il responsabile software AR abbandona il suo ruolo

Sembra che Google non abbia pace in campo AR, poiché è notizia recente che Il leader della divisione software di realtà aumentata dell’azienda ha abbandonato il ruolo adducendo come motivazione la mancanza di impegno e di visione dietro a tutti i progetti in sviluppo.

Mark Lucovsky lascia il suo ruolo, come confermato da un tweet malinconico pubblicato lunedì. Lucovsky ha dichiarato nello specifico che i “cambiamenti nella leadership della divisione AR e la mancanza di impegno e visione stabile da parte di Google” hanno contribuito alla sua decisione. La partenza di Lucovsky si aggiunge alle numerose sfide affrontate dal team di AR di Google negli ultimi mesi, tra cui un’ondata di licenziamenti e le dimissioni di Clay Bavor, ex capo della realtà virtuale di Google.

Solamente a giugno un report di Business Insider aveva svelato che Google aveva abbandonato i piani per costruire i vociferati occhiali AR, nome in codice Progetto Iris, che l’azienda aveva mostrato un primo prototipo con funzioni limitate durante l’evento Google I/O 2022.

Lucovsky ha lavorato a Facebook per quattro anni, dove è stato il direttore generale di Oculus VR. Nel 2021 si è unito a Google per guidare il team del sistema operativo per la AR. Sempre all’interno del tweet, l’ex dirigente afferma che.

“Nel futuro, sono ansioso di esplorare opportunità che mi consentano di far avanzare ulteriormente la tecnologia di realtà aumentata e la sua intersezione con l’IA generativa. Affronto il prossimo capitolo con entusiasmo e in attesa delle emozionanti possibilità che si presentano”.

Nel frattempo i principali competitor di muovono e con il lancio dell’headset Quest 3, e soprattutto di Apple Vision Pro, l’industria della realtà mista sta diventando sempre più affollata e competitiva. Come vi avevamo riportato a giugno, Google si sta allontanando dall’hardware AR per concentrarsi sulla componente software per prodotti AR.

Si vocifera che stia sviluppando una piattaforma chiamata “micro XR” che potrebbe vendere ad altri produttori di visori, inoltre sta lavorando anche a un progetto di realtà mista in collaborazione con Samsung e Qualcomm. Considerando che molti headset funzionano su versioni personalizzate di Android, la piattaforma di Google ha già dimostrato di essere un vantaggio per l’industria XR.