La Commissione europea ha presentato un documento in dieci punti all’interno del quale vengono identificate le tecnologie da sorvegliare per evitare che possano essere utilizzate in modo improprio dai rivali geopolitici. Ed è la prima vera iniziativa nel percorso di de-risking proposto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per evitare che l’Europa sia disarmata in caso di rappresaglie commerciali cinesi.
Va detto che la menzione del de-risking da parte di Thierry Breton, il commissario europeo al Mercato interno, è l’unico collegamento diretto con la Cina in relazione al documento. Nel testo, infatti, non si fa menzione esplicita della repubblica popolare cinese, secondo quanto riportato da alcuni addetti ai lavori considerata una specie di innominabile Voldemort per l’Europa.
Ma l’importanza del paese asiatico nel settore delle materie prime, le minacce nei confronti di Taiwan, i forti rapporti economici con diversi paesi occidentali e il supporto a Putin in relazione alla guerra in Ucraina, ne fanno il principale rivale geopolitico di gran parte dell’occidente, esclusa chiaramente la Russia. Non a caso la Cina è già bersaglio delle autorità europee ed impegnata da tempo in un estenuante braccio di ferro tecnologico con gli Stati Uniti.
Il documento – preparato dalla Commissione per il digitale, la difesa e il commercio previa consultazione con i paesi membri dell’Unione Europea – fa riferimento a numero tecnologie divise in dieci aree. Ma sono quattro quelle che l’Unione Europea ritiene particolarmente a rischio: i semiconduttori, l’intelligenza artificiale, le tecnologie quantiche e le biotecnologie. In base a una valutazione del rischio condotta entro fine anno su queste aree, l’UE prenderà decisioni che potrebbero includere anche restrizioni a investimenti ed esportazioni.
LE QUATTRO AREE TECNOLOGICHE CONSIDERATE A MAGGIOR RISCHIO
- Tecnologie avanzate dei semiconduttori: microelettronica, fotonica, chip ad alta frequenza, attrezzature per la produzione di semiconduttori
- Intelligenza artificiale: calcolo ad alte prestazioni, cloud ed edge computing, analisi dei dati, computer vision, elaborazione del linguaggio, riconoscimento degli oggetti
- Tecnologie quantistiche: calcolo quantistico, crittografia quantistica, comunicazioni quantistiche, radar e rilevamento quantistico
- Biotecnologie: tecniche di modifica genetica, nuove tecniche genomiche, gene-drive, biologia sintetica
Le altre sei aree tecnologiche che l’Unione Europea ritiene rilevanti riguardano connettività, sensori, spazio e propulsione, energia, robotica e sistemi autonomi, materiali avanzati e tecnologie di riciclaggio.
Post comments (0)