Sinéad O’Connor aveva quasi completato il suo ultimo album prima di scomparire tragicamente, il 26 agosto 2023.
L’artista aveva parlato di questo suo nuovo progetto (il primo dall’uscita del suo ultimo album, nel 2014 “I’m Not Bossy, I’m the Boss’”) attraverso i suoi social.
Il disco doveva uscire nel 2021, era stato poi ancora ritardato. Infine, la tragica morte del figlio dell’artista, Shane, aveva ancora una volta fatto posticipare la sua pubblicazione.
Dell’album, che doveva intitolarsi “No Veteran Dies Alone“, ha parlato adesso il produttore, David Holmes, rivelando che mancava soltanto una canzone.
“Nel 2018”, ha scritto Holmes “sono stato invitato da @joe_j_lindsay al 60° compleanno di Shane MacGowan. Nick Cave, Bobby Gillespie, Imelda May, BP Fallon, Bono, Lisa O’Neill, Finbar Fury con Cait O’Riordan, Spider Stacy, Jem Finer, Terry Woods dei Pogues – erano tutti lì per festeggiare Shane ma un’artista in particolare si è distinta a miglia di distanza.
Sinéad O Connor – e lei ha rubato lo spettacolo. Dopo lo show siamo tornati sul palco per un drink prima di tornare a Belfast e improvvisamente è apparsa Sinéad. Mentre camminava nella mia direzione, e sapendo che questa era la mia unica occasione per parlarle, mi presentai rapidamente e le dissi che volevo fare un disco con lei sulla guarigione. Con mia sorpresa mi ha ascoltato e dopo una veloce chiacchierata mi ha dato il suo numero non avendo idea di chi fossi. Non dimenticherò mai quel momento e quanto fosse interessata – appoggiando la mia sfacciataggine. Quella era Sinead. Siamo rimasti in contatto e nel corso dei prossimi 5 anni abbiamo in qualche modo fatto quel disco. Avevamo solo una traccia da registrare che avevamo pianificato di creare a settembre, ma va detto che, delle 8 tracce che abbiamo finito insieme, ciascuna è potente come le altre. Ogni volta che registravamo nel mio studio era un momento da ‘sogno o son desto?’.
Sentivo davvero di essere al cospetto di una grande artista come Nina Simone, Billie Holiday o Karen Dalton. Un gigante della musica popolare. Ma ciò che l’ha resa così speciale, a parte quella voce e quella sua visione del mondo, sono stati il suo coraggio e la sua onestà, non solo come artista, ma anche come essere umano. Ho sempre pensato che Sinéad fosse anni luce avanti rispetto ai suoi tempi. Il coraggio di alzarsi sulla SNL e accusare la Chiesa Cattolica per aver protetto mostri travestiti da sacerdoti e suore. Ha detto la verità al potere ed è stata cancellata per questo. Sinéad era la definizione di Arte. Sinéad era una distruttrice, una sognatrice, una outsider, radicale, sconvolgente, l’alta sacerdotessa del soul & punk irlandese, incredibilmente intelligente, gentile e così fottutamente divertente. Mi mancherà tantissimo, ma mi sento totalmente privilegiato di essere diventato suo amico. In questo momento il mio pensiero va alla famiglia di Sinéad e alla sua cerchia ristretta. Grazie Sinéad O’ Connor. Mi hai insegnato così tanto.
Nessun veterano muore da solo”.
Non si sa adesso cosa sarà dell’album. Holmes ha infatti dichiarato che Sinéad era “molto eccitata dal disco e voleva completarlo”. Ma adesso il destino del disco “dipende dalla sua famiglia e dal fondo che ne amministra i beni, e io farò ciò che mi verrà detto”.
(Foto Getty Images)
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