Dopo avervelo mostrato in anteprima ad IFA circa un mese fa, eccoci finalmente pronti a parlarvi in maniera completa e definitiva di Sony Xperia 5 Mark V. L’ho usato personalmente nelle ultime due settimane affiancandolo ad altri smartphone testati in questo periodo, quali iPhone 15 analizzato due giorni fa, e ciò ci ha dato modo di capire ancora meglio il tipo di prodotto che avevamo tra le mani.
Xperia 5 V difatti è uno smartphone che non stravolge nulla e segue le linee guida delle generazioni precedenti, ovvero comprendere un SOC ed una fotocamera da top di gamma in dimensioni compatte, cambiando però finalmente un po’ le carte in tavola grazie alla batteria da 5000 mAh che, associata allo Snapdragon 8 Gen 2, permette finalmente di avere un’autonomia eccezionale ma senza rischiare thermal throttling e fotocamere inutilizzabili per l’alto calore generato dallo smartphone.
Cambia anche la fotocamera, altro punto che avevamo criticato nella recensione del precedente Xperia 5 Mark IV, poiché ora troviamo a bordo lo stesso Sony IMX888 Emor T con struttura Dual Layer del già analizzato Xperia 1 Mark V. Sony è stata così fiduciosa nell’adottare questo nuovo sensore da 52MP che ha addirittura rimosso il teleobiettivo 2X, dichiarando che la fotocamera principale è in grado di offrircene uno digitale di qualità anche più alta.
Non ci sono per il resto molte altre sorprese sulla scheda tecnica ma sicuramente lanciare sul mercato questo smartphone a fine anno è una scelta azzardata. Il listino recita 1000 euro per la versione 8/128GB dove i suoi concorrenti diretti, usciti sempre a circa mille euro, ormai si trovano a prezzi dimezzati di street price. Inoltre si sta già iniziando a parlare di Snapdragon 8 Gen 3 e di tutti i nuovi smartphone che arriveranno con questo nuovo SOC, rischiando di far passare questo Sony in secondo piano nel giro di solo qualche mese. Ora però tralasciamo tutti questi discorsi che riprenderemo a fine video ed iniziamo la nostra analisi!
INDICE
QUALIT COSTRUTTIVA E DESIGN
Xperia 5 Mark V continua lo sviluppo dell’iconico design Sony ma con dei piccoli cambiamenti: linee più morbide ed aggraziate per alcuni elementi quali il bump delle fotocamere ed un design generale di vetro posteriore e frame che si distacca dallo “stile saponetta” del precedente modello. La “cura dimagrante” subita trova al 100% approvazione per quanto riguarda i miei gusti estetici, che rimangono comunque un qualcosa di decisamente soggettivo, restituendo allo smartphone una sensazione di compattezza maggiore ed allo stesso tempo di robustezza.
A differenza dell’Xperia 1 V qui non abbiamo una trama ruvida sul vetro Gorilla Glass Victus posteriore e neanche il frame mantiene quella trama zigrinata, due cose che tanto avevamo apprezzato per il grip che riuscivano a restituirci. Chiaro che Xperia 5 V non ha bisogno di tutto ciò per risultare uno smartphone estremamente comodo nell’uso ad una mano, grazie soprattutto ai 68mm di larghezza che significano poter stringere lo smartphone ed arrivare quasi ovunque col pollice senza dover mai fare movimenti innaturali e che rischierebbero di far cadere il device. Reputo il Galaxy S23 ancora il compatto più comodo da utilizzare ma questo Xperia 5 V è davvero di poco alle sue spalle, penalizzato anche un po’ dal peso di 181g contro i 168g del Samsung.
