I VOSTRI MESSAGGI
Sevil Jung Kook - Yes or No Grazie mille ❤️ Marika artemas - i like the way you kiss me Ciao, grazie per tenermi sempre compagnia, volevo ascoltare Artemas, mi piace un casino. saluti da Porto San Giorgio Filippo Red Hot Chili Peppers - Californication ciao Radio FM, potete suonare Californication dei Red Hot Chili Peppers. Grazieeeee 😍

Spettacoli

La stoccata vincente, la vita piena di sfide di Paolo Pizzo

today26 Settembre 2023 3

Sfondo
share close
AD



La vita è fatta di sfide. Ogni giorno se ne affronta una, magari piccola o grande. Se ne può uscire vincitori o vinti. Si sa e si accetta. Perché vivere è già un lusso e ovviamente ha le sue difficoltà. Ma quello che conta è affrontare tutto a testa alta, senza avere paura di cadere, ma essere pronti a rialzarsi, o almeno provare a farlo.

Se si dovesse riassumere in poche righe la vita di Paolo Pizzo, schermidore italiano, Campione del Mondo e Campione Italiano per ben tre volte, le parole sarebbero queste.

Perché lui la sua sfida l’ha affrontata e la continua ad affrontare ogni giorno. Ed è diventata un film.

Qualche giorno fa, su Raiuno, è andato in onda, infatti, La stoccata Vincente, di Nicola Campiotti, tratto dall’omonimo libro scritto da Pizzo e Maurizio Nicita.

Il suo percorso da schermidore comincia fin da piccolo quando insieme al padre va sull’Etna per sfidarlo e catturare i segreti del mestiere. Lui con amore e disciplina lo forma, lo allena e gli trasmette amore e rispetto per questo sport. Poi però a 13 anni gli viene diagnosticato un tumore al cervello e tutto cambia. La battaglia per sopravvivere dura sei anni, ma si conclude con una vittoria piena. Tuttavia certe lotte lasciano segni indelebili. La tenacia lo porta lontano, fino all’entrata nell’Aeronautica Militare, dove conosce Oleg Pouzanov. Un allenatore russo fortissimo grazie al quale entra in Nazionale, e che lo allenerà fino alla sua morte sopravvenuta per infarto. Dopo questo ennesimo brutto tiro giocato dalla vita Paolo ha un momento di sconforto, ma grazie a suo padre e a Lavinia, donna della sua vita, vincerà il titolo mondiale del 2011. Avrà finalmente il coraggio di raccontare al mondo la sua storia, la sua malattia, e le sue fragilità.

Il film di Nicola Campiotti è un piccolo capolavoro. Dall’inizio alla fine attira a sé il telespettatore e lo immerge nella vita di un bambino prima e di un uomo, poi. Arrabbiato con sé stesso e con la vita, ma che ha al suo fianco un padre calmo, esigente ma dolce. Alessio Vassallo ha già dimostrato di essere un bravissimo attore, pronto a vestire e svestire svariati panni e sempre pronto a stupire positivamente. Ma credo che in questa occasione abbia superato sé stesso. Perché nei suoi occhi e nel suo viso, nei suoi movimenti, traspariva proprio quella rabbia e quella voglia di riscatto, come se gli nascessero da dentro.

E cosa dire di Flavio Insinna. Il suo talento è noto a tutti, ma in questo film emerge la sua grande umanità. Nei momenti di sconforto, nei suoi sguardi, nei suoi abbracci, traspariva amore. In quei momenti lui era un padre vero, con la voglia di stare accanto a suo figlio, ma anche con la paura di soccombere davanti alle avversità della vita. Lo stare sempre un passo indietro, ma essere anche il suo sostegno. Commozione, sorrisi e attenzione, alta dall’inizio alla fine. Una storia da seguire e amare per conoscere meglio un protagonista dello sport italiano.





.

Scritto da: redazione

Rate it

Commenti post (0)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *


Classifica

Tracklist completa

ASCOLTACI CON LE NOSTRE APPLICAZIONI

AD
AD
AD
0%