Un mercato da 49 milioni di euro l’anno in Italia, crescono gli acquisti di acqua vitaminizzata, aromatizzata e con additivi. Perché “dietetica”. E’ vero?
Il carovita conseguente allo scoppio della guerra in Ucraina e di tutte le manovre speculative a seguire è ancora in pieno corso. Ce ne accorgiamo ogni volta che andiamo a fare riforimento di carburante o che ci rechiamo a fare la spesa. Tutto costa di più e secondo gli ultimi dati Istat (consultabili qui in dettaglio) i prezzi dei beni alimentari hanno avuto una impennata annua del +9,4% mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto subiscono un’accelerazione da +5,5% a +6,9%). Il denaro scappa via per i beni primari ed è difficile far quadrare i conti, eppure in questo stesso periodo si sta facendo notare il boom delle acque aromatizzate. Da cosa dipende?
Quando fresco e dissetante non basta più
Stando a questo report del Sole 24 Ore il valore di mercato dell’acqua aromatizzata ha toccato quota 49 milioni di euro. E non accenna a diminuire. Se contiamo che rispetto al costo di una normale bottiglia di minerale (attorno ai 40 centesimi) queste acque speciali partono da 1 euro e rotti e arrivano a oltre 6 euro la bottiglia, il “boato” è evidente. Perché si è creata questa tendenza? Bere acqua fresca, dissetante e ben conservata non basta? Non più a quanto pare, e la tendenza che sta “contagiando” anche le abitudini degli italiani è ancora una volta americana. Da soli gli Usa assorbono metà del mercato di questi tipi di acqua “speciali”, pari a 10 miliardi di dollari. Il successo dell’acqua aromatizzata viene dalla narrazione secondo cui fa meno male delle bevande gassate (ed è vero) e aiuta a dimagrire e stare in forma (e questo non sempre è vero).
Davvero le acque vitaminiche e aromatizzate sono sane e dietetiche? (Shutterstock)
Le illusioni del mercato e il valore del fai da te
A guardare le etichette di questo nuovo prodotto dissetante che tanto successo sta avendo anche fra i consumatori italiani, si può capire subito che non sempre gli aromi che insaporiscono l’acqua in bottiglia sono privi di dolcificanti, edulcoranti e altri additivi con effetto dolce. Quindi lasciare da parte la cola di turno o l’aranciata per bere acqua al kiwi, alla pera, all’arancia o al cetriolo non significa necessariamente dimagrire e tenere a posto colesterolo e glicemia, tutt’altro, l’effetto può essere subdolo perché si introducono altri “portatori di glicemia e peso” proprio bevendo l’acqua aromatizzata.
L’acqua aromatizzata si può fare anche in casa (Shutterstock)
Ci sono poi tipi di acqua in cui gli aromi non presentano zuccheri aggiunti. E questi possono rimpiazzare l’abitudine di bere bevande gassate, cosa che molti ex consumatori faticano a fare perché tornare a bere semplice acqua li priva di un gusto a cui erano assuefatti. Peraltro l’acqua aromatizzata si può fare in casa in modo molto più sano (per salute e portafogli) mettendo in infusione foglie, scorze e polpe di agrumi, pera, zenzero, menta e altro a seconda dei gusti. E ancora più salutare per l’ambiente è bere l’acqua del rubinetto, se sana e potabile, invece di comprare bottiglie su bottiglie d’acqua “ferma”, trasportata da un Paese all’altro fino al nostro frigo.
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