Sfrutto la menzione al Galaxy S23 per ricordarvi che entrambi hanno la certificazione IP68 contro acqua e polvere e che ciò non ha limitato comunque gli ingegneri Sony dal riuscire a mettere un ingresso jack da 3.5mm sul frame oltre che un carrellino delle sim facilmente estraibile con l’uso delle dita, che dispone di uno slot SIM ed uno per la MicroSD. Per il resto la dotazione del frame rimane abbastanza canonica con la type c posta inferiormente, due microfoni, il tasto di scatto a doppia corsa, il bilanciere del volume ed il tasto accesione che integra il sensore di impronte.
DISPLAY E SBLOCCO CON L’IMPRONTA
Come citato poco sopra rimane l’annoso sensore di impronte laterale e rimangono purtroppo gli stessi problemi che già vi avevamo segnalato questa estate durante la prova dell’Xperia 1 Mark V. Raggiungere il sensore laterale è facile, sia che voi siate mancini come il sottoscritto o destrimani, ma appena il vostro dito sarà leggermente sporco o inumidito ecco lì che lo sblocco non andrà a buon fine. Non essendo cambiato nulla a distanza di mesi immagino a questo punto sia un problema intrinseco del sensore e non una questione relegata ad una mal gestione software, fatto sta che ciò risulta essere un gran problema, forse l’unico di questo smartphone. Ciò diviene ancor più impattante se pensiamo al fatto che non abbiamo a disposizione uno sblocco del volto anche meramente 2D. Insomma Sony Xperia 5 V sembra essere un eccellente smartphone, a patto che voi riusciate a sbloccarlo.
Una volta messo da parte l’unico vero contro di questo smartphone e sbloccato lo stesso, arriva il momento di parlare di display e di cosa (non) è cambiato. Xperia 5 Mark V si affida ad un display OLED da 6.1″ con risoluzione FHD+ identico a quello che già trovavamo su Xperia 5 IV, nel bene e nel male. Partiamo infatti subito da cosa non ci è piaciuto anche quest’anno ovvero il fatto che non essendo un pannello LTPO si perde il refresh rate dinamico, ok averlo a 120Hz ma non ci sono scalettature intermedie selezionabili nelle impostazioni.
Eccellente ancora una volta invece la calibrazione del display grazie ai due profili messi a disposizione: possiamo optare per la modalità standard, che va ad esaltare i colori come le più classiche “modalità vivide” da smartphone, oppure la modalità creazione basata sullo spazio colore BT.2020 e sulla possibilità di cambiare dinamicamente da DCI-P3 a sRGB in base ai contenuti visualizzati. Il pannello ha una profondità colore di 10 Bit ed una luminosità che varia dall’1.8 nits di minima ai circa 1000 nits di massima rilevati.
Vero non ci troviamo davanti a roboanti numeri come 2000 Nits di iPhone o 2600 Nits di Xiaomi ma attenzione perché qui non abbiamo mai riscontrato un risparmio energetico del display e ciò significa avere comunque quei circa 950-980 Nits sempre pronti e a disposizione in esterna, mentre un iPhone può essere super visibile ma per un tempo breve, rischiando poi di diventare complesso da utilizzare come riscontrato anche con il recente iPhone 15.
Impeccabile il trattamento oleofobico che troppo spesso viene messo in secondo piano ma qui vi permetterà di non dover quasi mai pensare alla pulizia del pannello frontale. Bene anche la luminosità automatica ma vorrei vedere ora un impegno maggiore di Sony per quanto riguarda il PWM Dimming, in modo da avvicinarsi ad una esperienza Flicker-free. Due parole finali sull’HDR10+ che ancora non è supportato in applicazioni quali Netflix (tutto ok su Youtube e Prime Video).
SOFTWARE E AGGIORNAMENTI
Parlando di software non c’è molto da aggiungere a quanto già detto nelle precedenti recensioni di Xperia 5 Mark IV e Xperia 1 Mark V: rimane ovviamente l’interfaccia grafica di Sony basata su Android stock ma con delle aggiunte smart come la nuova Gaming Suite, davvero ben fatta, o il menù laterale per gestire le app divise, a bolla o flottanti. Rimane discutibile la grafica di alcune app quali News Suite o Musica, con un design proveniente dritto dritto dal 2010 ma anche la sovrabbondanza di tre applicazione per gestire le foto ed i video (ne parleremo dopo). Eccellente Music Pro, uno strumento di cattura che eleva la qualità rispetto alla concorrenza ad un livello inarrivabile e bene anche la nuova app “Creazione Video”, una sorta di CapCut proprietario con alcune funzioni di montaggio video automatico in base ai nostri gusti personali che vengono appresi col tempo.
