Avere l’occasione di dirigere il sequel di un film che ha segnato la storia del cinema è un privilegio per pochi, ma anche una fonte d’ansia mica male: lo sa bene Denis Villeneuve, che dovette pensarci più di un paio di volte prima di accettare l’arduo compito di sedersi dietro la macchina da presa per Blade Runner 2049.
Il regista di Arrival e Dune, che oggi compie 56 anni, ha infatti ammesso di aver titubato davanti all’offerta di girare il film con Ryan Gosling e Ana de Armas proprio per la paura di non poter reggere il paragone con il suo illustre predecessore: “Mi ci sono voluti mesi per accettare di girare Blade Runner 2049 ma quando ho capito che non dovevo fare paragoni con l’originale, perché avrei perso sempre, mi sono sentito libero. Il mio film è una lettera d’amore al primo, ma ha anche il coraggio di essere diverso. Sul set avrò dormito quattro a notte, troppo eccitato per calmarmi” sono state le sue parole.
Villeneuve, d’altronde, nutriva un amore smisurato per il film con Harrison Ford: “Sono sempre stato attratto dalle storie ambientate nel futuro. È un genere che permette di esplorare i limiti delle percezioni umane. Blade Runner è il film che mi ha fatto innamorare del cinema. Quella locandina fu uno choc estetico, Harrison Ford era il nostro eroe e il film un’esperienza pari solo all’Odissea diKubrick“. Cosa ne dite? Il risultato sarà stato all’altezza? Scopritelo con la nostra recensione di Blade Runner 2049.
Post comments (0)