Uno dei problemi dei biopic, se non il più grosso problema dei biopic, è sempre stata l’eccessivo timore reverenziale con cui alcuni registi si approcciano alla materia (vedere, ad esempio, le tante critiche rivolte al tanto discusso Bohemian Rhapsody): dobbiamo aspettarci qualcosa del genere, dunque, dal biopic su Michael Jackson?
Gli argomenti delicati da trattare, d’altronde, non mancano di certo, come ci ha ricordato recentemente il regista del documentario Leaving Neverland sulle accuse di pedofilia rivolte all’amatissima popstar: a parlarne è stato ora proprio Antoine Fuqua, che ci ha assicurato che la figura di Jackson non riceverà trattamenti di favore nel suo film.
“È stato un grande artista ed è stato un essere umano. Mostreremo il buono, il brutto e il cattivo… Mostreremo semplicemente i fatti” sono state le parole con cui il regista di The Equalizer ha archiviato la questione che tanto preoccupa coloro che sperano di assistere a un film che approcci con onestà alla vita del cantante di Thriller e Bad.
Nel biopic, dunque, troveremo presumibilmente anche riferimenti ai tutt’altro che sereni ultimi anni di Jackson, tra accuse di pedofilia e un declino fisico sempre più inarrestabile: vedremo tra qualche tempo se le parole di Fuqua si riveleranno veritiere e quale sarà il responso del pubblico e dei fan.
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