Barbie è stato un successo clamoroso in tutto il mondo, ma esiste un angolino sul pianeta Terra in cui il film con Margot Robbie non ha convito proprio nessuno…o quasi.
Escludendo chiaramente da questa analisi tutti quei paesi che hanno bannato Barbie a causa della presenza di elementi LGBTQ+, come ad esempio Algeria, Kuwait e Libano, va riportato che a sorpresa Barbie ha fallito completamente in Corea del Sud, un mercato solitamente molto florido sia per le produzioni domestiche sia per l’esportazione di film hollywoodiani. Stanton agli ultimi rapporti, il film diretto da Greta Gerwig è stato un vero fiasco al botteghino di quel paese con un incasso di appena 4 milioni di dollari: per un rapido confronto che possa mettere in prospettiva il risultato disastroso di questa cifra, basti dire che in Italia il film di Margot Robbie ha raggiunto in queste ore i 29 milioni.
Secondo gli analisti, il motivo del fallimento di Barbie in Corea del Sud è da ricercare nella natura femminista del film targato Warner Bros e Mattel: per la cultura locale, infatti, il femminismo è considerato una forma di ribellione in Corea del Sud.
Tuttavia questa piccola debacle arriva senza danni: a livello domestico, infatti, Barbie è diventato il maggior incasso nella storia di Warner Bros avendo superato gli incassi in Nord-America de Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan; nei prossimi giorni il film di Margot Robbie dovrebbe conquistare altri due record, quello di miglior incasso del 2023 (detenuto al momento da Super Mario Bros a 1,3 miliardi) e miglior incasso globale nella storia di Warner Bros (detenuto al momento da Harry Potter e I doni della morte – Parte 2).
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