o dati personali. Oltre a ciò troviamo la funzione GhostBear, che permette di mascherare il traffico VPN, rendendolo simile al normale traffico Internet (utile in presenza di blocchi che cercano di limitare l’uso delle VPN), il blocco di pubblicità e tracker di terze parti, e il supporto allo split tunneling.
L’applicazione di TunnelBear è disponibile su Windows, macOS, Android, iOS e tramite estensione per Chrome e Firefox
Il servizio punta molto sulla trasparenza e si sottopone ad un audit continuo (su base annuale) da parte di organizzazioni di terze parti che valutano la sicurezza di TunnelBear. La VPN adotta alcuni dei protocolli più diffusi, come WireGuard, OpenVPN e IKEv2 che, assieme alla già citata politica zero-logs, garantiscono un ottimo livello di privacy per l’utente. TunnelBear VPN è basato in Canada, un Paese che ha leggi solide sulla privacy.
TunnelBear è presente in 47 diversi Paesi e per quanto riguarda la velocità ci si sarebbe aspettati qualcosa di più, vista la fama del servizio. Nei nostri test la velocità si è rivelata decisamente inferiore rispetto ai concorrenti e anche i valori come ping e jitter (in particolare quest’ultimo) sono sensibilmente più alti dei diretti rivali. Nonostante ciò, non abbiamo riscontrato particolari criticità in fase di navigazione.
Anche TunnelBear riesce a portarsi a casa risultati migliori all’estero che sul server italiano. Il pattern che abbiamo rilevato nei test sembra confermare una qualità delle connessione mediamente più bassa per quanto riguarda il collegamento verso i server europei, mentre diventa più prestante negli Stati Uniti.
Il team di supporto è raggiungibile tramite email e fornisce risposte rapide ed efficaci. Inoltre, TunnelBear VPN dispone di un vasto assortimento di tutorial, F.A.Q. e guide online, ovviamente tutte in inglese.
TunnelBear VPN ci offre diversi piani, tra cui uno gratuito che consente di testare il servizio con 2 GB di dati a nostra disposizione al mese. Ovviamente in questo caso si accede solo alle funzionalità base del servizio, mentre per il pacchetto completo è possibile rivolgersi al classico piano standard da 9,99 dollari al mese (i prezzi sono sempre in dollari), o al pacchetto da 12 mesi (59,88 dollari all’anno, 4,99 al mese) e quello da 36 mesi (120,00 dollari ogni 3 anni, 3,33 dollari al mese).
A differenza degli altri servizi, TunnelBear non offre pagamenti in cripto o altre modalità diverse dalla carta di credito/debito e anche i rimborsi vengono valutati caso per caso, quindi non abbiamo una politica soddisfatti o rimborsati, tuttavia è possibile utilizzare il proprio account su un numero illimitato di dispositivi.
PUREVPN
PureVPN nasce con sede ad Hong Kong, ma dal 2021 ha spostato la sua sede nelle Isole Vergini britanniche per poter rispondere in maniera più efficace al bisogno di privacy da parte degli utenti e poter quindi garantire la politica zero-logs, certificata da un sistema di audit always-on che permette verifiche costanti.
PureVPN è una VPN che vanta una vasta rete di oltre 6.500 server in oltre 78 paesi, totalizzando il maggior numero di server tra le VPN messe a confronto. Anche in questo caso troviamo app per tutte le principali piattaforme come Windows, Mac, iOS, Android e Linux, Chrome e Firefox.
Come tutti gli altri concorrenti citati, anche PureVPN è in grado di sbloccare numerosi servizi di streaming come Netflix, Hulu, BBC iPlayer, Amazon Prime Video e molti altri, anche se in questo caso è possibile che la procedura non vada sempre a segno al primo colpo.
Anche PureVPN offre una funzionalità di split tunneling che consente di scegliere quali applicazioni e siti web utilizzare tramite la VPN e quali tramite la connessione Internet classica. Il servizio include tutte le funzioni più classiche, come la protezione dalla perdita del DNS e il Kill-Switch automatico della connessione.
PureVPN utilizza una crittografia AES-256 bit per proteggere la privacy degli utenti e si basa sui protocolli OpenVPN, L2TP/IPSec, PPTP, SSTP e IKEv2. La sicurezza della rete di PureVPN viene esaminata costantemente dai controlli casuali svolti da KPMG.
Per quanto riguarda la velocità di connessione, il nostro test pone PureVPN nella parte bassa della classifica, quindi possiamo apprezzare una netta differenza al ribasso nelle velocità massime quando siamo sotto la sua rete. Nonostante ciò, PureVPN presenta un jitter tutto sommato molto contenuto – specialmente in download -, anche se il ping risulta leggermente più alto delle soluzioni rivali.
Per quanto riguarda il test internazionale di PureVPN, anche in questo caso rileviamo velocità migliori al di fuori dell’Italia, ma anche un’importante perdita di pacchetti nel test relativo al collegamento verso gli Stati Uniti. Nel complesso ci troviamo davanti a risultati abbastanza inferiori alla media, in linea con quanto rilevato nel test italiano.
