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Tecnologia

Recensione OnePlus Open: il paradosso dei Fold

today19 Ottobre 2023 22

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Da utilizzatore di Fold di vecchia data e, guardando più lontano, da sperimentatore tecnologico che non teme dimensioni alla Qtek 9000 (non ce la faccio…) o strumenti simil Communicator, sono felice di poter avere in questo 2023 ben tre smartphone Fold da provare che sono (o saranno) a breve disponibili anche in Italia. Fold 5 prima, OnePlus Open ora e Magic V2 presto (che uso da questa estate) sono la massima espressione di quello che oggi il mercato europeo può offrire in termini di device mobili tuttofare.

Tre dispositivi che possono essere considerati simili ma che, nonostante il medesimo form factor, affrontano il concetto Fold in maniera completamente diversa creando una sorta di Paradosso dei Fold, o almeno cosi lo voglio chiamare io. Prima pero di spingerci in una viaggio inaspettato, procediamo con ordine e iniziamo con la Recensione del OnePlus Open.

HARDWARE SENZA COMPROMESSI…QUASI

Anticipando il Paradosso Fold, dalla nuova OnePlus – che ha di fatto abbracciato Oppo a livello software utilizzando la ColorOS e che con questo Open ha annullato anche il gap hardware, essendo esattamente il Find N3 – ci si sarebbe potuti aspettare un Find N2 aggiornato, migliorato ma con lo stesso form factor che, anche per mia esperienza diretta, trovo eccezionale e unico sul mercato. Una unicità che, in un segmento particolare come quello dei Fold, offrirebbe da sola una scelta in grado di ampliare il mercato e di accontentare un’utenza che nel Fold 5 non trova il dispositivo “perfetto”. E invece NO!



Pixel Fold vs Galaxy Z Fold 4 vs Find N2: confronto tra pieghevoli top





Android
12 Mag


OnePlus Open è di fatto il Fold 2023 più spesso, più potente, più scomodo e con le fotocamere migliori che potreste comprare. Una scelta che non deve essere vista in modo negativo e che porta sul mercato il miglior Fold a livello hardware che potreste desiderare.

Non solo display eccellenti e con luminosità di picco in HDR pari a 2800 nits sia per lo schermo interno, sia per lo schermo esterno, ma anche il processore Snapdragon 8 Gen.2, 16GB di RAM LPDDR5X, 512GB di memoria UFS 4.0, batteria da 4805mAh, porta type-c completa, ricarica rapida a 67watt (in Europa), connettività super, dual SIM fisico con anche eSIM e un comparto fotocamere in grado di rivaleggiare anche con iPhone 15 Pro Max, Pixel 8 Pro o S23 Ultra.


Proprio il comparto fotografico è l’elemento su cui OnePlus Open punta e lo fa integrando tutto quello che si potrebbe desiderare su uno smartphone top di gamma di fine 2023. Il rovescio della medaglia è che ai 11,7mm di spessore, che non sono certo un record, vanno aggiunti quelli delle fotocamere che sono incastonate in un oblò davvero grande e che rende anche “scomoda” l’impugnatura stessa del dispositivo.

Un prodotto quindi completissimo ma che potrebbe soffrire di mancanze per alcuni importanti: non è certificato IP e non ha la ricarica Wireless, caratteristiche presenti invece sul Fold 5. Non è presente neanche la penna o comunque un pannello Wacom sfruttabile con penna accessoria che invece troviamo sia sul Fold 5 sia sul Magic V2 che supporta la penna anche sullo schermo esterno. Manca una modalità desktop anche semplice come V2, figuriamoci DeX.

Dunque Open è un Fold che cerca di conquistare coloro che vogliono una qualità fotografica ad oggi disponibile solo su smartphone top normali e che non hanno bisogno di caratteristiche considerabili accessorie, come la S Pen/Penna.

COSTRUZIONE, CERNIERA ED EGONOMIA

Dopo anni di Fold by Samsung, non ho trovato nel Fold 5 quel miglioramento costruttivo e quella riduzione dello spessore che speravo e, come detto nella recensione, Fold 5 ha praticamente lo stesso ingombro e la stessa ergonomia di Fold 4, anche se la piega non ha gap tra le due cornici. L’arrivo di Magic V2 sul mercato internazionale (e in Italia ad inizio 2024) ha dimostrato che un fold molto completo e utilizzabile quasi come uno smartphone normale è realizzabile anche se non hai anni di esperienza alle spalle (di fatto Huawei avrà aiutato, ma V2 non è un clone di un prodotto Huawei).

