Intervista a Lazza: le sue parole sullo Sziget Festival

L’entusiasmo e l’energia dello Sziget Festival 2023 hanno raggiunto l’apice con l’eccezionale esibizione di Lazza, uno dei rapper italiani più celebri del momento. L’artista ha avuto l’onore di aprire il Main Stage dedicato a Dan nella giornata finale dell’evento, regalando al pubblico un concerto indimenticabile. In questa straordinaria occasione, Lazza ha dimostrato ancora una volta di essere il Re Mida del rap italiano, conquistando i cuori di tutti i presenti.

La sua performance ha infiammato il palco, trasmettendo energia e passione ad un pubblico vasto e diversificato proveniente da tutto il mondo. Con i suoi grandi successi, Lazza ha regalato al pubblico sessanta minuti di pura festa e musica. Dal suo repertorio, brani come Molotov, Uscito di galera, Chiagne, Panico, Morto mai, Piove, e s!r!, hanno reso l’atmosfera elettrizzante e coinvolgente. L’artista ha aperto la sua esibizione con una dichiarazione di intenti: “Sono Lazza e per i prossimi sessanta minuti incendierò il palco“. E così è stato: la promessa è stata mantenuta e il pubblico ha risposto con un grande entusiasmo e una calorosa accoglienza.

In un’intervista dopo l’esibizione, Lazza ha espresso la sua gratitudine e il suo stupore per l’incredibile opportunità che gli è stata offerta di esibirsi al Sziget Festival. L’artista ha sottolineato il significato profondo di questo momento nella sua carriera, riflettendo sul suo percorso dagli esordi fino a oggi. La sua emozione nel vedere una folla così vasta e coinvolta nel suo spettacolo è stata palpabile.

Durante un’intervista a SkyTg24, alla domanda “Com’è andata?” Lazza risponde: “È andata benissimo, è da tanto tempo che non suonavo di pomeriggio, è stato un po’ come ripartire da zero”. E commenta sul fatto che lo Sziget sia un traguardo importante: “Sono in questi momenti che mi rendo conto del mio percorso: dai tre forum di Milano al quasi sold out dell’Ippodromo, è bellissimo. Una gran soddisfazione sapere che ci fossero tante persone quante al Carroponte un anno fa pur trovandomi a centinaia di kilometri di distanza da casa”.