L’apertura, affidata alle note del Nabucco di Giuseppe Verdi (Ouverture), è stata eseguita dall’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno diretta dal Maestro Marcello Rota. Poi la scena è stata tutta per il grande tenore spagnolo Plácido Domingo che ha subito stupito il pubblico. Con lui, poi, anche per Il Volo (Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble), il gruppo italiano che sta spopolando nel mondo, assieme a un sorprendente talento dell’opera lirica, la giovane soprano Daria Rybak.
«La notte delle stelle»
Nello scenario meraviglioso della Reggia di Caserta, Domingo (150 ruoli, più di 4.000 esibizioni, tra le stelle della celebre Hollywood Walk of Fame), ha aperto un concerto che ha alternato le più note melodie di Puccini, Mascagni, Bizet, Leoncavallo (O mio babbino caro, Intermezzo – Cavalleria Rusticana, Au fond du temple saint, Mattinata) con brani immortali come My Way di Paul Anka e Torna a Surriento di Ernesto De Curtis, in un susseguirsi di cambi di voci e di protagonisti che hanno cantato in assolo e in duetto, per poi esibirsi insieme nel gran finale, concedendo il bis di Libiamo ne’lieti calici (Giuseppe Verdi, La traviata). Tra Domingo, Il Volo, Rybak, è nata una forte intesa e uno spettacolo armonioso e sempre equilibrato. L’intero spettacolo ha ottenuto una standing ovation.
Placido Domingo per la seconda volta alla Reggia
Un tributo che il pubblico di Caserta (e non solo, viste la presenza di spettatori provenienti da tutta Italia e dall’estero) ha voluto dedicare in particolar modo al Maestro madrileno, per la seconda volta in concerto alla Reggia dopo la partecipazione alla V edizione di Un’Estate da RE nel 2020, anno di rinascita dopo la pandemia. «Mi ha fatto tanto piacere ritornare in questo posto incredibile — ha dichiarato Plácido Domingo, —. Ho cantato qui nel mio primo concerto dopo il Covid e la Reggia mi ha portato tanta fortuna, perché da qui ho ricominciato a cantare e ancora non mi fermo. È un luogo meraviglioso».
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