Open unisce il “peggio” dei due pieghevoli appena menzionati visto che ha un ingombro simile al Fold 5. La cerniera è infatti abbastanza sporgente da chiuso ma non offre lo stesso grado di flessibilità del Samsung. Open non rimane aperto facilmente e oltre i 90 gradi si apre completamente: il peso delle fotocamere nella parte posteriore sicuramente sbilancia ma oltre a questo è proprio la cerniera interna ad essere stata ingegnerizzata in modo diverso rispetto a Fold5. Anche Magic V2 ha lo stesso “problema” ma, avendo un comparto foto meno sporgente e pesante, rimane saldo con un grado di apertura maggiore. Inoltre V2 ha una cerniera molto meno sporgente e quindi è ingegnerizzato meglio e potete appoggiarlo anche lato fotocamere senza che balli troppo, soprattutto con la cover in dotazione.


Va però detto che OnePlus Open è costruito davvero molto bene ed esteticamente è, almeno secondo il mio gusto, il Fold più bello per finitura, materiali usati e scelte cromatiche. La cornice è infatti in metallo lucido, ricorda un po’ iPhone essendo piatta e lineare ma ha gli angoli arrotondati. Queste scelte consentono di rendere la presa più salda e l’impugnatura gradevole.

Bella anche la finitura posteriore opaca che non trattiene impronte e dà una sensazione di prodotto costoso (giustamente). Apprezzo anche i dettagli del flash incastonato lateralmente, il bilanciere del volume lungo e facile da premere e il comodissimo slider per la suoneria tipico dei OnePlus. Tutti elementi rifiniti e che uniscono bene i tagli delle antenne che sono simmetrici lateralmente e ben posizionati anche nella parte superiore e inferiore dello smartphone.


Il tutto però si sposa con un’ergonomia davvero difficile. Il bilanciamento non è male ma l’oblò posteriore cosi grande rende complessa l’impugnatura e il dito indice sbatte continuamente sulle ottiche sporcandole.

Inoltre lo spessore totale è di circa 1,6cm, ovvero circa 4mm in più rispetto ai dati dichiarati da OnePlus che prendono in considerazione la sola scocca, le sole due metà. In tasca è quindi davvero importante anche se il peso di 240 grammi non è particolarmente elevato considerando la categoria di prodotto (il V2 che è molto più sottile pesa comunque 237 grammi).

Open è quindi un device che va acquistato consapevoli di ciò che si compra, di quello che si vuole e con ben chiara la difficoltà che si avrà nel portarlo in giro e nell’utilizzarlo. Compromessi che ogni Fold si porta dietro ma che su questo OnePlus sono portati un po’ troppo all’estremo e che, considerando il pubblico a cui potenzialmente è rivolto, trovo anche esagerati.

DISPLAY TOP

Nell’hardware rientrano anche gli schermi e sia per il pannello esterno, sia per quello interno, troviamo soluzioni di fascia altissima e con una luminosità veramente eccellente: 1400nits in condizioni normali, fino a 2800nits di picco in HDR. Valori davvero ottimi considerando anche che parliamo di pannelli LTPO di terza generazione e con refresh a 120Hz sia interno, sia esterno.

Due appunti però: il primo relativo al menu penna che è rimasto all’interno delle impostazioni ma che è stato “lasciato” dalla personalizzazione ColorOS per Tablet. OnePlus Open non supporta la penna. Il secondo riguarda il refresh dinamico del pannello LTPO: di fatto anche in automatico la UI rimane fissa a 120Hz compreso l’AOD. Si scende a 60Hz con alcune applicazioni ma non ho mai trovato valori in mezzo o più bassi come dichiara l’azienda (1-120Hz). Evidentemente o c’è ancora da lavorare a livello software per far in modo che il pannello scali realmente la frequenza di aggiornamento o, altrimenti, il vantaggio di un LTPO impostato in maniera dinamica diventa fondamentalmente nulla rispetto a tenere lo schermo fisso a 120Hz.


Come vedete dalle specifiche sopra, entrambi gli schermi sono comunque ottimi e visivamente, soprattutto in esterna, sono eccellenti in qualunque condizione di luce. Ottima anche la PWM e la capacità di adattarsi alla luce ambientale per la taratura del bianco e dei colori al fine di stancare meno la vista. Tutte caratteristiche che, insieme alle funzionalità avanzate di miglioramento video, possono essere attivate, disattivate o ancora personalizzate dall’utente.

