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Brutta notizia per coloro che attendevano con impazienza la prossima missione d’allunaggio del programma spaziale statunitense, quello che dovrebbe riportare l’uomo sulla Luna sin dai tempi del programma Apollo. La NASA ha ufficialmente posticipato le prossime missioni Artemis 2 e 3, inclusa quindi la prima che prevedeva lo sbarco di un equipaggio di quattro astronauti sul suolo lunare.
Purtroppo sappiamo già con largo anticipo che il ritardo sarà di quasi un anno. Il motivo? A quanto pare l’agenzia spaziale si è trovata di fronte ad alcune criticità di natura tecnica, che non possono essere prese sotto gamba. Sono stati scovati alcuni problemi hardware che potrebbero mettere a rischio la sicurezza degli astronauti a bordo, come confermato nelle scorse ore.
L’occasione è arrivata durante una teleconferenza stampa tenutasi il 9 gennaio, durante la quale il direttore della NASA, Bill Nelson, ha confermato i ritardi. Secondo quanto annunciato, Artemis 2 (la prima missione con equipaggio che invierà quattro astronauti attorno alla Luna) è stata posticipata di circa un anno: sarebbe dovuta partire entro la fine del 2024, ma a quanto pare non vedremo nulla prima di settembre 2025. Per quanto riguarda Artemis 3, la prima missione che prevede un atterraggio sul suolo lunare con equipaggio, è stata a sua volta posticipata da fine 2025 a non prima di settembre 2026.
Tra i problemi da risolvere uno riguarda l’erosione inaspettata del materiale sul rivestimento termico della capsula Orion, notato durante la missione Artemis 1 a dicembre 2022.
Il secondo riguarda i componenti del sistema di supporto vitale della capsula, che a quanto pare soffrono di alcuni difetti di progettazione. Nonostante avessero superato i test di sicurezza prevedenti, la NASA ha comunque deciso di prendere tempo per procedere con la loro sostituzione.
Un terzo problema è associato al sistema di sicurezza di Orion, che consente al modulo di sganciarsi rapidamente da un razzo SLS malfunzionante. In alcuni casi il sistema non funziona come dovrebbe poiché sono state identificate delle criticità nel sistema di alimentazione.
Il ritardo darà più tempo a SpaceX per lo sviluppo della sua HLS (Human Landing System), ossia una versione modificata di Starship che fungerà da lander lunare, e ad Axiom Space per lo sviluppo delle tute spaziali lunari necessarie per Artemis 3 (che saranno realizzate in collaborazione con Prada). Anche senza il ritardo di Artemis 2, sembra che la missione successiva sarebbe comunque slittata a causa del lavoro necessario, non solo da parte della NASA ma anche dei due partner.
La NASA non nasconde che Artemis 3 potrebbe essere rinviata ancora, poiché al momento è realmente difficile stabilire se tutto sarà pronto per il 2026. Ma si procederà passo dopo passo e tutte le attenzioni sono focalizzate su Artemis 2. Quando verrà lanciata, la missione invierà un equipaggio di quattro persone ad affrontare un viaggio attorno alla Luna, per poi fare nuovamente ritorno sulla Terra. L’equipaggio comprende tre astronauti della NASA: il comandante Reid Wiseman, il pilota Victor Glover (che sarà la prima persona di colore a lasciare orbita terrestre bassa) e la specialista di missione Christina Koch (la prima donna) – nonché, l’astronauta canadese Jeremy Hansen (che diventerà il primo non-americano a lasciare l’orbita terrestre bassa).
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