Matt Damon ha interpretato il ruolo del generale Leslie Groves in Oppenheimer. Emily Blunt, star del film campione d’incassi e apprezzato dalla critica, ha un’idea precisa sul motivo che ha portato Christopher Nolan a scegliere l’attore di Will Hunting per un personaggio tratteggiato come duro, antipatico e in contrapposizione con il protagonista.
Dopo aver riportato dello strano consiglio di Christopher Nolan a Benny Safdie, torniamo a parlare di uno dei campione dell’estate cinematografica per condividere le parole di Emily Blunt rispetto alla decisione di fare interpretare il burbero militare alla guida del progetto Manhattan da un attore amatissimo dal pubblico come Matt Damon.
Parlando del suo ruolo e dell’antagonismo con quello del collega Cillian Murphy, il Bourne della saga per il grande schermo aveva detto a USA Today: “Sono completamente all’opposto. I militari sono ossessionati dalla segretezza, mentre gli scienziati cercano di andare alla radice del problema, e lo fanno condividendo. Groves si sentiva sempre come un maestro d’asilo che dovesse tenere a bada a questi ragazzi. Così Chris ha trovato un po’ di comicità, il che è positivo, per un film che parla di qualcosa di così serio”.
La Blunt, dal canto suo, crede di aver intuito il motivo per cui Nolan abbia voluto proprio Matt Damon, rivolgendosi direttamente al collega e sottolinenando l’amore dei fan per la sua figura: “Forse è per questo che ti ha scelto. Tutti ti amano ed emani un calore naturale. Se avesse scritturato qualcuno di antipatico per interpretare qualcuno di antipatico, sarebbe stato alienante”.
In attesa di capire quante statuette riuscirà a portare a casa il film di Christopher Nolan alla prossima cerimonia degli Oscar, vi lasciamo alla nostra recensione di Oppenheimer.
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