Entrambi i pannelli hanno una pellicola pre-applicata di buona qualità ma solo lo schermo esterno ha la protezione Victus di Goriilla per il vetro.

Chiudo citando la piega, certificata per 1.000.000 di aperture, che è praticamente uguale a quella del Fold5 e comunque simile a quella di Magic V2. Un Fold con piega non visibile ancora non esiste e, anche considerando il materiale con cui sono fatti questi schermi, l’effetto “plastica” in, alcune angolazioni e condizioni di luce sfavorevole, è presente. Al tatto l’incavo è presente e anche se è leggermente diversa la cerniera e quindi l’effetto “piega” che offre, Open è in linea con gli altri Fold sul mercato per sensazione al tatto della depressione centrale.

AUDIO, CONNETTIVITA’, RICEZIONE E AUTONOMIA

Sarà per la scocca importante o per lo spessore non trascurabile, ma OnePlus Open ha uno degli audio migliori che si possano trovare su un prodotto mobile durante la riproduzione dei contenuti multimediali. Le casse sono fondamentalmente 2 ma le griglie da cui “esce” il suono sembrano essere 4. Dico “sembrano” perché sono fisicamente 4 ma l’audio sembra uscire sempre e solo da 3 mentre una quarta è più un rafforzativo.

In ogni caso in qualunque direzione girerete Open, sentirete sempre benissimo e nella riproduzione di film avrete un’ampiezza del suono davvero eccellente. Discorso analogo per vivavoce e chiamate dove non ho avuto nessun problema. E no, non si possono registrare le chiamate.

Eccellente poi la connettività che offre tutto quello che potreste volere: Wi-fi 7, 6e, Bluetooth 5.3, NFC, eSIM, dual sim fisico, Type-C 3.1 con uscita video e tutte le possibili bande 4G e 5G. Manca purtroppo una qualsiasi modalità Desktop presente invece su Fold e Magic ma comunque potete fare il mirror tramite cavo o wireless.

Detto questo la ricezione è ottima, sia per la rete cellulare sia per quella Wi-Fi. Nessun problema con GPS e Android Auto.

Ottima anche la vibrazione che, come da tradizione OnePlus, è aptica, forte, secca e sempre contestuale. Onestamente ho apprezzato anche molto i suoni di sistema di default che sono piacevoli ma abbastanza discreti.

Per quanto riguarda l’autonomia, come tutti i Fold tutto dipende dall’utilizzo. In una condizione classica che vede circa il 50% di utilizzo tra schermo esterno ed interno, si arriva a fare 5.30 ore di display su 14 ore di utilizzo medio. In una giornata particolarmente movimentata con cambio celle frequente e due sim fisiche, potreste arrivare alle 22 (dalle 7 del mattino) tirati e quindi una ricarica prima di uscire sarà necessaria.

Il caricatore da 80watt ricarica effettivamente 67watt che sono comunque un ottimo valore. Come tutti i OnePlus la ricarica turbo avviene solo con il caricatore proprietario e il cavetto di serie: se utilizzerete altri prodotti arriverete a circa 23watt di picco (sul 100% la media è comunque 16 watt) a prescindere dalla potenza dell’alimentatore o del cavetto.

SOFTWARE: SOLUZIONI MULTITASKING INTERESSANTI

ColorOS basata su Android 13 con patch di settembre arrivate con l’aggiornamento di questa settimana. Nulla di “nuovo” sotto al sole in quanto la UI è sempre la stessa vista sui precedenti OnePlus e sui vari Oppo di ultima generazione. Su Open però cambia la gestione dello schermo interno che si adatta molto bene al mondo Fold offrendo una serie di miglioramenti per il multitasking da non sottovalutare.

Va riconosciuto infatti ad Oppo/OnePlus di aver cercato di portare novità e concetti diversi rispetto a quelli visti su altri Fold. Nessuna copia uno ad uno ma la voglia di fare qualcosa di diverso e che, personalmente, ho apprezzato sebbene non sia tutto sempre intuitivo o perfetto.


Le due screen sopra spiegano in maniera abbastanza chiara il funzionamento del multitasking. Dovete immaginare che lo schermo dello smartphone sia una finestra su un mondo molto più grande dove potete spostare le app anche oltre lo schermo che avete e richiamarle lateralmente, muovendo tutto lo “sfondo” e posizionandolo in mezzo alla vostra finestra/schermo.