Come molte altre realtà concorrenti, PureVPN offre un servizio di assistenza in live chat attivo 24/24 e 7/7. Il sito ufficiale di PureVPN offre anche diversi tutorial e materiale informativo, ma solo in lingua inglese.
PureVPN offre diversi piani in abbonamento e la possibilità di arricchirli ulteriormente con servizi aggiuntivi come PureKeep, PurePrivacy e PureCrypt. Il prezzo base di PureVPN è di 10,55 euro, poi si passa a 40,65 euro per il piano da 1 anno (3,38 euro al mese) e a 49,95 euro per il piano da 2 anni + 4 mesi extra (28 mesi, 2,08 euro al mese). Anche in questo caso è possibile pagare con criptovalute, ma in questo modo non si può avere accesso al rimborso che in tutti gli altri casi è ottenibile entro 31 giorni. Lo stesso account può essere utilizzato su un massimo di 10 dispositivi.
CONCLUSIONI
Mai come oggi il mercato delle VPN offre un ventaglio così ampio di soluzioni e una qualità media molto elevata, grazie all’adozione sempre più diffusa di protocolli e standard di sicurezza elevati. In situazioni come queste sono i dettagli a fare la differenza e nel complesso possiamo dire che NordVPN offre il pacchetto migliore tra quelli proposti.
Come abbiamo visto, esistono proposte in grado di garantire risultati migliori in singoli aspetti (come velocità e jitter), ma, se guardiamo alla totalità del pacchetto, NordVPN si differenzia dalla concorrenza per l’adozione di misure tecnologicamente più avanzate – come il protocollo NordLynx che può fare la differenza nel momento in cui la privacy è fondamentale – unita a una delle reti più vaste e alla possibilità di impostare rapidamente Meshnet. Ovviamente questo aspetto viene controbilanciato da un prezzo leggermente più alto rispetto alle alternative.
Per quanto riguarda Surfshark, ci troviamo davanti ad una soluzione che non si discosta molto dalla qualità di NordVPN (anzi, la velocità è persino superiore), tuttavia la copertura dei server è inferiore (come quantità, ma è superiore per il numero di Paesi) e troviamo protocolli “standard”. Nel complesso anche Surfshark offre un kit di funzionalità molto complete e dalla sua ha un prezzo particolarmente competitivo.
Atlas VPN, invece, punta fortemente proprio sul prezzo molto ridotto, che inevitabilmente si scontra con una copertura globale ridotta, anche se dispone di server ottimizzati espressamente per lo streaming. La rete di Atlas non brilla per velocità, ma è quella che più ci ha colpiti per quanto riguarda ping e jitter, ottenendo valori molto simili a quelli di una connessione senza VPN.
TunnelBear VPN ha dalla sua l’enorme vantaggio di poter offrire un piano gratuito in grado di rispondere ad alcune esigenze molto limitate (sicuramente i 2 GB non vi basteranno per usare il servizio per la visione del catalogo estero di una piattaforma di streaming), ma la complicata politica di rimborso e le prestazioni tutto sommato basse non ci hanno convinto a pieno.
Per finire, PureVPN ha dei prezzi molto competitivi e una diffusione capillare – è al primo posto per quanto riguarda il numero di server -, ma nella nostra esperienza non ci ha particolarmente colpito per quanto riguarda la velocità di navigazione, dalla quale ci si sarebbe aspettato qualcosa di più.
In generale, tutte le VPN sopra menzionate offrono una crittografia di alto livello e una politica di no-logs, garantendo la massima privacy e sicurezza. Inoltre, tutte queste VPN sono compatibili con una vasta gamma di dispositivi e offrono generalmente una buona esperienza di navigazione. Quando si sceglie una VPN, è importante considerare le proprie esigenze individuali e valutare le diverse opzioni disponibili. In ogni caso, l’utilizzo di una VPN è un ottimo modo per proteggere la propria privacy online e navigare in modo sicuro e privato su Internet.
LA NOSTRA SCELTA – NORDVPN
Alla luce di quanto emerso dal confronto, la nostra scelta ricade senza dubbio su NordVPN, in quanto si tratta della proposta più ricca e performante per un utilizzo della VPN a tutto tondo, sia che si intenda semplicemente guardare una serie Netflix non presente in Italia, sia che si punti ad un utilizzo di livello professionale.
La varietà di servizi e opzioni, l’utilizzo di un protocollo proprietario che garantisce miglioramenti rispetto a WireGuard, l’impegno verso il mondo open-source e verso la tutela della privacy – testimoniata anche dagli audit indipendenti -, sono tutti elementi che concorrono a rendere NordVPN il servizio di riferimento del settore e che giustificano un prezzo di listino leggermente sopra la media, ma che diventa sempre più conveniente grazie alle promozioni che consentono di attivare NordVPN con sino al 63% di sconto con il piano biennale.
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Scritto da: redazione
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