Oppenheimer sta finalmente per uscire nelle sale americane e, in attesa di capire se il nuovo film del regista di Tenet riuscirà a essere all’altezza delle aspettative, Christopher Nolan ha raccontato il suo interesse per certe tematiche drammatiche capaci di attirare l’interesse del pubblico cinematografico mondiale.
Nolan ha spiegato che non lavorerà ad alcun nuovo film fino a che gli scioperi che stanno bloccando Hollywood non saranno terminati e, in una nuova intervista, si è soffermato sui motivi che lo spingono a scegliere di girare un certo tipo di film e su come il successo delle sue opere racconti i gusti cinematografici del pubblico.
Il filmmaker ha spiegato che le storie drammatiche con minacce alla sopravvivenza dell’umanità sono sempre risultate molto interessanti per gli spettatori, facendo l’esempio dei film di James Bond risalenti agli anni ’60 e che, essendo il rischio nucleare un tema molto sentito anche ai giorni nostri, l’argomento sarebbe potuto essere ancora rilevante e di conseguenza avrebbe sicuramente saputo attrarre le discussioni in merito da parte delle persone.
Quindi ha riferito: “I registi sono sempre alla ricerca di una minaccia finale alla nostra sopravvivenza”. La storia dell’uomo che sta dietro la creazione della più grande minaccia moderna alla sopravvivenza del genere umano rientra sicuramente nei canoni descritti dal regista della trilogia del Cavaliere Oscuro e, sempre a proposito di Nolan, il regista ha discusso anche dell’eventualità di ritirarsi dal cinema.
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