Il limite, ancora una volta, sono gli aggiornamenti poiché Sony promette di aggiornare questo smartphone per soli due major update e tre anni di patch di sicurezza, un “2+3” che non regge il confronto con politiche di aggiornamento quali la 4+5 di Samsung, la futura “7+7” di Google, per non parlare di Apple. Anche i player cinesi come Xiaomi ed Oppo ormai stanno passando ad un 4+5 per i propri top di gamma con aggiornamenti pressoché mensili come abbiamo potuto notare nel video degli aggiornamenti smartphone. Lo smartphone in queste due settimane di prova ha ricevuto comunque un aggiornamento che ha portato le patch di sicurezza da Luglio 2023 a Settembre 2023 mettendosi quindi perfettamente a pari con il rilascio ma è da valutare poi la costanza sul lungo periodo.
Menzione di merito alla gestione dell’uscita video e audio dalla type-c poiché non solo questo smartphone può fare da display esterno alle fotocamere Sony professionali, ma dispone anche di vari settaggi per migliorare e gestire in maniera fine l’uscita video/audio, una chicca non da poco.
SCHEDA TECNICA
- display: OLED 6,1″ FHD+, 21:9, HDR, X1 for mobile
- piattaforma mobile: Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2
- memoria:
- connettività: 5G
- funzioni: Elite Gaming, Gaming Enhancer con Live streaming, Gaming Enhancer update
- audio: speaker stereo, jack 3,5mm, DSEE Ultimate, 360 Reality Audio, 360 Reality Audio Upmix, Music Pro, microfono con priorità alla voce
- fotocamere:
- anteriore: 12MP, 1/2,9″
- posteriori:
- 48MP principale, 1/1,35″ Exmor T, OIS
- 12MP ultra grandangolare, 1/2,5″, AF, 16mm eq.
- Real-time Eye AF, Real-time tracking, scatti a raffica 30fps con AF/AE
- batteria: 5.000mAh, ricarica 30W (50% in 30 minuti), supporto ricarica wireless
- resistenza: IP65/68, Corning Gorilla Glass Victus 2
- dimensioni: 154x68x8,6mm
- peso: 183g
PRESTAZIONI E FUNZIONALIT
Parlando di prestazioni ecco che arriva la vera novità di questa generazione: Lo Snapdragon 8 Gen 2. Proprio come osservato per il fratello maggiore Xperia 1 V, anche qui l’adozione del nuovo SOC di casa Qualcomm prodotto da TSMC è ciò che stravolge completamente un prodotto, andando ad eliminare il problema delle alte temperature, il thermal thottling e addirittura l’impossibilità di utilizzare la fotocamera a causa di ciò. Ad accompagnare tutto abbiamo 8GB di RAM LPDDR5x 16bit Quad-Channel e 128GB di storage UFS 4.0. Trovo ormai i 128GB pochi su un top di gamma, soprattutto quando si punta molto al gaming e alla registrazione video 4K (qui addirittura a 120fps), video LOG e foto a 48MP, certo c’è la MicroSD fino a 1TB ma partire da almeno 256GB, considerando i 1000 euro di listino, forse era la scelta corretta da fare.
