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Amazon e il Ministero dell’Interno hanno sottoscritto oggi presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale un memorandum d’intesa per contrastare il commercio di prodotti contraffatti. Presenti il Direttore del Servizio Analisi Criminale Stefano Delfini e lo Strategy and Policy Senior Director di Amazon Italia Maria Martinelli, l’accordo preliminare mira a espandere sempre più il novero degli attori impegnati nella lotta alla contraffazione e alla tutela della proprietà intellettuale.
L’obiettivo da conseguire è duplice, da un lato la protezione della proprietà intellettuale è un atto dovuto nei confronti delle aziende che accettano il rischio sia economico che intellettuale poi arrivano al successo, e dall’altro c’è da tutelare il consumatore, che acquistando un prodotto contraffatto, spesso e volentieri senza averne piena consapevolezza, può mettere a repentaglio salute e sicurezza.
Al fianco di Amazon, azienda che ha già dimostrato di essere sensibile al problema (nel 2022 ha fermato 6 milioni di prodotti contraffatti), il Ministero dell’Interno vuole arginare il fenomeno della contraffazione online attraverso la consapevolezza del problema: una conoscenza più profonda degli schemi utilizzati dai malviventi è utile a identificare le merci illecite prima che raggiungano il cliente, tutelandolo in misura maggiore.
L’incontro ha rappresentato l’occasione per una prima riunione operativa in cui è avvenuto uno scambio di dati statistici e di studi sulle vendite di prodotti contraffatti attraverso internet, con lo scopo di elaborare specifiche analisi di settore condivise, organizzare seminari formativi per il personale di Amazon e del Ministero, “ed individuare best practices e linee di intervento sia per il law enforcement che, per gli stakeholder attivi nel commercio online, anche al fine di salvaguardare le piccole e medie imprese nazionali e il Made in Italy, che possono subire danni dalla contraffazione e dalla violazione della proprietà intellettuale”.
La Direzione Centrale della Polizia Criminale, Ufficio interforze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, ha condiviso convintamente l’iniziativa di sottoscrivere il Memorandum con Amazon, poiché contribuisce all’approfondimento della conoscenza del fenomeno della contraffazione online e all’individuazione di sempre più incisive e aggiornate strategie di prevenzione. Il Memorandum costituisce un ulteriore importante strumento per affrontare insieme una manifestazione criminale dannosa e in continua evoluzione come la contraffazione.
È fondamentale mettere a fattor comune competenze trasversali, per affrontare le sfide del presente e del futuro, e concorrere alla tutela di quell’immenso patrimonio rappresentato dalla creatività dei nostri imprenditori che veicolano nel mondo il nostro brand più prestigioso, il Made in Italy – ha dichiarato Stefano Delfini, Direttore del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale.
La nostra collaborazione con il Ministero dell’Interno, che si inquadra nel Memorandum sottoscritto è importante per aggredire un fenomeno che toglie valore a tutti gli attori economici coinvolti. Portiamo al tavolo l’esperienza del nostro approccio globale basato su solidi controlli proattivi, innovativi strumenti di protezione dei marchi e sulla collaborazione pubblico-privato per prevenire la contraffazione in tutto il settore. Siamo quindi molto orgogliosi di poter collaborare con il Ministero dell’Interno e mettere a fattor comune le nostre risorse. In particolare, la protezione dei marchi e del Made in Italy si inserisce nel nostro più ampio impegno a supportare la crescita delle 21.000 Piccole e Medie Imprese italiane che vendono nel nostro negozio online e a promuovere il Made in Italy nel mondo – ha detto Bianca Martinelli, Policy and Strategy Director di Amazon Italia.
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