Vi abbiamo anticipato, nei giorni scorsi, che forse Killers of the flower moon non è il film che vi aspettate, e la nostra affermazione si fa più vera di ora in ora anche grazie alle recenti dichiarazioni del regista Martin Scorsese.
Basato sugli eventi reali raccontati nel libro di saggistica di David Grann ‘Killers of the Flower Moon: The Osage Murders and the Birth of the FBI’, a quanto pare per realizzare il nuovo gangster-western Martin Scorsese si è ispirato anche a Midsommar e Beau ha paura, due insospettabili horror scritti e diretto da Ari Aster con protagonisti rispettivamente Florence Pugh e Joaquin Phoenix. Parlando con Variety, il regista di Taxi Driver e Casino ha spiegato:
“Mi piace molto lo stile e il ritmo dei film horror come Midsommar di Ari Aster o Beau ha paura. Il ritmo di questi film risale ai film di serie B di Val Lewton, Cat People di Jacques Tourneur o I Walked With a Zombie. Solo che vanno un po’ più lenti. Sono un po’ più tranquilli. Volevo inserire nel mio film molte scene che non fossero esclusivamente narrative per la storia, scene che avevano a che fare con la cultura Osage – scene di vita quotidiana, come la denominazione dei bambini, i funerali e i matrimoni – in modo da poter iniziare a capire un po’ di più le persone al centro della vicenda. Bisogna cogliere queste opportunità. A questa età, cos’altro posso fare?“.
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