Un concetto che sulle prime può spaesare ma che diventa molto interessante in quanto offre una flessibilità unica. Non solo potete affiancare 3 applicazioni in versione Mobile, ma potete anche espandere e affiancarle in modalità piena, ovvero desktop. Un affiancamento che può essere sia orizzontale, sia verticale e che può contenere sia app “piccole” sia app “grandi”.

Le screen a seguire facilitano la spiegazione del concetto.

Un altro elemento molto interessante è la barra di navigazione stile Desktop (che si può nascondere semplicemente con una pressione prolungata) inserita anche da Google di default in Android 14 per Tablet e Fold. OnePlus, o meglio la ColorOS interpreta questo elemento in maniera molto intelligente andando ad aggiungere una cartella “file recenti”.

Come vedete sopra, è possibile fare drag&drop in molte applicazioni spostando uno dei contenuti recenti presenti nell’elenco, all’interno di un altra applicazione. Il tutto funzionante a prescindere della dimensione della finestra, del tipo di multitasking che state utilizzando o della modalità flottante che magari avete.

Un concetto davvero molto interessante che vorrei vedere anche su altre personalizzazioni software.

In tutto questo una piccola nota stonata riguarda il layout della Home: dato che lo schermo esterno e quello interno hanno la medesima impostazione e quindi la stessa interfaccia senza che vi sia uno sdoppiamento della Home, non è possibile cambiare la griglia delle icone, che rimane quindi piuttosto limitata per numero di icone, applicazioni e Widget che si possono inserire in una singola pagina. Questo lo si nota soprattutto sullo schermo esterno ovviamente.

Per tutto il resto il sistema è ben strutturato, offre una serie di ottimizzazioni per le applicazioni Oppo/OnePlus che sfruttano meglio lo schermo interno grande dividendo in due la UI.

Tra le cose da segnalare e che introducono il capitolo successivo, degno di nota il sistema di gestione delle foto che, oltre ad essere molto carino graficamente e funzionale soprattutto con display aperto, permette di modificare anche dopo lo scatto l’effetto di sfuocatura della foto.

Si tratta di una funzionalità non nuova ovviamente e presente su molti altri dispositivi mobili ma che su questo Open diventa impattante grazie alla qualità dei ritratti e alla grandezza dello schermo interno.

Nota finale, OnePlus Open avrà 4 anni di major update e 5 anni di patch di sicurezza.

FOTOCAMERA: IL MIGLIORE TRA I PIEGHEVOLI

Se lo spessore non è contenuto ed il motivo è legato principalmente alle fotocamere, possiamo confermare che la qualità c’è e non solo: OnePlus Open è lo smartphone pieghevole che fa le foto migliori tra quelli che potete acquistare in Europa.

A livello hardware non ci sono compromessi e tutte le ottiche sono eccellenti, nuove e complete di OIS per la principale e la tele. I risultati sono davanti ai vostri occhi e, dalle prove effettuate, siamo ai livelli di iPhone 15 Pro Max in molti aspetti con una qualità dei ritratti davvero notevole.

In condizioni di luce buona, qualunque fotocamera e zoom utilizziate fino al 6X, le foto saranno sempre ottime, con una definizione molto alta e con una fedeltà cromatica davvero notevole. Non vi sono infatti interventi troppo pensanti del software e la saturazione rimane sempre entro un range realistico e molto naturale.

Lo zoom si comporta bene sia in giornata di sole, sia in condizioni più difficili con la possibilità di arrivare ad un “acquerelloso” 120x.

Notevoli i ritratti, non tanto per il soggetto meravigliosamente inquadrato, ma piuttosto per la qualità degli stessi e la possibilità di variare l’apertura in modo davvero ampio. Il lavoro fatto con Hasselblad si nota e devo dire che anche io riesco ad uscire decente in queste foto (OnePlus non può fare miracoli).

Nonostante di notte i limiti siano evidenti per la grandangolare, nel momento in cui utilizziamo il sensore principale o il tele obbiettivo, la qualità rimane molto alta anche se è necessaria comunque un po’ di illuminazione per avere foto di impatto. In casi limite, per esempio la mia Ferrari presa con i buoni Amazon, o la città vista dall’Arno, si nota la difficoltà e la resa non è certamente ottimale. Si tratta comunque di situazioni limite e che non sono facili neanche su smartphone votati alla fotografica come iPhone 15 Pro Max.

In interno, sempre di sera, la qualità cambia a seconda del soggetto e se siamo tutti concordi nel dire che la bistecca è meglio del sottoscritto, è altrettanto vero che l’OIS non basta e serve una mano ferma per fare foto davvero buone.