Tutto gira comunque alla perfezione con temperature, anche grazie al periodo differente di prova, anche più basse di Xperia 1 V. La batteria nei nostri test, sia di gaming sia di utilizzo in esterna, non ha mai superato i 44°C con circa i 30-31°C di media. Lo smartphone tende a mostrare temperature esterne soltanto nella zona del vetro posteriore, verso le fotocamere, zona che difficilmente andiamo a toccare con mano rispetto al frame. Ho provato a stressare al massimo il terminale e soltanto dopo più di due ore di gaming ad Honkai Star Rail e la batteria a basse percentuali ho notato qualche perdita di frame rate, nulla di drammatico e nulla di riproducibile nella vita quotidiana. Per quanto riguarda l’uso della fotocamera ho provato una sessione di street tra foto e video, per il centro storico di Roma, di circa due ore e non ho mai avuto alert di alte temperature.
AUTONOMIA E RICARICA
Benissimo l’autonomia grazie sia alle dimensioni contenute del display, sia dalle dimensioni delle batteria ma soprattutto all’assenza di drain anomali. I 5000mAh di questo Sony Xperia 5 V mi hanno sì convinto ma anche stupito rispetto a quanto possiamo ottenere con altri smartphone di pari dimensioni. Non vi mentirei dicendovi che non ho mai riscontrato una autonomia tale su un top di gamma in questo 2023: brava anzi bravissima Sony che promette due giorni di autonomia con giornate normalizzate ed è effettivamente possibile archiviare un risultato del genere. La ricarica “rapida” si ferma a 30W ma per la prima volta su un Xperia 5 è disponibile anche la Ricarica Wireless e la Ricarica Wireless Inversa! Per una ricarica completa l’orologio ci indica 1h e 45min, un tempo decisamente ampio e che avremmo gradito vedere più basso, magari con una ricarica rapida a 67W come quasi tutti i top di gamma moderni.
Nella giornata più impegnativa avuta in queste due settimane sono riuscito a raggiungere le 4h di display attivo con l’11% di utilizzo Maps, 8% utilizzo Foto/Video e tanto uso social, tutto in esterna con 5G fisso e display quasi sempre a massima luminosità. In giornate meno impegnative sono riuscito a fare 7h20min di display attivo con molto gaming ed utilizzo streaming con Disney Plus. Ho provato anche ad effettuare un uso blando dello smartphone ed in quel caso sono riuscito a superare le 48h di utilizzo con ancora il 16% di autonomia rimanente e circa 7h di display attivo. Ottimi anche i consumi in standby, quasi nulli.
MICROFONI, VIBRAZIONE E RICEZIONE
Sono tre i microfoni a disposizione di questo Xperia 5 V, due sul frame ed uno posto nel bump delle fotocamere, e come prospettabile la gestione di essi è pressoché perfetta. All’interno dell’app fotocamera possiamo scegliere in quale direzione catturare l’audio mentre in chiamata funzionano tutti e tre all’unisono per isolare al meglio la nostra voce. Xperia 5 V proprio come il suo fratello maggiore è uno smartphone che potete portare tranquillamente ad un concerto con la consapevolezza che tornerete a casa soddisfatti degli audio e video ricordo catturati. Eccellente anche il feedback aptico riguardante la vibrazione, tra i migliori e tra i più appaganti in circolazione. La ricezione è ottima, c’è la chiamata su rete 4G ma manca ancora la chiamata Wi-Fi o l’integrazione della seconda sim tramite eSIM, una comodità non da poco quando si viaggia fuori i confini europei. Nulla da segnalare per quanto riguarda il sensore di prossimità fisico, una garanzia. Vi lascio qui sotto una nota vocale Telegram:
DOPPIO SPEAKER
Il doppio speaker ha dimensioni del 20% maggiori rispetto alla precedente generazione ed ancora una volta fa fede a due speaker frontali, non quindi collocati sul frame e quindi ad alto rischio d’essere ovattati. Possiamo tranquillamente impugnare lo smartphone o poggiarlo lateralmente su qualche superficie (magari quando siete a letto) senza aver mai la paura di andare a tappare gli speaker, una feature che vale tutte le cornici extra attorno al display. Ci sono ovviamente svariate ottimizzazioni che possiamo attivare nei menù dedicati e non solo, ad esempio l’audio spaziale supportato tramite i due speaker di sistema! Disponibile il Dolby Atmos ed il DSEE Ultimate per migliorare la qualità dei file audio compressi.
