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Ciao, sono Fabrizio: chi è l’uomo che ha inventato i Maneskin

today19 Gennaio 2024 9

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Il “c’era una volta” è una favola buona per essere tirata a lucido e riproposta ad ogni nuovo giro di marketing attorno al fenomeno del momento. E quindi la storia dei romani Maneskin, giovanissimi e squattrinati che suonavano per strada nella capitale e che poi si fanno notare a X Factor grazie alla testardaggine di Manuel Agnelli la conosciamo a memoria. Fin lì ci può stare. Poi c’è la realtà, e se oggi la rock band italiana spopola in tutto il mondo, suscitando invidie e commenti incendiari come solo si fa quando sei diventato talmente grosso da dare fastidio a molti, tutto questo è frutto di un accurato lavoro di team. A capo del quale c’è Fabrizio Ferraguzzo.

Duemila metri quadri di creatività

In ragione dei suoi successi come produttore, direttore artistico e talent scout, Ferraguzzo è appena entrato nella National Academy of Recording Arts and Sciences, ovvero i giurati dei Grammy Awards, gli oscar musicali che verranno assegnati il prossimo 4 febbraio. A premiare le superstar mondiali contribuirà il voto di Ferraguzzo ed ecco perché nelle ultime ore di lui si parla e si scrive come non era mai accaduto prima. Già nello staff Sony, poi direttore musicale di X Factor, Ferraguzzo ha preso sotto la sua ala i Maneskin fondando la Exit Music Management con Marica Castelnuovo, marchio che ancora oggi rappresenta i quattro di Roma in tutto il mondo. Una storia cresciuta in uno spazio chiamato Moysa, un quatier generale voluto da Ferraguzzo e Shablo, produttore fra gli altri di Sfera Ebbasta, Rkomi e Blanco dove si suona, si scrive e produce musica, si mangia, ci si ferma al bar, si lavora in studio.

Rinnovare la mentalità

Se c’è una cosa che Amadeus ha capito, come direttore artistico di Sanremo, è la necessità di parlare più spesso con suo figlio. Così da capire che oltre il mondo degli Al Bano, dei Massimo Ranieri, delle Gigliola Cinquetti e perfino di Giorgia (grande voce ma non più una newcomer) c’è una scena musicale che passa per gli streaming, per la musica liquida, per i nuovi nomi ormai in pista da anni, ed è la musica che muove il mercato e interessa i più giovani. In soldoni: Ernia non è solo il nome di un fastidio fisico. E infatti il Festival dopo anni di autoreferenzialità si è riallineato alle vendite e ai successi reali in radio, classifica e sulle piattaforme video. E non a caso è stato vinto dai Maneskin, la prima volta sul trono di Sanremo di una rock band. Prodotta e rappresentata da Ferraguzzo. 

 





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Scritto da: redazione

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