Non è mai facile il rapporto genitore figlio e lo sa bene il papà del cantante Mahmood, che per la prima volta ha deciso di parlarne, durante un’intervista al quotidiano Il Giorno. “Mahmood ha una sua visione della storia, ma io non l’ho mai abbandonato. Sono sempre stato presente nella sua vita, anche se non vivevamo insieme”, con queste parole il padre decide iniziare il suo racconto.
Ahmed vive con la sua quarta moglie e la figlia in una casa popolare del quartiere di Corvetto, periferia Sud di Milano e lavora in un bar: “Tutti i genitori desiderano che i propri figli siano migliori di loro, che li superino. Io sono felice per mio figlio e per il suo successo. Però mi fa star male sentire da lui che l’ho abbandonato. Il messaggio che passa è quello di un padre che un giorno è sparito nel nulla, lasciandolo solo quando era un bambino e uscendo dalla sua vita. Invece sono stato presente anche dopo la separazione con la mamma“.
L’uomo, durante il suo racconto spiega come alcuni brani del cantante lo abbiano ferito, in particolare Soldi, dove al riguardo dice: “Non è vero che pensavo solo ai soldi, anzi. Come se fossi interessato solo alle cose materiali. Io ho sempre voluto parlare con mio figlio e mi ritengo un uomo dalla mentalità aperta: da musulmano ho accettato tutti i riti cattolici nella mia prima famiglia. Sono stato ricoverato in ospedale per una brutta malattia, prima all’ospedale San Paolo e poi in Egitto durante il periodo Covid. Alessandro lo sapeva, gli ho chiesto di venirmi a trovare ma non è mai venuto. Io ci sono rimasto male”.
Ora il padre ha preso una decisione importante, per quello che riguarda il suo rapporto futuro con il figlio: “Se lui davvero pensa che io l’abbia abbandonato e non vuole avere più a che fare con me, vorrei che cambiasse il suo cognome: non più Mahmoud. Non pretendo che cambi il suo nome d’arte ma quello reale. Ho provato a chiederglielo ma mi ha risposto di no. E sto valutando se rivolgermi a un legale”.
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