Bene invece all’alba e al tramonto dove la luce naturale, anche se bassa, permette alle ottiche di catturare la scena con colori fedeli alla realtà e senza esasperazioni della modalità notturna automatica vista in altri smartphone.

Piccolo appunto per l’HDR che interviene bene ma in alcune occasioni (cielo nuvoloso) carica un po’ troppo aumentando i contrasti e rendendo meno reale l’immagine ma sicuramente di maggior impatti visivo.

Molto bene anche i video in 4K a 60fps per tutte le fotocamere, ottimo il passaggio di ottiche e zoom anche se a seconda della fotocamera che utilizzate per far partire il video, avrete livelli di zoom diversi e qualità diverse dello stesso (se usate la grandangolare e fate zoom 6X sarà molto sgranato rispetto ad usare da subito la Tele). Video Selfie in 4k a 30fps.

CONCLUSIONI: IL PARADOSSO DEI FOLD

Arrivati alle conclusioni, affrontiamo la premessa iniziale e il motivo che mi ha spinto a dare questo titolo alla recensione. In un mercato europeo dove c’è di fatto un solo player, Samsung, che ha anni di anticipo rispetto ai competitor e che offre un prodotto che a livello software è ancora inarrivabile (DeX tra le tante funzionalità) ma anche a livello hardware è comunque il più completo avendo certificazione IP, S-Pen e ricarica Wireless oltre a tutto l’hardware top di gamma, se si vuole “emergere” è necessario trovare una chiave diversa.

Honor ha puntato su un prodotto completo, non al pari di Fold5 ma in grado di essere migliore in termini di piega, spessore, peso, utilizzo con schermo chiuso e portabilità generale. Dunque un pieghevole che ha diverse armi per poter combattere con Samsung e attirare un certo tipo di utenza. Anche il prezzo sarebbe inferiore visto che con meno di 1500€ si porta a casa la variante 512GB, sebbene in Italia non sia ancora uscito.

Oppo ha deciso di scendere in campo, in Europa, con OnePlus Open pensionando in modo definitivo il Find N2, da tantissimi – me compreso – considerato uno degli smartphone pieghevoli più interessanti sul mercato. Un prodotto che, aggiornato nell’hardware e commercializzato anche nel nostro continente, avrebbe potuto ampliare la scelta nel segmento Fold con un dispositivo più piccolo, migliore del Pixel Fold e allo stesso tempo super completo.

Tutto questo non è accaduto e Open è di fatto l’unione di un super top gamma smartphone ad un pieghevole con il risultato descritto sopra: uno smartphone super potente ma estremamente spesso, grosso, scomodo da usare e da mettere in tasca, con una piega non invisibile, con una cerniera peggiore di Fold5 e con piccole mancanze hardware.

ll paradosso, secondo me, è che è sbagliato il concept di questo Open in quanto è troppo esagerato a livello fotografico ma lo fa in una nicchia di mercato dove l’utente esperto che cerca l’esperienza fold in primis, desidera un valore aggiunto dato dallo schermo grande e che permetta di avere uno prodotto comunque tascabile che si amplia quando si vuole. Non è la fotocamera incredibile il motivo della scelta e anzi, questo enorme oblò – secondo me e dopo queste settimane di utilizzo – potrebbe allontanare un potenziale acquirente più che avvicinarlo.

Il prezzo di 1849€ non è poi tale da rendere il dispositivo concorrenziale e, alla fine, Z Fold5 potrebbe rimanere ancora l’unica scelta e soluzione per noi Europei in attesa di Magic V2 o di altri competitor come Xiaomi, che non sembra volersi approcciare al vecchio continente con i suoi pieghevoli.

OnePlus Open è quindi uno pieghevole da bocciare? Assolutamente no, non vi sono motivazioni che possano sconsigliarvelo ed è un device veramente eccellente in tutto. Il compromesso è quello delle dimensioni e della portabilità unita alla presenza di almeno un competitor molto forte e che si trova, oggi, a poco più di 1100€ in versione 12/256GB.

NOTA: sul sito OnePlus c’è la promozione lancio che consente di versare 99€ per l’ordine e otterrete uno sconto di 250 € su OnePlus Open e ricevere in omaggio gli auricolari OnePlus Buds Pro 2 del valore di 179€. L’importo dovrà essere saldato entro il 23 ottobre.

VOTO 8

SPESSORE GENERALEOBLO’ FOTOCAMERE MOLTO SPORGENTECERNIERA MORBIDA PER USO PIEGATO

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Written by: redazione

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