Le cantine avranno tre mesi di tempo in più per adeguarsi alle novità last minute imposte dalla Ue per le etichette del vino. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha infatti firmato il decreto che prevede una deroga trimestrale al regolamento Ue 1308 del 2013 sulle nuove etichette per il vino. La deroga, prevista dall’8 dicembre all’8 marzo 2024, permette l’etichettatura e la commercializzazione di prodotti vitivinicoli e aromatizzati con etichette riportanti il simbolo “i” accanto al QR Code, dal quale è possibile ricavare la lista degli ingredienti e dei valori nutrizionali, per dare una corretta informazione ai cittadini.
La norma Ue, che entra in vigore l’8 dicembre, inizialmente prevedeva che per gli ingredienti fosse utilizzato un codice Qr accompagnato appunto dalla lettera “i”, ma a poche settimane dall’entrata in vigore la Commissione ha deciso di inserire il termine completo “ingredienti”, condannando di fatto al macero tutte le etichette già stampate dai produttori che si erano organizzati per tempo.
Grazie a questo intervento in extremis del ministero, dunque, i produttori vitivinicoli italiani non dovranno buttare al macero le etichette già stampate e potranno esaurire le scorte di magazzino. Soddisfatta l’Unione italiana vini: «Il regolamento comunitario 2021/2117 pubblicato 2 anni fa – ha detto il suo presidente, Lamberto Frescobaldi – definiva regole che ora sono state rimesse in gioco da una burocrazia che anziché andare incontro alle imprese le ostacola. Accolgo inoltre con favore l’intenzione del ministro di portare il dossier al prossimo Agrifish previsto il 10 e l’11 dicembre».
Soddisfatta anche la Coldiretti: «Sono salve cinquanta milioni di etichette per il vino made in Italy messe a rischio dalle nuove norme Ue – si legge in una nota dell’associazione – il settore vinicolo è già stato colpito dall’impennata del costo del vetro cavo per le bottiglie, che hanno fatto segnare un aumento che ha raggiunto il 58% nell’arco di 18 mesi. Non a caso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un’istruttoria per una presunta intesa restrittiva della concorrenza nella vendita delle bottiglie di vetro».
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