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In questi giorni a tanti di noi sarà tornata in mente la canzone di Raffaella Carrà con quella dedica a Gigi Riva. E a pensarci il solo fatto che Gigi Riva fosse finito nel testo di una canzone di Raffaella Carrà nel 1970 spiega molto bene lo sportivo. E sì, perché non era come oggi. In un’epoca senza sovraesposizione mediatica e social essere un campione assoluto non era facile come oggi, che tutti diventano campioncini di una stagione e una canzonetta estiva.
Raffaella Carrà che scandalizzò l’Italia bigotta con quell’ombelico scoperto e l’audacia mai volgare di una donna davvero libera, come forse nello spettacolo non se ne sono più viste, fece arrossire il campione. Pur essendo juventina dedica al simbolo del Cagliari un brano di cui qui vi mostriamo il video, “Forza Gigi Riva”. Gli canta che non vede l’ora di vederlo: “conto i minuti, conto le ore, o Gigi Riva di questo cuore quanto soffro non lo sai, sono gelosa di tanta gente ma che ti ama per sport”, che è bello, che lo ama, e forse qualcosa di più, lo venera, perché “sei troppo bello sei travolgente il classico dio greco in shorts”.
Giocatore immenso di una piccola squadra, divenne leggenda nazionale ai Mondiali messicani persi dall’Italia in finale contro il Brasile ma dopo quella semifinale del secolo vinta 4-3 contro la Germania. In quella competizione Riva segnò tre gol e in tutta la carriera ne realizzò sempre in nazionale, 35, record finora imbattuto. E così il 17 ottobre dello stesso anno, la Carrà, artista assoluta, dedicò a “Rombo di Tuono” il brano “Forza Gigi Riva” durante la terza puntata di “Canzonissima ’70”.
Quanto ci sarebbe piaciuto vederli ballare un Tuca Tuca. Magari nel pianeta degli Dei, ora lo stanno già facendo.
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