Linda Hamilton sottovalutava Arnold Schwarzenegger di Terminator, mentre James Cameron, regista di Titanic e Avatar, si è aperto in una considerazione ben più complessa: l’iconico film di fantascienza è stato salvato grazie all’accento austriaco dell’attore.
Cosa intende dire, con una dichiarazione simile? Scopriamolo insieme: Schwarzenegger considerava la dinamica come “un ostacolo” per la propria carriera e reputazione; tuttavia, “quando ho realizzato Terminator, Jim Cameron mi ha detto: ‘Ciò che ha fatto funzionare Terminator e l’ha portato al successo è proprio Schwarzenegger, che parlava come fosse una macchina“. Nonostante un ragionamento simile, però, James Cameron tagliò moltissime battute di Schwarzenegger in Terminator.
In effetti, Terminator è incentrato su un cyborg assassino che viene inviato indietro nel tempo per uccidere Sarah Connor (interpretata da Linda Hamilton), e l’accento austriaco, innaturale e a tratti artificioso, è risultato perfetto nell’enfatizzare l’atmosfera “robotica” del racconto. Eppure, non va dimenticato il talento degli altri attori – da Michael Biehn a Linda Hamilton, da Lance Henriksen a Paul Winfield, e tanti altri –, così come l’ottimo lavoro di scrittura.
Il film incassò un totale di 78 milioni di dollari in tutto il mondo, di cui 38 negli Stati Uniti, e ottenne ottime recensioni da parte della critica; senza contare l’enorme impatto nell’immaginario collettivo. Tra i riconoscimenti principali, invece, spiccano i tre Saturn Award come miglior film di fantascienza, sceneggiatura e trucco (Stan Winston), a cui si aggiunge il Grand Prix del Festival internazionale del film fantastico di Avoriaz.
E voi cosa ne pensate? L’accento austriaco ha contribuito effettivamente al successo della pellicola, oppure coincide con un fattore ininfluente, eclissato da tutti gli altri? Fatecelo sapere nei commenti!
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