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Tim Cook ha lasciato la Danimarca per spostarsi in Cina, dove ha incontrato il ministro del commercio Wang Wentao. Il comunicato del governo di Pechino è piuttosto scarno e riferisce che si è discusso dello “sviluppo di Apple in Cina” e della situazione dei rapporti commerciali tra il Paese asiatico e gli Stati Uniti.
Secondo quanto riportato da Reuters, il membro del governo ha ribadito la disponibilità da parte della Cina di aprirsi al mercato internazionale, specificando come il Paese si impegni a creare un ambiente commerciale orientato al mercato, legale ed internazionale e accolga con favore le società multinazionali, Apple inclusa, per perseguire uno sviluppo vantaggioso per tutti.
Il CEO ha poi ripercorso i 30 anni di Apple in Cina e ha confermato il suo totale appoggio al dialogo tra i due Paesi per lo sviluppo di relazioni economiche e commerciali bilaterali stabili.
Tim Cook ha visitato in questi giorni gli Apple Store del Paese e incontrato esponenti politici e partner della filiera produttiva. Il viaggio del CEO avviene in un momento in cui le vendite dei nuovi iPhone risultano essere inferiori rispetto a quelle dei modelli precedenti, causa che va ricercata (anche) nel rilancio del brand Huawei grazie alla serie Mate 60 che ha sancito il ritorno al 5G ed è stata definita motivo di orgoglio nazionale da parte della popolazione.
Durante la visita al partner di lungo corso Luxshare, Cook è tornato a parlare del tema ambientale:
Collaboriamo con Luxshare-ICT da oltre un decennio, e ora stanno realizzando alcuni dei nostri prodotti più avanzati, tra cui la linea di Apple Watch a zero emissioni di carbonio e iPhone 15 Pro Max.
Luxshare si occupa anche di AirPods, MacBook e Vision Pro.
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