LA NUOVA FOTOCAMERA DA 52MP
Eccoci arrivati forse al capitolo più spinoso riguardante la recensione di questo Xperia 5 V: la fotocamera ed i suoi due sensori utilizzati, con la sparizione quindi del teleobiettivo. Già perché Sony ha deciso di integrare su questo smartphone soltanto la fotocamera ultrawide, rimasta invariata rispetto al precedente modello e che fa fede sempre al Sony IMX563 da 12MP, ed una fotocamera grandangolare standard da 24mm che però si basa ora sullo stesso sensore analizzato nella prova del Sony Xperia 1 V: il Sony Exmor T IMX888.
Parlando di questo nuovo sensore principale da 52MP vi ricordo che ha dimensioni leggermente differenti da ciò che siamo abituati a vedere, parlando di un 4,3:3, e grazie a queste dimensioni leggermente più generose permette di fare un crop del sensore arrivando a 48MP standard ma con una stabilizzazione OIS+EIS nettamente superiore a tutti gli altri smartphone Android (esclusa qualche eccezione con sensore stabilizzato). Non finiscono qui le novità poiché questo nuovo sensore ha anche una struttura definibile “a doppio strato” dove uno di essi è dedicato ai transistor dei pixel, in modo da eliminare molto rumore di fondo, e uno è dedicato completamente ai fotodiodi, rendendoli più grandi e permettendo a loro di catturare più luce.
In parole povere tutta questa tecnologia permette di avere una qualità paragonabile ad un sensore più grande come l’IMX989 da 1″ ma con tutti i benefici di un sensore più piccolo da 1/1.3″. Soprattutto in notturna dovremmo riuscire a notare differenze evidenti rispetto alla precedente generazione, e difatti così è con foto che risultano sempre gradevoli e non troppo rumorose, anche grazie all’apertura focale di f/1.9. Mi aspettavo di più dalla qualità fotografica della ultrawide, al calare della luce i risultati degradano di molto e l’EIS nei video non riesce a compensare bene i nostri movimenti con un risultato di micro-mosso esagerato.
Bene invece la fotografia computazionale di Sony che continua a migliorare e per la prima volta qui viene integrato uno zoom 2X digitale che, sfruttando il nuovo sensore messo a disposizione, riesce ad offrirci una simulazione dei 48mm di altissima qualità, probabilmente più dettagliata della precedente fotocamera 2X a 12mp. Come per iPhone 15 e tutti gli smartphone moderni che adottano questa soluzione ovviamente si parla di zoom digitale, un crop del sensore principale, senza tutti i benefici come la diversa profondità di campo che potrebbe offrirci un vero 2X ottico, ma è un compromesso più che accettabile.
Continuo a reputare le tre applicazioni distinte per Foto Pro, Video Pro e Cinema Pro un’esagerazione. Prendiamo ad esempio l’app Foto Pro: basterebbe mettere la modalità Auto con tutto completamente in automatico e solo JPEG, mentre la modalità Basic e P unite in una modalità Pro con la possibilità di scattare RAW, con infine la modalità Cinema e Video Pro distinte. Avremmo così una app con quattro modalità differenti ed una semplicità d’uso apprezzabile, mentre allo stato attuale soltanto nell’app Foto Pro si hanno ben sei modalità di scatto che tendono solo a creare confusione e potrebbero essere tranquillamente unite.
Essendo il sensore, le lenti ed il coating identici all’Xperia 1 V in questa recensione vedrete soltanto scatti in RAW leggermente colorati per dare un look più vintage alle foto, in modo da provare a tirar fuori il massimo dal reparto fotocamera. Se siete curiosi di vedere i JPEG che potete ottenere da questo smartphone vi rimando alla recensione di Xperia 1 V poiché la qualità è rimasta invariata. I risultati a mio parere sono ottimi con un look particolarissimo e che tendono a distinguersi dai super colori e HDR esagerati che siamo ormai abituati a vedere, certo è che i JPEG sono molto più spenti e quindi il mio consiglio è sempre di scattare in JPEG+RAW in modo da avere un backup modificabile nel caso l’elaborazione dello smartphone non vi piacesse.
