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Fedez ormai è l’unico che si vede dei Ferragnez e ha scelto in queste ore di fingere non sia successo nulla e raccontare la quotidianità con i figli e la cagnolina, il tutto in chiave ironica. Nelle storie si vede lui al parco che lancia il frisbee (Prada, sì avete letto bene), c’è anche il papà del rapper, Franco Lucia al suo fianco e un amico.
Chiara Ferragni però sappiamo che c’è anche se non si vede perché si sente la voce in sottofondo.
Il Natale a Milano e le vacanze saltate
Come annunciato da Fedez in una storia alcune settimane fa, avrebbero dovuto passare le vacanze in una località sciistica: “Natale a casa?– aveva scherzato- Ragazzi, ma che domande mi fate? Secondo voi, io sposato con Chiara Ferragni, posso passare il Natale a casa? Abbiamo escursione con le moffole, sci, sci della Vitto, un’altra escursione, cinquemila chalet già prenotati e altre quattro experiences”. Poi multe e inchieste hanno fatto saltare i piani della Royal Family di Milano.
Gassmann contro Ferragni: “Così si fa la beneficenza”
“La beneficenza non andrebbe dichiarata né pubblicizzata, altrimenti si potrebbe pensare che si è fatta per trarne vantaggio di immagine. Ma capisco che la riservatezza, insieme alla gentilezza, sia del tutto scomparsa”. Scrive così Alessandro Gassman a pochi giorni dal caso dei pandori Balocco, “Mio padre ha sempre fatto beneficenza nella sua vita e non ne ha mai parlato pubblicamente e la cosa lo ha sempre reso felice, esclusivamente per i risultati ottenuti, pubblicizzarla lo avrebbe messo in imbarazzo”, come riporta la Repubblica. “La classe non si insegna né si compra”.
La strategia
Chiara Ferragni l’abbiamo vista a Parco Sempione con i figli e la mamma Marina Di Guardo, poi stop. Immagini rubate da fotografi, per la prima volta non è infatti lei a mostrarsi. Di certo è molto impegnata nel risolvere la prima e più grande crisi lavorativa che l’abbia mai colpita.
Su La Stampa viene raccontato che col suo staff avrebbe messo in piedi una task force con ben due studi legali. Il primo citato dal quotidiano torinese, è quello di Gianni Origoni, che dovrebbe occuparsi degli aspetti legali, societari e civilistici della vicenda del Pandoro Balocco. Mentre per gli aspetti penali il caso passerebbe nelle mani di Marcello Bana. Il quotidiano torinese racconta che l’obiettivo comune degli Studi è quello non solo di arginare la perdita dei followers dell’influencer, ma di salvare soprattutto i contratti con brand internazionali e italiani.
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