In Harry Potter e la Pietra Filosofale, ormai più di 20 anni fa, avemmo modo di fare la conoscenza non solo del protagonista della saga, ma anche di Voldemort, seppure in una sua reincarnazione ancora mutilata e priva del suo reale potere. Il primo scontro tra i due, però, ci rivela già qualcosa di fondamentale.
Come sicuramente ricorderete, Voldemort appare qui come una sorta di parassita impossessatosi del corpo del professor Raptor, insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure che scopriamo aver ceduto alle lusinghe del Signore Oscuro: quest’ultimo, però, soccombe durante il finale del film nel tentativo di aggredire fisicamente Harry, finendo per disintegrarsi letteralmente al solo contatto con il ragazzo.
La spiegazione di questo fenomeno ci viene fornita (nei libri in versione decisamente più approfondita, soprattutto più in là nella saga) da Albus Silente: come il preside di Hogwarts ci spiega, Raptor, in quanto ormai tutt’uno con Voldemort, non può sopportare il contatto con il Prescelto, forte della protezione lasciatagli involontariamente addosso da sua madre, che per salvare la vita al figlio decise di sacrificare la sua creando un vincolo troppo potente anche per il più grande mago oscuro di tutti i tempi.
Una protezione, quella fornita a Harry dalla povera Lily, che andrà ad infrangersi soltanto con l’incantesimo grazie al quale Voldemort riacquisterà il suo corpo qualche anno dopo: probabilmente la cosa vi era già chiara, ma insomma… Dopo tanti anni un recap non fa mai male! Per saperne di più, comunque, qui trovate un nostro approfondimento su Harry Potter e la Pietra Filosofale.
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