Nulla da segnalare per quanto riguarda i video con un 4K/120fps replicabile sia con la fotocamera principale sia con la ultragrandangolare, una unicità per quanto riguarda il mondo smartphone. Rimane poi la super versatilità con l’S-Cinetone per Mobile o la possibilità in Video Pro di impostare ogni minimo parametro a nostro gusto personale come limitare gli ISO, impostare un determinato tempo di esposizione e così via, proprio come avere una videocamera professionale Alpha. Bene anche la Selfie Cam che si basa su un 12MP Sony IMX663 di dimensioni 1/2.9″ con f/2.0 a 20mm, peccato che il fuoco sia fisso altrimenti i video che tira fuori in 4K avrebbero preso tutta un’altra piega.
CONCLUSIONI
Tirare le conclusioni per questo smartphone è più arduo di quanto sembri dal momento che ci troviamo sì uno smartphone quasi impeccabile tra le mani, ma il prezzo di listino che recita 1000 euro e qualche noia come il sensore di impronte mi lasciano dei dubbi. Analizzando la triade delle caratteristiche fondamentali di uno smartphone Display-Batteria-Prestazioni qui ci troviamo un ottimo display, eccellente per quanto riguarda la fedeltà dei colori, una batteria da TOP 3 smartphone di fascia alta e delle prestazioni ovviamente alla pari di tutti gli altri top di gamma grazie allo Snapdragon 8 Gen 2. Non solo perché grazie a degli ottimi speaker, ottimi microfoni, una fotocamera finalmente di alto livello, un fantastico feedback aptico ed una connettività completa ecco che abbiamo praticamente uno smartphone completissimo tra le mani.
Il sensore di impronte incerto non lo reputerei un grave contro se ci fosse stato uno sblocco con il volto 2D ad aiutarci in tutte quelle situazioni dove non riesce a garantirci lo sblocco ma, essendo l’unico modo per usare lo smartphone, allo stato attuale è una criticità non da poco.
Il problema che però personalmente reputo più impattante sull’eventuale acquisto di questo smartphone è la tempistica di rilascio: mettere in vendita un top di gamma a fine anno significa darlo in pasto alla concorrenza che è uscita sì ad un listino identico al tuo, ma che oramai ha uno street price già verso la metà del prezzo d’uscita e risulterà sempre più appetibile di te. Anche perché stiamo già iniziando a parlare di Galaxy S24, Xiaomi 14 e di tutti quegli smartphone che usciranno con il nuovo Snapdragon 8 Gen 3 e quindi un top di gamma del 2023 ad oggi passa ancor più in secondo piano.
La strategia vincente per Sony forse sarebbe allinearsi all’uscita degli altri. Immaginate ad esempio questo smartphone con uno Snapdragon 8 Gen 3 venduto a fine dicembre o inizio gennaio: farebbe sicuramente più clamore, catturerebbe più interesse perché le persone interessate ai nuovi SOC si informerebbero tramite questo Sony ed infine avrebbe anche molto tempo per calare di prezzo e aumentare le vendite durante l’anno. Insomma, ora che Sony è tornata a fare smartphone di altissima qualità è tempo di iniziare anche a venderli, soprattutto in questo momento di calma piatta e con sempre meno concorrenti validi nella fascia alta di mercato. Cosa ne pensate?
VOTO: 7.9
VIDEO
Sony Xperia 5 V disponibile online da Amazon Marketplace a
1,167 euro. Il rapporto qualit prezzo
discreto ma il miglior dispositivo in questa fascia di prezzo.
(aggiornamento del 26 settembre 2023, ore 01:05)
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