Manuela Arcuri è in procinto di tornare sullo schermo con la fiction La donna della Seconda Repubblica, e ha rilasciato per l’occasione una lunga intervista al Corriere della Sera nella quale ha ripercorso alcuni passaggi significativi della propria carriera, ricordando anche la mancata occasione di lavorare con Massimo Troisi.
L’attrice e modella era in corsa negli anni ’90 per partecipare all’ultimo film del regista e comico napoletano, Il postino. Il ruolo era quello di Beatrice Russo, in seguito affidato a Maria Grazia Cucinotta. Arcuri all’epoca era ancora minorenne e partecipò ai casting.
“Avevo 16 anni, gli ero piaciuta, avevo fatto anche una prova in costume per Il postino. Gli sceneggiatori erano indecisi. Troisi mi consigliava di essere naturale nella recitazione. Però poi alla fine non mi prese, ci rimasi male, ma probabilmente ha fatto bene, non avrei fatto bella figura” ha dichiarato Arcuri.
L’attrice aveva già debuttato al cinema l’anno prima, nel film di Marco Ferreri Diario di un vizio. Negli anni successivi si ritaglierà uno spazio consistente al cinema e in televisione. A febbraio nelle sale venne distribuito il documentario Lassù qualcuno mi ama di Mario Martone su Massimo Troisi.
Diretto da Michael Radford, Il postino racconta la storia di Pablo Neruda (Philippe Noiret), che nel 1984 viene esiliato su un’isola italiana del Sud Italia, insieme alla consorte Matilde (Anna Bonaiuto). Al postino Mario (Massimo Troisi) viene affidato l’incarico di consegnare la corrispondenza ogni mattina al celebre poeta. Tra i due nascerà una solida amicizia.
A fine 2022 uscì anche il documentario Il mio amico Massimo al cinema, un racconto della vita di Troisi diretto da Alessandro Bencivenga.
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